Trenton sei un coglione

151 9 2
                                    

Improvvisamente salto in aria. La luce del sole illumina la mia stanza , ma non era per quello che mi ero svegliata. Trenton sulla soia della porta mi guardava preoccupato. Avevo avuto un incubo , un ricordo più che altro, su mia madre.  Era il giorno della sua prima terapia , quando tornammo a casa stette malissimo. Faceva male vederla in quelle condizioni dopo ogni terapia. Ricordo che finivo sempre per piangere la notte, quando lei non poteva vedermi. 

<<Tutto okay?>> chiese risvegliandomi dai miei pensieri. Annuii solamente, il sogno mi aveva scosso tremendamente. Poi ripensai alla sera prima, quantomeno ciò a cui riuscivo a ricordare. 

<<Cosa ... cosa è successo ieri sera?>> L'ultimo ricordo che avevo era quello di me è Branna che andavamo in cucina per bere ancora. 

<<Beh , sono successe parecchie cose. Ti sei ubriacata , hai ballato di nuovo sul tavolo, hai detto cose strane...>> mi portai le mani sulla faccia imbarazzata. Non reggevo bene l'alcool , ma il problema più grande era quando aprivo bocca. Un vero incubo. 

<<Non berrò mai più>> mormorai con la voce soffocata dalle miei mani. Trenton me le tolse guardandomi in faccia. 

<<Sei molto carina da ubriaca se può aiutarti>> mi sorrise incoraggiante. Non mi faceva sentire meglio , ma apprezzai il tentativo. <<Oh , questa la tengo io>> uscì il telefono dalla tasca posteriore , picchiettò le dita sullo schermo e mi mostrò una foto. C'ero io visibilmente fuori di me , con in mano una bottiglia di Tequila e un braccio alzato in aria. Abbassai lo sguardo , non potendomi coprire con le mani che Trenton teneva in ostaggio. 

<<Che imbarazzo>> Sicuramente la risata di Trent non mi aiutava.

<<Meglio se mangi qualcosa>> annuii. Quando mi alzai notai che avevo indosso i vestiti della sera prima, ma invece della giacca avevo una felpa non mia. L'odore che emanava non era quello di Colton , ma era lo stesso buono, anche meglio se si poteva. Scendemmo giù e la scena che mi si presentò davanti mi confuse parecchio. Ethan , Alan e Colton stavano mangiando. 

<<Buongiorno festaiola!>> urlò Alan facendomi sussultare. Mi preparai una tazza di cereali . Invece di sedermi nel tavolo con loro presi posto in uno dei due sgabelli vicino la penisola. 

<<Cosa fate qui?>> chiesi per avere dei chiarimenti. I ragazzi si girarono a fissarmi .

<<Abbiamo degli allenamenti , ricordi?>> lo ricordavo si , ma non ricordavo che avessimo detto oggi. No , quello non lo ricordavo per niente. Fortuna per me che non avevo i sintomi del post sbornia.Annuii come se fossi stata io la sbadata a scordare le cose.  Finii la colazione e mi andai a lavare per togliere tutti i residui della sera prima. Guardandomi allo specchio potevo ben vedere il trucco colato, l'ombretto era oramai grigio , la matita colata e il mascara ovunque. Sembravo un procione. Quando finii la doccia , legai i capelli arricciati della sera prima in una coda alta. Poi indossai i pantaloncini lunghi sino alle ginocchia e una canottiera , tutto molto stile Basket. Mi mantenevo in tema .  Una volta pronta scesi giù e con mia grande sorpresa trovai Nicole. 

<<Hey!>> la salutai finite di scendere le scale. Mi lasciò un bacio sulla guancia e mi sorrise. <<Allora , ti alleni anche tu?>> le chiesi.

<<Cosa? No, io guardo solamente. Lo sport non fa per me. Ma mi vedi a indossare qualche divisa, o a lavarmi negli spogliatoi?>> chiese retorica. Non potei che scoppiare a ridere  , Nicole era una persona molto attenta ai dettagli , ma non risultava stressante. I ragazzi fecero la loro entrata in salotto. 

<<Come ci dividiamo nelle macchine?>> chiese Alan . Stavo per rispondere quando vidi Colton che mi indicava di sottecchi Nicole e collegai tutto. Spinsi Nicole vicino a Colton per poi dire:

<<Nicole vuoi andare con Colton, bastava dirlo>> risi e uscii da casa. 

<<Io , veramente...>> provò a dire Nicole dietro di me , ma non gli diedi retta e salii nell' auto di Alan. Guardai Colton da lontano e gli mimai con la bocca "mi devi un favore" . Lui mi rivolse un sorriso. Alzai gli occhi al cielo e la macchina partì.  Eravamo andati nello stesso arco del giorno prima , raggiungendo un punto più lontano . Stavamo camminando lungo il parco per raggiungere il campetto da Basket. 

<<Allora ... ti sei divertita ieri sera?>>  mi chiese Ethan. Eravamo leggermente più indietro rispetto gli altri . Risi annuendo, anche se non ricordavo nulla , dalla foto che Trenton mi aveva mostrato quella mattina sembravo felice. Continuando a parlottare arrivammo al campetto. Non c'era nessuno all'interno , così non perdemmo tempo e l'occupammo noi. Colton e Nicole fecero un giro per 'PARLARE' , mentre noi non perdemmo tempo e iniziammo il piccolo allenamento. 

<<Bene , facciamo qualche esercizio per i tuoi muscoli e poi prenderai il pallone in mano>> annuii rivolta a Ethan. Incominciai con le flessioni con Ethan che mi teneva dalla pancia con un laccio elastico per non farmi cadere. Diciamo solo che le flessioni non erano il mio forte. Dopo aver finito tutte le serie , passai a gli addominali. Stavolta davanti a me avevo Alan che mi teneva i piedi fermi e ad alta voce diceva il numero a cui ero arrivata per gli addominali.  

<<Bene , ora aggrappati alla sbarra e porta le ginocchia al petto>> guardai male Ethan. Io ero alta un metro e una tacca e quella sbarra era a due metri , neanche saltando ci sarei arrivata. Nel frattempo Nicole e Colton erano tornati , e mi guardavano divertiti capendo il mio problema.

<<Vi sfugge un problema>> dissi mordendomi il labbro per trattenere la rabbia. 

<<Vieni ti do una mano. Te l'ho detto sei troppo bassa>> fulminai Trenton con gli occhi . 

<<Io non sono bassa>> dissi guardandolo dal basso. Okay avevo detto una grandissima balla , ma io , e solo io potevo dirmelo. Lui scosse divertito la testa , mi afferrò per i fianchi e mi sollevò. Un improvvisa scossa elettrica mi attraversò la colonna verticale, il mio battito aumento notevolmente di velocità e la mia faccia si riscaldò. Mi aggrappai alla sbarra e portai le ginocchia al petto come mi aveva detto prima Ethan. Dopo un po' le mani bruciavano , avevo l'addome rigido e stavo visibilmente per mollare la presa.

<<Quanto ancora devo rimanere così?>> chiesi con voce soffocata. Tenevo lo sguardo davanti a me , guardando un albero vicino . 

<<Puoi scendere>> sospirai e con un balzo scesi giù . Gli allenamenti continuarono per un'altra ora , tornai a casa tutta dolorante . Volevo solo fare una doccia calda e un pisolino lungo sino a lunedì mattina, quando sarei dovuta tornare a scuola. Ma qualcuno penso bene di farmi fare un bagno in piscina.  Mentre camminavo vicino alla piscina per entrare in casa Trenton pensò bene di spingermi in piscina . Colta alla sprovvista bevvi l'acqua e quando risalii in superficie presi a tossire. Quando mi ripresi guardai male quell'idiota che  mi aveva spinto. 

<<Trenton sei un coglione>> Prima di entrare in casa strizzai i miei vestiti che si erano appiccicati al mio corpo . Quando sfilai le mie scarpe un fiume d'acqua uscì da queste. Tirai una delle sue scarpe sopra a Trenton che continuava a ridere divertito. Alla fine finii per scoppiare a ridere anch'io

COMMENTATE e VOTATE 
Come vi sembra la storia?

Can't live without youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora