The silence of the sea

L'unico desiderio.

Era così, se ne stava sempre in disparte a fissare il mondo fuori da una finestra, quasi come se mendicasse quella libertà, come se qualcosa gli impediva di essere felice, portava due anelli sulle mani, li ricordo poiché ogni volta che le sue dita accarezzavano il pianoforte, questi ultimi brillavano, sembrava che all'interno di essi ci fosse racchiuso il suo cuore, quel cuore che aveva paura di mostrare poiché gli avevano strappato troppi pezzi, e toccava sempre a lei rimetterli al posto.
Mendicava anche una vera e propria famiglia, una di quelle dove il padre quando tornava da lavoro baciasse la moglie e subito dopo correva a vedere le sue bambine, dove una mamma era sempre presente, e che fosse anche una migliore amica non una persona da cui difendersi, poiché era lei ad essere il primo dolore, quello più grande.
Desiderava dei fratelli che l'amassero, che erano sempre disponibili anche per le cazzate più piccole, dei fratelli che l'avrebbero protetta dal mondo intero, non che l'avrebbero lasciata lì a subirsi il mondo sulle spalle da sola, desiderava un abbraccio che avesse il sapore di famiglia, di casa e di amore, ma fu costretta a desiderare giorno per giorno sempre di più di fuggire via da quella casa.
Non le restava più nulla se non gli amici, ma più il tempo passava più alcuni di loro di dimostrarono traditori, ed ella ne era rimasta profondamente segnata da tutto ciò, da pensare che il problema fosse lei.
Rimase con pochi amici, potevano essere contati sul palmo di una sola mano, e per questi ultimi avrebbe donato la sua vita pur di vederli felici, ma delle volte gli amici non bastano, le mancanze si fanno sentire e il mondo diventava sempre più crudele nei suoi confronti, talmente tanto che la stessa domanda continuava a tormentarla per notti intere, "prima della morte troverò la mia pace?."