꧁ Enigmi nella notte ꧂
Arya guardava il cielo coperto da una coltre di nuvole scure, affacciata al balcone della stanza che le era stata assegnata nel palazzo del governatore.
Il Signore di Pontelagolungo era stato decisamente ospitale con la compagnia, successivamente alla promessa di numerose ricchezze fatta da Thorin: aveva concesso loro di soggiornare nella sua regale dimora ed aveva immediatamente dato disposizioni perché venisse organizzato un banchetto in loro onore.
La ragazza osservava la neve cadere sulla lavorata ringhiera che circondava la balconata, e sulle maniche ricamate dell'abito color vino, che il Governatore in persona le aveva donato per l'occasione, aspettando l'ora di cena."Qualcuno qui è parecchio inquieto."
La voce di Viseryon risuonò nella sua mente. Il drago aveva letto i suoi pensieri ed aveva ragione: Arya era inquieta. Aveva appena rivelato la sua vera identità ai suoi compagni e non era certa di come l'avessero presa. Soprattutto di come Fili l'avesse presa.
"Qualcuno qui è innamorato! È normale che sia inquieta!"
Replicò Saphira, prendendo le sue difese.
"E tu che cosa ne sai?!"
Domandò allora Viseryon, in tono sarcastico.
"Basta! Finitela! Ragazzi davvero non è il momento!"
Intimò loro la ragazza indispettita: aveva già abbastanza problemi senza che si aggiungessero i loro battibecchi.
"Cos'è successo?"
Intervenne pacatamente Drogon, che fino a quel momento era stato quieto ad ascoltare.
"Hanno scoperto chi sono..."
Mormorò la giovane preoccupata.
Un improvviso bussare alla porta la distolse dai suoi pensieri, costringendola a voltarsi per andare ad aprire."Fili..."
Disse la ragazza, quasi in un sussurro, vedendo il nano biondo in piedi davanti a lei.
"Io...ehm...ero venuto a vedere se fossi pronta per la cena."
Le chiese in un tono freddo, distaccato. Per Arya fu come essere trafitta da una lama in pieno petto.
"Certo, lo sono."
Affermò lei, chiudendosi la porta alle spalle.
I due iniziarono a camminare lungo il corridoio che portava al salone principale. La tensione tra loro era talmente fitta che si sarebbe potuta tagliare con un coltello. Il giovane nano non poteva sopportare quella situazione ancora a lungo, doveva sapere."Perché non ce lo hai detto?"
Le chiese all'improvviso, fermandosi e voltandosi verso di lei. La giovane chiuse gli occhi e sospirò: sapeva che il momento delle spiegazioni sarebbe arrivato, ma non si aspettava una domanda così diretta.
"Perché avevo paura."
Ammesse, ruotando lievemente il volto per guardare il nano al suo fianco, il quale sgranò gli occhi a quella risposta. Fili non sapeva davvero cosa dire...paura? Paura di cosa?
"Fin da quando eravamo piccoli, io e mio fratello abbiamo dovuto tenere nascosta la nostra identità: sapevamo che non avrebbero mai smesso di darci la caccia, siamo una minaccia per gli orchi e, temo, non solo per loro..."
Spiegò la ragazza pacatamente.
"Per questo non ho detto nulla. Cercavo di proteggermi...e di proteggere voi: eravamo già braccati per via di Thorin, non potevamo permetterci di esserlo anche a causa mia."
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𝐋'𝐔𝐋𝐓𝐈𝐌𝐀 𝐄𝐑𝐄𝐃𝐄 𝐃𝐈 𝐈𝐒𝐈𝐋𝐃𝐔𝐑
Fanfic"Arya, loro hanno bisogno di te, anche se ancora non lo sanno." Una bambina, separata dal padre e dal fratello troppo presto. Una guerriera disposta a dare la vita per coloro che ama. Una ragazza con un grande segreto da custodire. Questa è la stor...