Capitolo 8

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Dal finestrino del taxi vedo correre le luci della città, Istanbul di notte è bellissima ma per la prima volta da quando sono arrivata non riesco a cogliere nuovi particolari perché la mia mente è offuscata dall’immagine di quell’uomo meraviglioso che ha stravolto totalmente il mio equilibrio.
Non posso smettere di pensare a questa serata, lui perfetto, io che forse per la prima volta nella mia vita sono stata, veramente, me stessa.
Mentre mi sommergo di domande, il suono del mio cellulare mi riporta alla realtà. È un sms:
"Ti avevo avvisata che non ti saresti liberata facilmente di me. Ti sento mia e farò tutto, pur di averti".
Dio, Can, sei bravo, devo ammetterlo, sei riuscito ad avere il mio numero.....Ah İbrahim, cosa stai combinando?
Il tassista,voltandosi, mi dice che siamo arrivati.
Decido che non risponderò, complicherei la situazione ancor di più, scendo dall'auto ed entro in casa.
È tutto buio, immagino che Roby stia già dormendo.
Mi sfilo le scarpe così da evitare che il suono fastidioso dei tacchi possa svegliarlo.
Mi preparo per la notte e mi dirigo a letto.
Come immaginavo, dorme beatamente e la sua espressione serena mi provoca un turbinio di sensi di colpa, ma nello stesso tempo al pensiero di Can, scapperei via di qui per raggiungerlo ovunque lui sia.
Mando un messaggio a Giulia:
"Ho appena vissuto la serata più bella della mia vita. Can mi ha fatto vivere una favola, ti racconterò. İyi geceler tatlım! ''
Sono sicura che non mi risponderà, sono le tre della notte; inaspettatamente il display del cellulare si illumina, è lei:
"Devo sapere tutto! Spero che tu stia bene. Domani ti chiamo, buonanotte arkadaş!".
Fisso il cellulare, leggendo e rileggendo le parole che mi ha scritto Can e senza rendermene conto
la stanchezza e la mente affollata mi fanno crollare in un sonno profondo.
Mi sveglio di scatto e impiego qualche istante per rendermi conto che non era un sogno e che ho vissuto realmente tutto, ieri sera.
Cerco agitata il mio cellulare, forse in fondo al mio cuore, spero di trovare un suo messaggio.
Ma ahimé, la delusione sovrasta in un attimo la mia speranza, nessuna notifica compare sullo schermo.
Cosa mi aspettavo? Ieri sera, dopo quel meraviglioso SMS, non lo hai degnato di una risposta.
Mi manca l'aria, se penso che qualcuna potrebbe prendere il mio posto nei suoi pensieri e nel suo cuore.
La sensazione di fastidio è come se mi spingesse ad alzarmi da questo letto per andare a cercarlo.
Poco dopo esco di casa e in qualche minuto sono qui.
ll Lucca è già aperto, d'altronde è ora di colazione e so che qui è davvero ottima.
Mi scorgo per vedere se è dentro, magari seduto da qualche parte, ma non lo vedo. Provo un senso di vuoto, non so cosa avrei fatto se lo avessi visto, ma tutto questo sta diventando più grande di me.
Basta Maya! Torna in te, è stato un pazzo momento della tua vita, preservalo e vai avanti.
Nel frattempo la fame è passata, ma decido che prima di rientrare, mi siederò da "Susam", un piccolo locale qualche metro più avanti del Lucca, prenderò un thè e rimarrò qualche minuto cercando di rilassarmi.

Nel frattempo la fame è passata, ma decido che prima di rientrare, mi siederò da "Susam", un piccolo locale qualche metro più avanti del Lucca, prenderò un thè e rimarrò qualche minuto cercando di rilassarmi

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Ordino e mi godo un po' l'aria che solo questa città sa regalarti.
Il vortice che mi ha trascinato in questi giorni mi ha reso vulnerabile, sono sempre stata una donna con una corazza che mi ha preservato fino ad oggi, ma Can ha distrutto tutte le mie barriere.
Ho il corpo rivolto di spalle al Lucca, così non rischio di caderci di nuovo se dovessi vederlo, ho deciso di superare questo momento di debolezza e non posso rischiare nuovamente.
Mi accingo a sorseggiare il mio thè, ad un tratto rischio di soffocare, si perché come sto constatando, in questi giorni, il destino è beffardo, si prende gioco si me. Can appare,di nuovo, come una visione celestiale dalla stradina che succede "Susam", costeggiando un piccolo negozio di alimentari.
Sono paralizzata,ancora una volta,alla sua vista.
Indossa una shirt morbida grigia,che risalta le spalle e un pantalone nero con due tasconi laterali.
I suoi occhi nascosti dietro ad un paio di occhiali , a goccia blu chiaro, non mi permettono di incrociare il suo sguardo ma capisco che mi ha vista arrestando di botto, la sua camminata spedita di qualche attimo prima.

I suoi occhi nascosti dietro ad un paio di occhiali , a goccia blu chiaro, non mi permettono di incrociare il suo sguardo ma capisco che mi ha vista arrestando di botto, la sua camminata spedita di qualche attimo prima

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Cosa faccio? Lo evito? Mi avvicino?
Quanto vorrei correre ad abbracciarlo, ma costringo il mio corpo a rimanere inchiodato su questa sedia.
Ho tanta paura, che possa passarmi accanto, facendo finta di non conoscermi, questo mi squarcerebbe il cuore.
Riprende, a passo più lento ,la sua andatura verso di me, sembra un Dio greco, sono incondizionatamente persa di quest'uomo ma tiro un sospiro di sollievo quando si ferma proprio avanti al mio tavolino.
Toglie via gli occhiali, li chiude e li pone al collo della maglia, ecco i suoi occhi capaci di conquistarmi sempre più, sono qui di nuovo nei miei.
-Allora Maya, coma stai?- mi chiede con un tono leggermente sarcastico.
-Bene Can,grazie e tu?- rispondo cercando di sembrare distaccata.
-Io sto bene, anche se una persona che mi ha stravolto la vita in poco tempo, mi ha spezzato il cuore-.
Resto interdetta all'ascolto di queste parole.
-Can spezzarti il cuore è l'ultima cosa che questa persona avrebbe voluto fare- mi si rompe la voce, ma continuo:
- Sappi che anche tu hai stravolto la sua, ma deve rinunciare a te-, riprendo a parlare in prima persona
-Ho l'anima in mille pezzi, ma quello che è successo ieri, seppur fantastico, è stato un errore! Can, sono sposata e non voglio fare del male a mio marito- le lacrime iniziano a rigare il mio viso.
La sua espressione ironica si trasforma e diventa triste, ascoltadomi!
-Maya vuoi davvero rinunciare al vero amore? Ne sei convinta?- mi domanda
-È l'unica cosa che posso fare ora, anche se è l'ultima che farei- dico quasi singhiozzando.
-Ok Maya, so di averti detto che non ti saresti liberata di me, ma se tutto questo deve farti stare così, ok, rinuncio a te- mi dice con risolutezza. Mi accarezza dolcemente il viso, cercando di asciugare le lacrime.
Mi fa un leggero sorriso, riporta gli occhiali sul suo volto e va via da me per sempre.
Mando un messaggio a Giulia:
"Tesoro l'ho fatto! Ho messo un punto a tutta questa storia con Can, sto male e mi sento morire, appena puoi ti aspetto a casa mia."
Mi risponde dopo nemmeno un minuto:
"Certo, nel pomeriggio sono da te".
Finalmente trovo la forza di alzarmi da questo tavolo, mi giro un'ultima volta per vedere se c'è.
Vedo quello che non avrei mai voluto vedere,ė in compagnia di una donna, chi è? Cosa vuole da lui?
Si abbracciano ed io sto impazzendo di gelosia, lui si accorge di me, con la mano gli faccio segno di seguirmi, lui senza esitare lo fa.
Mi avvio girando la stradina che poco prima mi aveva impedito di vederlo arrivare.
Non faccio in tempo a voltarmi che lui mi dice
-Maya che succede? Hai qualcosa da dirmi?-
Mi giro e urlo con tutta la voce che ho contro di lui, sbattendo i pugni sul suo petto:
-Come faccio io? Come vivrò ogni giorno senza svegliarmi accanto a te? Lo capisci che non posso?- e continuo
-Chi è quella donna? Perché l'hai abbracciata?- sono come un fiume in piena.
Lui mi prende i polsi cercando di fermare la mia rabbia, -Maya, Maya calma!- prende il mio viso tra le mani e mi bacia con tutta la voglia che ha di farlo.
Lo spingo, lo guardo per un'ultima volta e scappo via!

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