È la fine? 18

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-'Sono un Fottuto Sbaglio. '

Continuava a trascinarmi e arrivammo in un giardino. Tutti i sudditi erano lì in silenzio ad aspettare la mia morte. Tra di loro c'era il principe Fermin e vidi poi una testa nera. Incontrai il suo sguardo. I suoi occhi blu...era Jake. Jake era quì! Perché?! Lo vidi agitarsi. La vecchia mi spinse e caddi per terra su dei binari. Mi legò lì. Stavo per morire sotto un treno. Cominciai a tremare e piangere, ma era la cosa giusta. Fermin si girò per non guardare. Jake scese dalla collina e corse da me.

Jake:no! FERMI! urlava. Ma la vecchia era una strega e mise una barriera per non farmi aiutara.Era finita. Non sentivo la voce di Jake per colpa della barriera, ma stava urlando. Lo vidi cadere con le ginocchia per terra. Dopo poco vidi il treno arrivare. Era la fine.
Flashback.
Io:Jake.
Jake:cosa hai in mente Jess? Fece un sorriso malizioso e lo assecondai.
Io: leggilo tu stesso!
Jake:lo sai che non posso. Eh già leggeva il pensiero ma non il mio, perchè se lo faceva gli infliggevo dolore. Proprio così, io avevo il controllo delle menti di tutti. Potevo farli soffrire, morire, comandarli e altro. Era divertente. Scoppiai a ridergli in faccia e lui sorrise maliziosamente.
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Jake: Jess questa sera si esce, ma non preparati stai bene così.
Io:ok.

Attaccai.

Erano 00:00 e stavo in mezzo alla strada tra le ville del dormitorio. Jake arrivò con il suo cappotto di pelle nera e tutta la sua bellezza.
Jake:andiamo piccola. Divertiamoci.

Gli feci l'occhiolino e sorrisi. Entravamo nelle case e facevamo guai. Jake oltre a leggere la mente, spostava anche qualsiasi oggetto, sollevando una mano o se la stringeva, rompeva qualsiasi cosa. Mentre lui faceva catastrofi tra le case, io andavo nelle camere e mentre dormivano, controllavo le menti dei ragazzi, provocando incubi. Ci stavamo divertendo come i pazzi, scrivevamo su muri, sulla strada, ovunque. Io e Jake eravamo una bella coppia.
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Io: Jake vado a farmi due passi.
Jake: tornerà. Sono sicuro. Mi sorrise, ma anche lui era triste per il fratello.

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Jake:stai bene?

Annuì

Mi abbracciò e dopo aver riflettuto, ricambiai. Eravamo ancora una volta vicinissimi. Questa volta però, spezzò la distanza e mi baciò. Lo assecondai. Fu un bacio dolce.
Jake:tranquilla! Ci sono io. Non succederà nulla.
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Cominciai a piangere. Troppo.

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