il tuo sorriso resta.

Capitolo 29. Finale

L'immagine che si materializza davanti ai miei occhi,mentre guardo dal finestrino dell'aereo,mi mostra la città che ho sempre sognato di visitare.
In tutto il suo splendore.
Immaginavo che Parigi fosse stupenda,ma non fino a questo punto.
Mi volto verso Can e mi accorgo che il suo sguardo è proprio intento a catturare ogni mia espressione.
-Starei ore ed ore a fissarti,sei reale ed è questo che amo più di ogni altra cosa- mi dice con voce consapevole del fatto che nulla e nessuno potrà sperarci,mai più.
Lo fisso e non riesco ad emettere alcun suono.
Le parole le ho perse da un po'.
Ogni termine o definizione non sarebbe in grado di quantificare tutte le mie sensazioni.
Mentre nella mia testa si accavallano pensieri,mi accorgo che l'aereo sta per atterrare.
Cercando di non farmi vedere, proteggo,con le mani,la mia sorpresa di questa sera.
Appena toccato il suolo di questa città, sento una felicità immensa.
Ero solo una bimba quando mi promisi che un giorno l'avrei visitata.
-Amore,ho una richiesta!- dico arrestando la camminata e portando le mani sugli occhi.
Ride. Come se sapesse già cosa sto per chiedere.
-Perché ridi?- domando.
-Perché ormai conosco il tuo animo,sei una donna ma dentro hai la purezza ed i sogni di una bambina-.
Resto per l'ennesima volta allibita.
-Quindi so che....vuoi andare a Disneyland! Vero?-.
-Siiiiiiii, ma come fai a leggermi dentro?-.
L'entusiasmo incontrollabile mi porta ad abbracciarlo con veemenza,rischiando di fargli male.
Anche se non vorrei mai,rallento la presa e lo lascio respirare.
-Amore vieni con me....ho pensato anche a questo-.
Mi prende la mano,incrocia le sue dita nelle mie e tirandomi corriamo verso l'uscita dell'aeroporto.
Un taxi ci porta, in poco tempo, proprio lì.
Dove ogni sogno è concesso.
Dove le principesse delle favole,sono ovunque i miei occhi poseranno lo sguardo.
Dove io mi sentirò la principessa delle favole moderne con accanto il suo principe,in carne ed ossa.
Giriamo il parco cercando di non tralasciare nemmeno un piccolo angolo.
Il suo volto mostra incanto.
Guardarlo,provoca in me la stessa emozione,sembra un bambino e il mio cuore scoppia di gioia.
Dopo alcune ore e dopo aver fatto il pieno di follia,Can mi afferra tra le sue braccia.
-Amore ora dobbiamo andare- dice mentre gioca con i miei capelli
-Certo amore. Ti seguirò ovunque tu voglia-.
Facciamo una piccola sosta in una boutique. Scelgo un abito per la sera e subito dopo corriamo in albergo..
Alle 20 entrambi siamo pronti per uscire,ma come suo solito ha in mente qualcosa.
-Ora amore, come già accaduto in passato,sarai bendata-.
-Come bendata già da qui?- domando sorpresa.
-Si e non dovrai fare domande- dice con leggera autorità.
Acconsento e mi lascio coprire gli occhi.
In taxi Can chiede di ascoltare una delle mie canzoni preferite e che ho scoperto essere anche per lui lo stesso. Caruso.
Cerco la sua mano e stringendola provo a trasmettergli la sicurezza che ci sarò sempre.
Arrivati a destinazione, mi aiuta a scendere e a piccoli passi mi guida.
-Ecco ci siamo- dice con voce emotiva.
Sento che con delicatezza mi scioglie il nodo della benda e la lascia scivolare giù.
Mi pietrifico perché non credo ai miei occhi.
La torre Eiffel si illumina in pochi istanti formando con ogni luce una parte di una frase che si compone ad una velocità pazzesca.
MI VUOI SPOSARE?

Leggo e non realizzo.
Il cuore accelera e voltandomi lo vedo.
Inginocchiato di fianco a me con un cofanetto tra le mani.
-Ho smosso mezza Parigi per poter avere il permesso di realizzare tutto questo. L'unica cosa che renderebbe tutto perfetto, sarebbe un tuo SI a ciò che hai appena letto-.

Impiego davvero pochi secondi prima di scoppiare in lacrime e di gridare a gran voce.
-Siiiii certo che ti sposo-.
Con le mani tremanti prende l'anello e lo infila al mio dito e poi alzandosi mi prende in braccio e girando su stesso mi urla quanto mi ama.
-Amore fermo! Non posso affaticarmi- dico cercando di dosare il suo entusiasmo.
-Cosa succede? Stai male?- mi chiede preoccupato.
-No sto bene non preoccuparti....solo che devo badare a me ma anche alla vita che sta crescendo dentro di me-.
Can fa un passo indietro,come se questo lo aiutasse ad interpretare ciò che ho appena detto.
-Aspetta...non mi dirai che.....- .
Senza terminare la frase annuisco con la testa e in un attimo comincia a commuoversi come un bambino,mi abbraccia e sottovoce mi ripete che non ci crede.
-Sono l'uomo più felice del mondo- .
-Ed io accanto a te sarò la persona più completa che sia mai esistita-.
Un caloroso abbraccio accompagna questo romantico momento.

Sono trascorsi 2 anni e la mia felicita è aumentata ogni giorno di più.
Io ,Can e la piccola Cemre abbiamo una vita meravigliosa.
In occasione del fatto che mio padre compie gli anni,abbiamo deciso di tornare nella mia Napoli.
Noi tre qui, seduti e rivolti verso il golfo.
La mia mente torna all'ultima volta che ho osservato questo paesaggio.
Ero insicura,avevo mille paure per l'imminente partenza e mi chiedevo se ne valesse la pena di stravolgere la mia vita.
Oggi se qualcuno mi facesse questa domanda,risponderei che non solo ne è valsa la pena ma qualcuno da lassù ha deciso che la mia sarebbe stata un'esistenza perfetta.