"Cos'è che ti spinge a non mollare?"Semplicemente lui, il ricordo delle sue fossette ogni volta che sorride e abbassa la testa, il ricordo dei suoi magnetici smeraldi che ogni volta mi provocano brividi lungo la schiena, il ricordo del suo tocco..sembra quasi che delle volte abbia paura di rompermi data la leggiadria di ogni suo movimento, il ricordo delle sue mani tra i capelli quando è nervoso e abbassa lo sguardo..costringendolo così a spostare il piede da una gamba all'altra, il ricordo di quando è imbarazzato e sfrega con forza la mano dietro la nuca..evitando così il mio sguardo.
Ecco cosa mi porta a non mollare, a non cadere, a sperare che prima o poi questa tortura del restare lontani finisca, in modo da poter correre di nuovo tra le sue braccia.
Lo so che è stupido ritornare da lui nonostante il male che mi abba fatto, ma ditemi, voi siete capaci di indirizzarlo in delle braccia che non vi appartengono, di fargli baciare altre bocche che non siano la vostra, o magari di fargli fare l'amore con chiunque tranne che con voi?
Io no, il solo pensiero mi uccide, ormai è parte di me, su ogni singola cellula del mio corpo c'è inciso il suo nome, ormai sono sua e ciò non cambierà mai.
Ma tu ti prego giurami che se mai ritorneremo ad odiarci "Non permetterai ad altre mani di toccarti l'anima"
perché ne morirei.
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The silence of the sea
RomanceLetteralmente una guerra con se stessi e il mondo che ci circonda, cos'è l'amore senza il dolore? Cosa significa mettere se stessi al primo posto? Quanti abissi dobbiamo ancora affrontare?