Quaranta

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Si sentì ribollire di gelosia e anche rabbia nel vedere come quello sconosciuto le aveva messo le mani addosso.
Il modo in cui i due si scambiavano quei sorrisi non gli piacque affatto.
Si sentiva fremere dalla voglia di andare lì e uccidere quell’uomo e allo stesso tempo mettersi a urlare contro di lei.

Perché si comportava a quel modo?
Che cosa aveva a che fare lei con quel tipo?
E perché gli sorrideva?
Non riusciva a controllare gli impulsi in quel momento.
Avrebbe voluto andare lì e colpirlo.
E anche dirgli che quella era la sua donna.

Il modo in cui quell’uomo guardava Cloto non gli piaceva.
Perché non andava a cercare una donna che non fosse impegnata?
Bè ufficialmente Cloto non lo era.
Non ancora.
Lui scosse il capo.
Lei non avrebbe accettato pensò lui e quello che aveva appena visto lo testimoniava.

Lei si voltò come se avesse sentito i suoi occhi su di sé.
Decise di far finta di nulla e si diresse verso la macchina.
L’aprì e ci gettò dentro la busta con i vestiti.
Entrò e si mise al posto di guida mentre ascoltava la loro conversazione tanto da lì sentiva tutto.
D’altronde aveva il super udito.

<Adesso devo proprio andare> disse lei.

<Quindi non mi permetti di farmi perdonare offrendoti qualcosa?> le chiese.

Lui strinse le mani sul volante.
Si sentiva così furioso, ma allentò la presa altrimenti lo avrebbe ridotto a pezzi.

<Non c’è né bisogno, grazie lo stesso> disse lei semplicemente.

Chissà perché sentì una certa fretta nel suo tono di voce.
O era solo una sua impressione?
Perché era quello che voleva sentire?

<Non mi lasci il tuo numero?> insistette il tipo.
La cosa non gli piaceva per niente.

<Sarebbe inutile, c’è già qualcuno> disse lei semplicemente.

Chissà perché suonò triste quando disse quelle parole.
E chi era?
Che voleva dire con c’è già qualcuno?
Dove?
Maledizione.
Digrignò i denti, ma nonostante tutto era felice del fatto che lei lo avesse appena rifiutato.
Peccato che non era per lui pensò.

<Oh> disse l’uomo preso alla sprovvista.
<Capisco> affermò deluso.
<Allora ti auguro tutta la felicità del mondo con quest’uomo fortunato> disse lui.

<Grazie> disse lei con un sorriso.

Sentì i passi di lei avvicinarsi e appena lei salì girò la chiave e mise in moto.
Ebbe quasi la tentazione di mettere il tizio in questione sotto le ruote, ma decise che lo avrebbe risparmiato visto che a quanto pare non era il tipo che poteva piacere a Cloto.

Lui guardò avanti.
Imboccò l’autostrada andando sempre più veloce mentre si chiedeva chi fosse quello di cui stava parlando.

Lei non gli aveva detto che c’era un uomo nella sua vita.
E non indossava un anello.
Non era impegnata.
Allora che cosa voleva dire?

In quel momento sentì la mano di Cloto sul suo braccio.
<Kevin?> lo chiamò lei.
<Mi ascolti?> chiese lei.

Lui si voltò a guardarla.
<Non potresti andare più piano?> disse lei fissandolo.
Lui smise di premere sull’acceleratore e lei sembrò tranquillizzarsi.

Solo in quel momento si era reso conto che il cuore le batteva troppo forte nel petto.

Si rilassò e in quel momento pensò che nel momento in cui parlava con quel tipo il cuore non le batteva forte nel petto.
Quindi era chiaro che non gli interessasse.

3 - Le Guardiane- ClotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora