Il nero sul bianco.

Devo andare. 4

-"certe volte si comincia a leggere, perchè ci accorgiamo che fuori il mondo non è tanto bello".

Mi svegliai quella mattina di scatto. Avevo un forte dolore al cuore e cominciai a urlare. Jake corse nella mia stanza e mi lesse nel pensiero. Dato il suo gesto, appena mi ripresi un pò, controllai la sua mente.
Io: dolore... sussurrai.

Cadde con le ginocchia a terra, ma lui stava imparando a resistere più degli altri. Dopo 5 minuti mi fermai.
Jake: perché lo hai fatto?!
Io: mi hai letto i pensieri.
Jake: hai avuto un dolore al cuore, sai perché?
Io:forse.

Mi guardò curioso, ma non risposi. Andai di sotto e feci colazione. Poi tornai sopra andai in bagno e feci la doccia. Indossai delle calze colr carne, un pantaloncino a vita alta blu, stivali lunghi fino al ginocchio, di pelle, tacco 9, canotta bianca con borchie, cappotto di pelle nero lucido, solita collana e capelli liberi. Misi un rossetto rosso fuoco, matita e mascara. Tornai in camera e preparai le valigie. Sapevo di dover partire, ma non sapevo perchè o dove.
Jake:dove vai?
Io:non lo so.
Jake:vengo con te.
Io:no.

Mi misi la mano sul cuore, dove la donna mi aveva toccata e capii cosa dovevo fare. Mi aspettava un lungo viaggio per trovare l'erede del sole. Avanti a me apparve una bottiglia con un liquido di vari colori, bellissimo. Cominciai a scuotere la bottiglia e apparve un portale.