Capitolo 17

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Guardare il cielo di notte mi ha sempre affascinata, ha la capacità di infondermi serenità nei momenti che mi rattristano.
Un leggero vento, riesce lievemente a rilassarmi e a gestire il nervoso provocato da ciò che ho visto.
Chiudo gli occhi e ripenso a tutti i nostri momenti, le emozioni, il suo sorriso, le sue mani perfette e al modo in cui sa farmi sentire viva, come nessuno mai.
Non voglio svegliarmi da questo sogno!
-E allora non farlo- sento il tocco delle sue mani sul mio ventre, -Qualsiasi cosa tu stia pensando in questo momento, sappi che non permetterò che succeda-.
Impiego qualche momento prima di rendermi conto che lui è qui e che non è frutto della mia immaginazione.

Mi volto, lo guardo e la rassegnazione comincia ad impossessarsi di me, -Sai che la realtà mi attende, quanto potrà ancora durare tutto questo?- le lacrime cominciano a scendere dagli occhi, -Shhhhh- sussurra mentre con le dita mi asciuga il viso,...

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Mi volto, lo guardo e la rassegnazione comincia ad impossessarsi di me, -Sai che la realtà mi attende, quanto potrà ancora durare tutto questo?- le lacrime cominciano a scendere dagli occhi, -Shhhhh- sussurra mentre con le dita mi asciuga il viso, -Per sempre Maya, durerà per sempre- il tono della sua voce è rassicurante.
-So di non avere alcun diritto ma vederti così vicino ad un'altra donna mi ha provocato un dolore fortissimo- dico, mettendo a nudo le mie paure.
Can diventa serissimo, sul suo viso sembra disegnarsi un'espressione di incomprensione mista a sconcerto, come se mi stesse ponendo una domanda, che non esita ad arrivare, -Aspetta! Un'altra donna? Ma di cosa stai parlando?- e allentando la presa continua, - Ero convinto ti fossi allontanata perché non riuscivi a reggere la pressione della situazione- mi accorgo di averlo spiazzato;
-Ti ho vista uscire e ho deciso di seguirti....senza che tu te ne accorgessi- resto stupita di non averlo sentito alle mie spalle.
-Mi hai seguita? Come ho fatto a non rendermene conto?- ma i miei quesiti sulla donna alla festa, sono come un fiume in piena, -Rispondimi ti prego, altrimenti impazzirò; la ragazza con cui parlavi poco fa in modo ravvicinato, chi è? Cosa rappresenta per te?-.
La sua espressione cambia repentinamente, passando dall'essere interrogativa a consapevole.
-Dai non dirmi che ti riferisci ad Elcin?- dice in tono quasi sarcastico.
-Non prendermi in giro, per favore- abbasso lo sguardo per nascondere l'imbarazzo.
Prendendomi la mano, si dirige verso una della due panche presenti al centro della struttura; si siede per primo facendomi cenno di accomodarmi sulla sua gamba; mi appoggio delicatamente.
Inizia a spostare i miei capelli dal viso, -Ora ti spiegherò tutto- con questa premessa comincia il discorso, come se stesse per confessarmi i suoi segreti.
-Elcin ha fatto parte della mia vita.
Circa 4 anni fa siamo stati insieme ma soltanto per pochi mesi, lei era la mia migliore amica e per un breve periodo abbiamo frainteso i nostri sentimenti-, ascoltandolo, la gelosia torna ad avvolgermi, - Si, ma ha un atteggiamento che non mi piace- dico di getto.
-Se hai notato una vicinanza, è solo perché mi stava raccontando di essersi perdutamente innamorata di un uomo, con una situazione complicata. Nell'ascoltarla mi ci sono rispecchiato, poiché amo immensamente una donna super complicata - dice, mentre mi sfiora la schiena con le dita.
Il mio umore migliora improvvisamente.
La sensazione è simile ad un sollievo, ma allo stesso tempo mi sento così piccola per aver pensato male di lui.
Istintivamente lo stringo in un forte abbraccio nel quale si lascia cullare, poggiando la testa sul mio seno.
-Scusa amore, non avrei dovuto reagire in questo modo, so di dover imparare a gestire ciò che provo per te- dico cercando una giustificazione.
-Non devi scusarti, se solo ti vedessi accanto ad un uomo, che non sono io, potrei impazzire-, nella sua risposta leggo profondo timore.
-Ti informo che c'è solo una persona a cui permetterò di toccarmi, ed è qui di fronte a me, ha gli occhi più belli che i miei abbiano mai visto-.
Il mio pensiero torna a qualche istante prima che lui arrivasse alle mie spalle, -Sai? Vedendo l'atmosfera che questo gazebo illuminato crea, ho ricordato di quante volte vedendone di simili nei film, sognavo di poterci stare con l'uomo della mia vita, stretti in un lungo abbraccio- afferro il suo viso tra le mani - Sappi amore mio, che sei stato in grado di realizzare anche questo- gli dico pochi istanti prima di baciarlo intensamente.

Il mio pensiero torna a qualche istante prima che lui arrivasse alle mie spalle, -Sai? Vedendo l'atmosfera che questo gazebo illuminato crea, ho ricordato di quante volte vedendone di simili nei film, sognavo di poterci stare con l'uomo della mia ...

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Ha la capacità farmi percepire tutto ciò che sente, anche in un semplice sfiorarsi le labbra, penso, mentre i nostri occhi si rincontrano.-Allora che ne pensi di rientrare? A breve ci sarà la premiazione, subito dopo ti rapirò e potremmo scappare via-, mi sollevo per permettergli di muoversi.
-Cosa ti fa pensare che mi lascerò rapire?- domando con fare malizioso
- Se usi questo tono, potrei anche decidere di non tornare lì dentro e dimostrarti in un attimo la mia capacità di persuasione- dice mentre scorre con le dita prima le guance, poi il collo ed infine scollo del vestito.
-Va bene, va bene fermo! Mi hai convinta. Ora sarà meglio entrare, va' tu per primo, entrerò poco dopo-, mi ascolta ma prima di andare si avvicina, mi bacia terminando con un morso al labbro inferiore, chiaro segno che ci aspetta una lunga notte.
-Signori e signore- dal palco arriva una voce squillante-, siamo lieti di conferire al signor Can Yaman e alla sua fondazione, un riconoscimento per la realizzazione di un ospedale in Africa, molti bambini, grazie a questo, avranno le cure necessarie-, un lungo applauso lo accompagna mentre sale sul palco.

Dopo un breve discorso e qualche ringraziamento, sgattaiola via e senza curarsi di chi c'è mi viene incontro, e con la sua mano nella mia, lasciamo la festa

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Dopo un breve discorso e qualche ringraziamento, sgattaiola via e senza curarsi di chi c'è mi viene incontro, e con la sua mano nella mia, lasciamo la festa.

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