Prologo.

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Dove ero finita? Mi girava la testa. Non ricordavo.
X:buon giorno sorrise.
Io: perché sono quì?! Chiesi sgarbata.
Infermiera: perchè ormai, questa è casa sua. Evidentemente hai perso la memoria, con i giusti farmaci tornerà.

Si avvicinò a me e mise le mani sulla mia testa stringendola. Ah si. Ero Jessica Alexandra White, ma ero nota come Jess.Ero in sala punizione della mia stupida scuola e per portarmi ,i prof. Hanno dovuto addormentarmi. L'infermiera uscì, lasciandomi sola.
Flashback
Io: Chris sei con me?
Chris: non é buona idea allagare l'istituto.
Io:tranquillo sarà divertente.
Chris: a dopo.

Si girò e se ne andò. Che fifone. Dato che Chris non voleva aiutarmi, mi diressi da Jake. Jake era il fratello maggiore di Chris ed era anche meno responsabile.
Io:Jake.
Jake:cosa hai in mente Jess? Fece un sorriso malizioso e lo assecondai.
Io: leggilo tu stesso!
Jake:lo sai che non posso. Eh già leggeva il pensiero ma non il mio, perchè se lo faceva gli infliggevo dolore. Proprio così, io avevo il controllo delle menti di tutti. Potevo farli soffrire, morire, comandarli e altro. Era divertente. Scoppiai a ridergli in faccia e lui sorrise maliziosamente. Jake era un ragazzo molto attraente e bello di 20 anni. Capelli neri, portati alti e occhi blu notte sfumati con il grigio; era alto e muscoloso. Chris aveva la stessa corporatura, aveva 18 anni. I suoi capelli erano ghiaccio e gli occhi azzurri e oro. Io avevo i capelli biondi, lunghi e mossi, con le punte tinte di viola. I miei occhi erano color ghiaccio sfumato con azzurro chiaro, quasi come fossero di vetro. Ero abbastanza alta,magra, pelle molto chiara e avevo 18 anni. La scuola era quasi finita. A breve sarebbe arrivata l'estate.Quel giorno avevo una giacca di camicia con borchie sulle spalle, sotto avevo una canotta nera, jeans scuro, sfumato e stracciato, vans nere e la collana che avevo tutti i giorni, con l'infinito. Avevo il rossetto fucsia, che andava sul rosso, eyelinere e mascara.
Jake: pronta?
Io: sono nata pronta.

Andammo in bagno e bucammo le tubature, dalle quali usciva molta acqua, prendemmo secchi pieni di quel liquido che spargevamo ovunque. Intanto tutti uscivano dall'edificio. Io e Jake scoppiammo a ridere come pazzi. Un prof. ci trovò e ci addormentò, mentre gli altri toglievano l'acqua con i poteri. Così ci portarono in punizione.

Fine flashback.

La punizione era ormai casa mia e di Jake, lui ora era vicino a me. Ci guardammo e scoppiammo a ridere ancora. Tanto la punizione ,alla fine era piacevole e poi la scuola tra 3 giorni sarebbe finita.

Il nero sul bianco.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora