Capitolo 13

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Sono qui, ancora distesa e con la mia testa sul suo petto, mentre con il dito sfioro ogni angolo della sua pelle.
Lui mi accarezza i capelli, potrei stare qui per sempre, ciò che provo per lui mi rende viva; alzo il viso verso l'alto per guardarlo, poggiando una mano sotto al mento, -Ti amo Can- gli dico smarrendo i miei occhi nei suoi.
-Anche io ti amo Maya, di un amore che non riuscirei a spiegare con le parole-, percepisco un'immensa verità in tutto quello che dice e realizzo che anche se non so come andrà, un giorno potrò dire che nella mia vita ho conosciuto il vero amore.
Mi protendo verso di lui e gli catturo il viso con le mani, attirando la sua bocca verso la mia. Lui mi bacia, ma poi si ferma, mi fissa per un istante, come se volesse riempirsi di me, ricambio con la stessa intensità.
Posso rinunciare a lui? Voglio rinunciare a lui? Conoscerlo mi ha fatto nascere una seconda volta.
- Hai fame?- mi domanda alzando il sopracciglio destro e interrompendo i miei mille interrogativi, -alla fine non abbiamo cenato ed anche se sono sazio di te, ci tengo alla tua salute e quindi ti propongo di mangiare qualcosa-.
-Ok, ma sarò io a preparare per te- dico mentre mi sollevo da lui. Scendo dal letto e mi accorgo che i nostri indumenti sono sparsi sul pavimento, al volo afferro la sua camicia e la indosso ricoprendo il mio corpo nudo.

Seduto al centro del materasso, si gode lo spettacolo -Sei la donna più bella che abbia mai visto- ancora arrossisco ad ogni suo complimento, gli do un ultimo bacio e mi dileguo verso la cucina

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Seduto al centro del materasso, si gode lo spettacolo -Sei la donna più bella che abbia mai visto- ancora arrossisco ad ogni suo complimento, gli do un ultimo bacio e mi dileguo verso la cucina.
Sul ripiano trovo già tutto l'occorrente, prendo il cellulare, seleziono una bellissima canzone turca che negli ultimi giorni ho ascoltato milioni di volte e muovendomi a ritmo di musica mi appresto a cucinare.
Mentre sono all'opera, mi volto per cercare le spezie e lo vedo lì, poggiato alla cornice della porta mentre si gode lo spettacolo senza distogliere la sua attenzione da me.
-Da quanto sei qui a fissarmi?- chiedo tentando di gestire la vergogna che provo.
-Da un po'- risponde, mentre avanza verso di me e abbracciandomi avvolgendo la mia vita da dietro.
-Sei sexy anche mentre cucini- mi dice all'orecchio accarezzandomi con la pelle con la barba.
Poso lentamente e disarmata, la posata che avevo poco prima recuperato per controllare la cottura delle verdure, chiudo gli occhi e con la mano raggiungo il suo collo cercando di tenerlo più vicino possibile. Mi volto e senza esitazione mi solleva, poggiandomi sullo snack, mi lascio persuadere ancora una volta dalla libidine tra di noi in questo momento, che vorrei potesse non finire più.
Colmi l'uno dell'altra ci distacchiamo riuscendo, seppur con fatica, a completare la preparazione della cena e a gustarla, tenendoci la mano.
Poco dopo mi ritrovo a guardarmi allo specchio, chiusa in bagno cercando invano, di ricompormi. 
I miei occhi hanno una luce nuova, abbagliante e al pensiero di dover tornare alla realtà, provo una morsa allo stomaco.
Perché non può essere tutto più semplice?.
Torno verso la cucina e la sua espressione è completamente cambiata, un misto tra rabbia e tristezza.

Gli vado subito incontro ma la sua voce mi blocca -, poco fa ha squillato il tuo cellulare, era tuo marito- sento il tono della sua voce, simile ad una doccia fredda che di colpo mi gela totalmente

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Gli vado subito incontro ma la sua voce mi blocca -, poco fa ha squillato il tuo cellulare, era tuo marito- sento il tono della sua voce, simile ad una doccia fredda che di colpo mi gela totalmente.
Non so cosa fare, ma decido di richiamare Roby e questo crea maggiore tensione tra di noi.
-Ciao tesoro, scusami ero a fare la doccia- dico cercando la prima cosa che mi viene in mente.
-Non preoccuparti amore, volevo dirti che sono a casa e che vado a dormire, questa giornata è stata interminabile- mi dice e augurandoci la buonanotte riaggancio la telefonata.
Osservo il suo fare smanioso, per la prima volta lo vedo realmente infastidito.
-Can- lo chiamo cercando la sua attenzione, -Si Maya sono qui dimmi- , mi prendo un attimo, -Mi guardi per favore? - , ha il volto provato ma finalmente mi guarda, -Fare l'amore con te ha cambiato la prospettiva di tutto, ma purtroppo non cambia quella è la mia condizione- dico dovendo tornare alla famosa realtà che poco fa, al sol pensiero, mi ha spaventata.
-Si Maya è tutto chiaro, sto bene non preoccuparti per me- mi dice cercando di ammetterlo a se stesso.
-Vuoi che vada via?- chiedo.
-Sai perfettamente cosa vorrei, non puoi farmi questa domanda-.
-Purtroppo nella vita non sempre possiamo fare quel che il cuore vorrebbe- e continuo -Sei l'amore della mia vita, preserverò il ricordo di te, cercando di andare avanti- gli dico aprendo il mio cuore e con le lacrime che scorrono sul mio viso, recupero le mie cose e vado via, consapevole che se il destino vorrà, tornerò tra le sue braccia.

-Purtroppo nella vita non sempre possiamo fare quel che il cuore vorrebbe- e continuo -Sei l'amore della mia vita, preserverò il ricordo di te, cercando di andare avanti- gli dico aprendo il mio cuore e con le lacrime che scorrono sul mio viso, re...

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