Sola.15

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-'uno teneva all'altro. Lui era la sua malattia, ma anche la miglior medicina'

Mi ero persa. Ero sola e non riuscivo ad alzarmi. Il ginocchio perdeva sangue e si sarebbe infettato. Stavo piangendo senza motivo. Mi stavo sentendo male, non so perché, ma non respiravo.
Io:aiuto! Aiuto! Urlai.
Io:aiut...non finii la frase e svenni.

Jake's pov

Dalia era bellissima ed interessata a me, ma a lei non mi interessava. Però dovevo usarla per andare avanti e dimenticare Jess. Lo so sono uno stronzo. Jess aveva reagito in modo strano...era scappata e aveva gli occhi lucidi.
Io: Dalia, andiamo a cercare Jess.
Dalia: no ti prego...sarà con Chris.

Ah giusto Chris. Stranamente avevo uno strano presentimento ed era negativo. Ad un tratto le labbra di Dalia furono sulle mie. Io non volevo... La allontanai e lei cadde. Notai un coltello nella sua mano. Oh no! Una trappola! Jess era nei guai! Senza dire niente, bloccai Dalia con delle poetre e cominciai a correre senza fermarmi mai. Ero disperato e se le fosse successo qualcosa era solo colpa mia! Chris! Chris dov'era?!

Non la trovavo! Avevo paura. Divenne notte e ancora niente, ma non mi arresi. Finalmente vidi un corpo per terra. Oh no! Corsi da lei e le alzai la testa. Non respirava. Perdeva sangue dal ginocchio, quindi stracciai la mia maglia e le fasciai la ferita. Continuava a non respirare.

Io:ti prego...svegliati! Urlai.

Io:ti prego... fu un sussurro e i miei occhi si fecere lucidi. Sarebbe stata la prima volta che piangevo. L'ultima fu a 11 anni con la morte dei miei.

Il nero sul bianco.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora