Lui la guardava confuso.
Non aveva battuto ciglio quando si trovava in una stanza dove non vedeva nulla e veniva morsa da più parti, ma andava in crisi per i capelli, gli venne quasi da sorridere se non fosse che era preoccupato e l'unica cosa che gli venne in mente da fare per mettere fine alle sue urla fu baciarla.Non riusciva a spiegarsi quello che era successo dopo.
Lei aveva persino ricambiato, eppure a un certo punto, lei si era allontanata come se le avesse fatto del male.
Non vedeva l’ora di scappare da lui, mentre per lui quel bacio era stato perfetto, magnifico.Non ricordava di aver mai provato una sensazione simile baciando una donna.
Anche se ormai erano passati secoli da quando aveva baciato o era stato con una donna, era sicuro che si sarebbe ricordato di qualcosa che lo ossessionava come in questo momento faceva lei.Non bastava che lo ossessionasse con i suoi incredibili occhi azzurri, con i suoi incredibili capelli biondi o con la sua voce soave, no doveva anche ossessionarlo con la sua bocca morbida e con il suo corpo sublime.
La fissò mentre il sole le illuminava il volto.
Si chiese se anche lei stesse ancora pensando al loro bacio.
Lo aveva fatto sentire come niente prima di allora.La fissò intensamente mentre lei continuava a guardare fuori.
Aspettò pazientemente che il sole calasse.
E quando tramontò lui si avvicinò al punto in cui era lei.Lei si allontanò quando lui si avvicinò e lui l’afferrò dal braccio.
I loro occhi s’incontrarono e lei lo fissò sorpresa.
Avrebbe voluto chiederle che cose le stava succedendo.
Perché gli sfuggisse, invece non disse nulla, semplicemente rimase a guardarla.Lei lo fissò intensamente a sua volta con quegli occhi azzurri.
Vi lesse qualcosa.
Paura?
Si, doveva essere paura.<Perché hai paura di me?> le chiese in quel momento.
Lei scosse il capo.
<Io non ho paura di te> disse lei.
Lui però sapeva che non era così, il suo tono diceva tutt'altro.
Lesse nei suoi occhi il desiderio adesso.
Se lei avrebbe continuato a guardarlo a quel modo nulla l’avrebbe salvata da lui.<Lasciami> gli disse, ma sembrò più una supplica quasi o comunque gli si avvicinava molto.
Lui la lasciò e quando lei gli passò di fianco vide le sue gambe cedere sotto il suo peso, e prima ancora se ne rendesse conto l’afferrò avitandole l'impatto col pavimento.
La sollevò e affondò il viso nei suoi capelli.
Il suo odore era così buono.
Lo inspirò a pieni polmoni, come se rappresentasse il suo ossigeno e poi la condusse verso il letto e l’adagiò lì.Lei stava dormendo profondamente.
Anche lui si sentiva stanco perciò si coricò anche lui per dormire.
L’odore però del cadavere non glielo permetteva lo infastidiva.
Era come se lui fosse a due passi da lui a tormentarlo.Si voltò avvicinandosi a Cloto.
Lei sapeva del suo odore alle rose mischiato a sangue.
Un bell’odore.
Si avvicinò ancora di più a lei e l’avvolse tra le sue braccia affondando il viso nel suo collo cosicché non sentisse nessun’altro odore se non il suo.Stare così con lei era così piacevole che dopo un pò si addormentò stringendola tra le sue braccia e trovando una pace che non gli sembrava di aver mai provato prima di allora.
E per la prima volta non sognò nulla, non ebbe incubi, non pensò alla sua gloria passata, alla sua libertà, non pensò all'odio nei confronti del dio, non pensò a nulla.
Per la prima volta dopo secoli dormì veramente, in pace.
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3 - Le Guardiane- Cloto
Fantasy[COMPLETATA] Cloto rinchiusa per volere di Zeus si ritrova circondata dai mostri della notte che hanno da sempre perseguitato l'immaginario degli umani, bloccata tra la vita e la morte, tra bugie e intrighi, ben presto si troverà sola e a doversi af...