Non posso

113 6 2
                                    

La serata stava andando alla grande. Trenton era tornato , io stavo meglio e le battute stupide non mancavano. Andare sui Gokart era meraviglioso, e non me la cavavo maluccio. Dopo decidemmo di andare a mangiare in una panineria lì vicino, senza il bisogno di spostarci ancora con le macchine. Una volta dentro il pub ordinammo da mangiare . Incominciai a sentire freddo, ricordandomi che avevo lasciato la felpa nella macchina di Alan. 

<<Ragazzi , torno subito ho dimenticato la felpa in auto. Alan mi dai le chiavi?>> sbuffai triste di dover camminare. Fortuna che non erano lontane le auto. Quando Alan mi porse le chiavi mi avviai all'uscita. 

<<Aspetta , vengo con te>> mi voltai sorpresa che Trenton volesse venire con  me per prendere una stupida felpa, ma non mi opposi. Una volta fuori prendemmo a camminare uno di fianco all'altro , in completo silenzio. 

<<Sai già cosa vuoi studiare al college?>> chiesi rompendo il ghiaccio. In fondo ero anche curiosa di conoscerlo meglio.  

<<Non ho ancora deciso , credo di continuare con il Football e da lì costruirò tutto intorno>> annuii , era bello e anche azzardato crearsi una vita intorno a uno sport . Anche se non l'avevo mai visto giocare prima. Inaspettatamente un ragazzo mi urtò facendomi finire a terra, o quasi. Trenton mi aveva afferrato prima che cadessi. Le sue mani erano sui miei fianchi, i nostri petti si scontravano e i nostri occhi erano incastrati gli uni a gli altri. Le nostre facce erano a pochi millimetri di distanza . E fu' tutto così inaspettatamente bello. Le nostre labbra entrarono in contatto . Le sue labbra erano calde e morbide.  Eravamo come entrati in una bolla, le persone intorno a noi non esistevano. Il mio corpo prese fuoco e la sua presa sui miei fianchi si fece più decisa quando insinuò la sua lingua nella mia bocca. Presero a giocare, rincorrendosi e intrecciandosi. Quando all'improvviso mi staccai . Lui mi guardò confuso e io ... non potevo. Lo guardai con sguardo misto tra la paura e il dispiaciuto. 

<<Io ... io non ... non posso, scusa>> gli voltai le spalle e presi a correre verso la macchina . Per fortuna non sapeva dove era. Ringraziai Nadia che l'avesse trattenuto e che ora lui non sapesse dove stessi andando. Mi richiamò , dicendomi di aspettare , ma ero nel pallone. Avevo bisogno di bere , o fumare o scop... No , quello no.  Aprii l'auto e mi sedetti sul sedile del passeggero. Presi a battere il piede sul tappetino dell'auto, posto sotto il sedile. Presi il telefono indecisa se chiamare qualcuno o meno. Senza rendermene conto cercai il suo numero e lo chiamai. 

<<Hey, dove sei finita?>> Rimasi in silenzio senza sapere cosa dire .<<Josie?>>  

<<Ho combinato un casino, però fai finta di niente prima che Colton se ne accorga>> non ero sicura che avesse capito ciò che avessi detto. Avevo parlato velocemente , come ogni volta che ero nervosa. 

<<Vuoi che venga?>> mi chiese dolcemente. Volevo dire di no per non fargli perdere la serata , ma non sapevo come tornare a casa . Anche se il posto era vicino con la macchina a piedi risultava troppo lungo.  

<<Solo se non ti dispiace>> sperai con tutta me stessa che dicesse di si, quando accetto gli dissi che ero dentro l'auto  . Per tutto il tempo rimasi a guardarmi  le mani pensierosa . Cosa avevo combinato? E se Trenton pensasse che fossi una poco di buono? Odiavo quando la gente si faceva l'idea sbagliata sul mio conto.  Saltai in aria all'aprirsi dello sportello dal lato del guidatore, per poi vedere Ethan fare il suo ingresso. 

<<Allora, che è successo?>> il suo tono di voce non era giudizioso, arrabbiato o seccato, sembrava davvero importargli . 

<<PotreiaverbaciatoTrenton>> dissi non guardandolo. Dovetti ripeterlo un'altra volta per colpa della mia velocità vocale. Si poteva dire così? Forse era meglio dire per colpa del mio nervosismo. 

<<Okay, e perché è un problema?>> chiese confuso, una volta ripetuta la frase. 

<<Perché siamo nello stesso gruppo di amici , e .... è il migliore amico di Colton e .... Non voglio che mi distrugga il cuore>> Mi sentivo stupida , molto. Ma lui più di me poteva capire che farsi coinvolgere con un ragazzo come Trenton , in una situazione come la mia , non era una buona idea. 

<<Lui ti piace?>> Lui mi piaceva? Era un bel ragazzo, sportivo, simpatico ma anche un Play Boy.

<<Si, cioè no , io...>> Ero confusa, solo - molto - confusa.  Ethan scoppiò a ridere, non lo biasimavo. Ero una contraddizione vivente. Trenton era carino e simpatico, questo non potevo negarlo.  Ma non sapevo se mi piacesse. Ammetto che mi ero infastidita quando era andato con Nadia. Ma ero presto per dirlo , erano passate solo tre settimane da quando ero arrivata lì. Troppe cose avevano stravolto la mia vita, la morte della mamma, il trasferimento, nuovi amici , nuova scuola, e ora Trenton. Io , avevo bisogno di rallentare.

<<Sono una stupida>> l'urlo venne soffocato dalle mani che avevo portato sul viso. Come? Come facevo a cacciarmi sempre in situazioni imbarazzanti?

<<Jo, non è la fine del mondo. Hai paura di soffrire di nuovo. Ma potresti anche scoprire che in realtà le ferite potrebbero risanarsi>> passai le chiavi dell'auto a Ethan, lui le inserì nel cruscotto e accese l'auto.

<<E se alla fine le ferite rimangono aperte e lui mi fa soffrire?>>  chiesi mentre uscivamo dal parcheggio. Lui continuò a guardare la strada e sorrise.

<<Che vita sarebbe senza qualche rischio?>> forse aveva ragione, potevo mettere la paura da parte e correre qualche rischio. Mi sporsi verso il sedile di Ethan e gli lasciai un bacio sulla guancia sussurrando piano un 'grazie' .  Per tutto il tragitto parlammo , lasciando stare l'argomento  Trenton . Ethan mi portò a casa sua tanto i suoi genitori erano sempre fuori per lavoro, rimaneva sempre a casa con la sorella maggiore.  Non volevo più pensare a quello che era successo per quella sera, ma sapevo che non potevo evitare per tutta la vita Trenton. Mi sentivo malissimo per averlo lasciato solo in mezzo alla strada senza dargli una spiegazione. Con quei pensieri mi addormentai sul letto del mio amico saggio , e quella notte , per la prima volta avevo sognato due occhi blu bellissimi , dello stesso colore dell'oceano.



***************************************************************

Ecco qui  un nuovo capitolo. 

Spero che vi piaccia , votate e commentate! 

Al prossimo capitolo

Can't live without youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora