CAPITOLO 10

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L'oscurità di Bosco Atro

Ci volle mezza giornata di cavalcata ininterrotta alla compagnia per raggiungere l'entrata di Bosco Atro. Ora la porta elfica era ben visibile davanti a loro in tutta la sua bellezza, ma la giovane raminga percepiva in quella bellezza qualcosa di strano.

"La Porta degli Elfi!"

Esclamò lo stregone, dalla testa del gruppo, interrompendo i pensieri della ragazza.

"Qui c'è il nostro sentiero attraverso Bosco Atro".

Aggiunse poi, voltandosi verso la compagnia. I nani iniziarono allora a smontare dai poni mentre, guardandosi intorno, scrutavano la valle in cerca di qualche pericolo.

"Nessun segno degli orchi. La fortuna è dalla nostra parte."

Affermò Dwalin con sicurezza. Quelle parole misero in allerta Gandalf, che sposto lo sguardo verso le colline alle loro spalle. Su una di esse un orso bruno osservava attentamente la compagnia.

"Liberate i poni. Che tornino dal loro padrone".

Ordinò pacatamente lo stregone.

"Questa foresta sembra...malata! Come se una malattia l'avesse colpita"

Affermò Bilbo, avvicinandosi ad Arya. La giovane si era fermata davanti all'entrata e, con un'espressione di serietà ed apprensione sul volto, ora osservava attentamente la luce perdersi in mezzo ai rami degli alberi, fino a scomparire del tutto là, dove il sentiero non era più visibile. Troppa oscurità era presente in quella foresta.

"Temo che questa non sia una semplice malattia...è oscurità."

Disse poi con voce calma e ponderata, rivolgendosi a Bilbo. Lo hobbit si voltò allora verso Gandalf.

"Non c'è modo di aggirarla?".

Gli chiese.

"No, a meno che non andiamo 200 miglia a nord o il doppio di quella distanza a sud."

Rispose lo stregone mentre lentamente si addentrava nella foresta. Ne uscì poco dopo di gran fretta, attirando su di se lo sguardo interrogativo di Arya che, insieme a Bilbo, si mise a corrergli dietro.

"Gandalf cos'è successo?"

Chiese la giovane preoccupata.

"Non il mio cavallo, mi occorre!"

Gridò lo stregone, ignorando la ragazza.

"Non vorrai lasciarci?!"

Replicò prontamente lo hobbit, preoccupato dall'idea di dover affrontare il percorso attraverso la foresta senza Gandalf come guida.

"Non lo farei se non fosse necessario."

Si affrettò a rispondere lo stregone, abbassando lo sguardo verso il suo piccolo amico.

"Sei cambiato, Bilbo Beggins. Non sei lo stesso hobbit che ha lasciato la Contea."

Continuò poi, abbassando il tono di voce.

"Stavo per dirtelo..."

Cominciò allora lo hobbit.

"Io...ho trovato una cosa nelle gallerie degli orchi."

"Trovato cosa? Che cosa hai trovato?"

"Il mio coraggio."

Affermò quindi Bilbo sicuro.

"Bene, questo è un bene! Ti servirà!"

Concluse Gandalf, per poi rivolgersi al resto della compagnia.

𝐋'𝐔𝐋𝐓𝐈𝐌𝐀 𝐄𝐑𝐄𝐃𝐄 𝐃𝐈 𝐈𝐒𝐈𝐋𝐃𝐔𝐑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora