CAPITOLO 15

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Il mondo degli uomini

"Testa bassa e muovetevi! Fate presto!"

Intimò Bard ai quindici viandanti che lo seguivano in fila indiana, muovendosi rapidamente tra i banchi e le botteghe del mercato.

"Alt! "

Ordinò una voce tra la folla. I nani, la giovane ed il mezz'uomo, presi alla sprovvista, iniziarono ad intrufolarsi in mezzo ai tavoli, ai carri ed alle ceste dei venditori.

"Hey! In nome del governatore vi ho detto alt! Alt! Fermatevi!"

Continuò la guardia partendo al loro inseguimento. Ma i fuggiaschi erano piccoli, abili e veloci: decisamente difficili da acciuffare.

"Voi! Venite qua!"

Un altro uomo in uniforme tentò di bloccare la strada a Nori, ricevendo in risposta una padellata in pieno viso. Un terzo soldato provò ad acciuffare Thorin, ma finì presto al tappeto con un occhio nero. Anche Balin e Dwalin non stettero con le mani in mano: i due fratelli recuperarono dei remi dal retro di una baracca, che utilizzarono per stordire chiunque avesse un elmo in testa e provasse ad avvicinarsi a loro. Fili, Kili ed Arya si nascosero invece dietro delle ceste di vimini, su due lati opposti di una via (i due fratelli da una parte, la giovane dall'altra) e, trovata una corda abbastanza resistente tra i banchi del mercato, la tesero al passaggio di una guardia, mettendola fuori gioco.

"Che succede qui? Rimanete dove siete, nessuno se ne va!"

Un altra voce risuonò autoritaria in mezzo alla piazza, attirando l'attenzione sia dei commercianti, che assistevano curiosi alla scena, sia dei nani, i quali rimasero nascosti  tra le baracche in silenzio.

"Braga! Sauri.."

Bard spuntò fuori da dietro un bancone e rivolse un cenno del capo al capitano delle guardie, appena arrivato con una nuova pattuglia per tenere sotto controllo la situazione.

"Tu! Che combini Bard?!"

Gli domandò allora Braga con tono inquisitorio. Si poteva percepire un certo astio tra i due: era evidente che il chiattaiolo non andasse d'accordo con nessuna delle autorità di Pontelagolungo.

"Io?! Niente! Non faccio niente!"

Gli rispose con fare innocente.

"Già..."

Continuò il capitano, guardandosi intorno alla ricerca di qualche indizio che gli permettesse di capire cosa diavolo avesse provocato tanto trambusto da farlo convocare.

"Hey Braga! A tua moglie starebbe benissimo!"

Bard richiamò nuovamente la sua attenzione e gli porse una sottoveste bianca che aveva recuperato dal bancone affianco.

"Che ne sai tu di mia moglie?"

Gli chiese allora il comandante, in parte furioso ed in parte confuso dalle sue parole.

"La conosco bene! Come gli altri uomini di qui!"

Spiegò il chiattaiolo con spavalderia. Braga gli strappò la veste delle mani, la gettò a terra e se ne andò furente dalla piazza del mercato, subito seguito dalla pattuglia. Bard trasse un sospiro di sollievo: l'avevano scampata bella. I quindici viandanti, usciti dai loro nascondigli, si accodarono nuovamente all'uomo, che iniziò a dirigersi verso la propria abitazione.

"Pa! La nostra casa è sorvegliata!"

Esclamò all'improvviso un ragazzo, correndo in contro al chiattaiolo. Bard guardò il figlio allarmato e cominciò subito a ragionare ad un piano per far entrare i nani nell'edificio non visti. Una brillante, folle e, di nuovo, forse un po' puzzolente idea gli balenò nella mente: il gabinetto! Thorin ed i suoi compagni sarebbero potuti passare dall'acqua, sotto la casa, ed entrare dallo scarico del bagno, ovvero l'unico locale collocato al piano inferiore della palafitta ed allo stesso livello del lago. In questo modo nessuno li avrebbe visti. Ovviamente il disegno di Bard non fu preso di buongrado dai membri compagnia, che iniziarono a protestare animatamente. Thorin però, dopo una breve riflessione, intimò loro di fare silenzio: non c'era altro modo. Mentre i nani si apprestavano quindi ad immergersi nelle fredde acque del lago, Bard, suo figlio ed Arya si diressero invece verso la porta principale. La ragazza non aveva bisogno di entrare di nascosto poiché si era già presentata come l'apprendista del chiattaiolo, e quest'ultimo poteva quindi averla semplicemente invitata a casa per cena. I tre salirono le scale in legno che conducevano all'ingresso dell'abitazione, da cui Bard notò due "pescatori" che, da una barca davanti all'edificio, sorvegliavano la casa.

𝐋'𝐔𝐋𝐓𝐈𝐌𝐀 𝐄𝐑𝐄𝐃𝐄 𝐃𝐈 𝐈𝐒𝐈𝐋𝐃𝐔𝐑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora