Il nero sul bianco.

Due mondi.34

-'il complimento più bello, rimane quello agli occhi, soprattutto se sono di un normale castano.'

Jess's pov

Mi svegliai.
Jake:mi stavo preoccupando. Buon giorno.
Io : preoccupando?
Jake: piccola tu hai dormito 3 giorni.
Io:io cosa?!

Mi guardai attorno. Eravamo in quel deserto di prima, ma...ora era diviso in due. L'albero, sotto il quale avevamo dormito, divideva la terra in due. Il mio lato era ghiacciato e quello, credo di Chris, infuocato;rimasi a bocca aperta.
Jake : eh già. Ora possiedi anche il ghiaccio.
Io:io...io ho fatto...questo? Dissi indicando il ghiaccio impaurita.
Jake : si.

Cominciai a indietreggiare per terra. Jake si sedette vicino a me e mi abbracciò.
Io:come farei senza di te. ..?

Sorrise.

Dopo minuti così ci alzammo.
Io : continuiamo.
Jake:ok.
Io:non hai paura di me...?
Jake:mai.

Sorrisi e ricambiò.

E così si erano creati due mondi. Dovevo capire quale fosse il mio destino. Perché io ero la discendente della luna? Ero cattiva? Mille domande mi apparivano in mente, ma Jake mi prese la mano e mi ruppe il corso dei pensieri. Io amavo Chris e lui che dovrebbe essere il mio amico, mi vuole uccidere. Invece, per Jake non provo niente e neanche lui...eppure non posso stare senza quel ragazzo e ogni volta era il capo dell'armata dei miei pensieri. Jake si fermò.
Jake: dai basta pensare.
Io:Jake, non provare a leggere la mia mente.

Sorrise.
Jake : non lo farei mai, ma sai che percepisco quando pensi molto.

Sorrisi.
Jake : ora continuiamo.

Mi strinse di più la mano e mi aiutò a salire su delle pietre. In cima a quella piattaforma di pietre trovammo qualcosa che non ci aspettavamo.