Sei solo troppo bassa

162 7 0
                                    

Colton mi aveva lasciata a casa , oggi era la giornata solo ragazzi. Quando varcai la porta di casa quella era vuota , così decisi di salire in camera mia . Mi buttai di peso sul letto, rimbalzai un paio di volte prima di adagiarmi del tutto. Dato il caldo pensai di farmi un'altra doccia , poi mi balenò in mente il fatto che avessimo una piscina . Mi spogliai degli indumenti e li sostituii con un costume verde militare , semplice sul davanti con uno incrocio.  Presi  un asciugamano dall'armadio in corridoio e scesi giù. Poggiai il cellulare con le cuffiette e la tovaglia su una sdraio fuori , a bordo piscina. Legai i capelli in una coda alta, e mi tuffai in acqua. L'impatto con essa fu' fantastico , il caldo che sentivo era sparito . Nuotai andando da un'estremità all'altra della piscina , i miei capelli si erano ormai appiccicati alla schiena . Li portavo lunghi, fin sotto il culo. Anche legandoli coprivano la schiena. Quando le dita incominciarono a raggrinzirsi uscii dalla piscina. Sciolsi i capelli, trattenuti dall'elastico, e ci passai una mano sciogliendo i nodi. Mi avvicinai alla sedia sdraio e stesi l'asciugamano per poi coricarmici di sopra . Per la prima volta stavo prendendo il sole in Florida. Dovevo ammettere che era una bellissima sensazione. 

TRENTON 

Oggi a scuola tutti mi sembravano più vivaci del solito. Ma dopotutto non mi importava molto, alla fine si sarebbe potuto trattare di qualche stupido pettegolezzo. Le lezioni erano finite da un po' , solo che mi ero fermato a parlare con un compagno di classe . Mi affrettai a raggiungere la mensa , dove mi aspettavano i miei amici . Quando arrivai in mensa erano tutti seduti  al solito tavolo. Quando vidi una faccia sconosciuta mi ricordai della sorellastra di Colton. Josette, anche se preferiva farsi chiamare Josie o Jo. Era arrivata qualche giorno prima, Colton non parlava d'altro. Non ci aveva detto il perché fosse spuntata così di punto in bianco, diceva che se mai lei avesse voluto l'avrebbe fatto di persona. E se stava bene a lui che era suo fratello ...

<<Hey ragazzi , scusate il ritardo>> dissi prima di perdermi in due occhioni , dello stesso colore delle gemme. Mi sedetti e continuai ad osservarla , aveva delle labbra pronunciate. I capelli castani lunghissimi. Aveva in faccia un sorriso di quello che vedi in faccia ai bambini . Ingenuo, dolce. <<Dalla somiglianza che hai con Colton deduco che tu sia Jo>> sorrisi, vedendola imbarazzata. <<Piacere io sono Trenton>> allungai la mia mano , e quando strinsi la sua avvertii come una leggera scossa. Lei ritirò la mano ma io non smisi di osservarla. 

Quando le lezioni finirono decisi con i ragazzi di andare a fare un giro , una giornata solo maschi. Anche se non mi sarebbe dispiaciuto passare del tempo con la nuova arrivata. Nascondeva qualcosa e io volevo sapere cosa. La mia curiosità mi precedeva . 

<<Allora , niente male la nuova sorellina>> disse Alan spintonando Col. Noi tre eravamo amici da molto , dalla culla, gli altri pian piano si erano aggiunti .  

<<No no, non si tocca è off limits , capito?>> disse guardando ognuno di noi serio. Era proprio entrato nella parte del fratello maggiore. Alzammo tutti le mani in aria , come a dire che eravamo innocenti. Ma eravamo maschi , escluso lui, avevamo pensato tutti la stessa cosa. Come sarebbe stato portarcela a letto, avere le sue labbra intorno al... Scossi la testa , riprendendomi da quei pensieri poco casti. 

Quando incominciammo ad annoiarci , Colton ci propose una partita alla Play a casa sua. Non esitai ad accettare , Jo sarebbe stata sicuramente lì. Quando arrivammo suonammo ma non ci rispose nessuno, così entrammo dal retro , dove c'era la piscina . La vetrata era aperta , passammo di lì . 

<<Qualcuno vuole qualcosa da mangiare o bere?>> seguimmo tutti Col in cucina . Quando all'improvviso il paradiso si prospettò davanti a noi. Jo era in costume , girata di spalle. Così ci dava una bellissima visuale del suo fondo schiena, coperta da un piccolo pezzo di stoffa. Si stava preparando del pane con il burro d'arachidi e la marmellata . Si muoveva a tempo  con la musica che gli arrivava dalle cuffiette. Canticchiava mentre muoveva i fianchi in modo sensuale, mi chiesi cosa potesse fare a letto . Colton le si avvicinò e le tolse le cuffie .

<<Hey , pensavo tornassi più tardi >> disse sorpresa di vedere il fratello. Quando si girò e ci vide tutti lì sgranò gli occhi. Pensai che sarebbe diventata rossa dalla vergogna per essersi fatta cogliere in flagrante. Invece no, ci salutò come se niente fosse . Diede un morso al panino ignara del fatto di aver appena mandato in pappa il cervello di un gruppo di ragazzi. 

<<Colton vado a fare la doccia , papà e Cloe non tornano . Mi hanno mandato un messaggio tornano tra qualche giorno. Ciao ragazzi>> uscì dalla cucina e noi seguimmo con lo sguardo il suo corpo finché non sparì dalla nostra visuale. 

JOSETTE

Non sapevo neanch'io da dove avevo uscito quella indifferenza. Ma il fatto che mi stessero mangiando tutti con gli occhi , mi aveva infastidito molto. Forse le altre ragazze sarebbero rimaste lusingate da quegli sguardi , io invece, ne ero profondamente disgustata. Salii in camera a fare la doccia , per togliere il cloro dal mio corpo e dai capelli. Finita la doccia mi vestii con un pantalone di tuta e una canottiera corta . Scesi le scale silenziosamente , pur non volendo dato che ero a piedi scalzi. Era più forte di me , le scarpe a casa non esistevano . Erano inutili. I ragazzi erano davanti la TV , chi seduto sul divano chi sul pavimento. Li lasciai giocare e mi diressi verso la cucina. Cercavo delle patatine , ma non volevo chiedere a Colton. Non volevo disturbarlo. Incominciai ad aprire vari armadietti ma non le trovavo. Ero sicura che ci fossero , Cloe me l'aveva detto il giorno prima . 

<<Cosa cerchi?>> Saltai in aria al suono di quella voce . Mi girai trovando in cucina Trenton . 

<<Cerco le patatine , senza buoni risultati>> dissi sospirando. Lui si avvicinò a me , aprì uno sportello e prese le patatine. Avrei giurato che non fossero lì , ne ero sicura.

<<Sei solo troppo bassa per riuscire a vedere bene>> mi sussurrò a un palmo di mano dalla mia faccia. Per pochi attimi mi persi a guardarlo negli occhi blu oceano. 

<<Grazie , e per la cronaca siete voi maschi troppo alti>> gli strappai  il pacchetto delle patatine dalle mani. Lui scosse la testa divertito , ma non ribatté. 

Girai intorno alla penisola , sedendomi su uno sgabello . Aprii il pacchetto e iniziai a mangiare le patatine tanto ricercate. 

<<Allora Jo, cosa ti ha portato qui?>> chiese improvvisamente Trenton. Mi immobilizzai a quella domanda . Non volevo dire la verità perché non volevo essere guardata con occhi diversi da quello che ero. Così dissi una mezza verità.

<<Beh più che altro sono stata spinta dalla curiosità>> mi morsi il labbro. Presi il cellulare e lo incominciai a girare tra la mano che avevo libera , mentre continuavo a mangiare le patatine.

<<Tutto qui?>> chiese. Cosa voleva un libro su di me? Voleva anche una radiografia? Repressi la voglia di rispondergli male , e continuai con le mezze verità.

<<Sono venuta qui per conoscere mio padre >> Trenton stava per farmi un'altra domanda ma Colton con la sua entrata lo interrotte . Dentro di me sospirai di sollievo . 

<<Hey , pensavo ti fossi perso>>  si rivolse a Trenton, poi si girò a guardarmi <<Vieni ? Stiamo facendo un piccolo torneo alla Play >> annuii.

<<Cosa? Vuoi essere sconfitta Jojo?>> nella mia vita nessuno mi aveva mai chiamato Jojo. Ma la cosa non mi infastidì , ansi mi fece sorridere. 

<<Potrei sorprenderti>> mi alzai dallo sgabello e passandogli davanti raggiunsi il salotto. 

Can't live without youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora