Chris.11

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-'alla fine siamo schiavi del mondo stesso'

Dopo l'abbraccio ci addormentammo entrambi.

Il giorno seguente non mangiammo, bevemmo solo un pò e continuammo a camminare. Arrivammo ad una cascata con un fiume. Ci sedemmo a riempire le bottiglie. Qualcosa sotto l'acqua brillava e ne fui attratta. Entrai in acqua, rimanendo in canotta e jeans.
Jake: stupida esci! Rise.
Io:aspetta! Sbuffò.

Andai sott'acqua, ma niente.

Jake:lo sai chd potevi semplicemente spostare l'acqua con la mano. Vero? Rise.

Io:si ma il rosso non mi dona. Indicai i capelli che ora erano tornati biondi, ma come sapevo il viola non c'era. Mi immersi nuovamente. Vidi un corpo. Un ragazzo era lì sotto. Lo guardai bene...Oddio! Lo presi per un braccio e cominciai a piangere. Spostai la pietra che lo bloccava e lo feci riemergere. Lo portai a riva. Jake si giró verso di me e quando lo vide, spalancò gli occhi e corse da me. Poco dopo, stranamente si riprese. Chris era tra noi...
Io:Chris... dissi piangendo, quando i suoi occhi si aprirono e incontrarono i miei.
Jake: non è possibile... anche lui piangeva.

Chris si alzò e si avvicinò a me, poi mi baciò dolcemente e io lo assecondai. Jake rimase pietrificato, ma non m'importava. Chris era tornato. Ora ci doveva delle lunghe spiegazioni.

Il nero sul bianco.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora