Ora capisco come si sia sentito Peter ogni volta che Wendy voleva tornare a casa, capisco come si sia sentito a vivere un'esistenza intera con solo il ricordo di lei, girarsi intorno sull'isola che non c'è e non trovarla, capisco perfettamente tutto il dolore che ha provato Peter, ma fortunatamente non era solo, c'era Trilly che era letteralmente innamorata di lui, avrebbe dato la vita per Peter, ma purtroppo Campanellino era solo un'amica, e i loro cuori non si sarebbero mai incontrati, erano come due rette parallele sullo stesso piano, ma nonostante tutto il dolore nel vedere il suo primo amore e magari anche l'unico soffrire per Wendy, lei continuava ad amarlo e a prendersi cura di lui.
Delle volte ho riflettuto così tanto su questa favola, e ho sempre creduto che la morale fosse "Non c'è distanza che può dividere due cuori innamorati" e invece no, l'insegnamento era "Delle volte abbiamo davanti ai nostri occhi l'amore più sincero e puro ma decidiamo lo stesso di essere masochisti e sporcarci i vestiti di lacrime e l'anima di tormenti."
Delle volte è vero non scegliamo di chi innamorarci, ci affascina il fatto che sappia tenerci testa e magari ce la faccia anche perdere, da piccola ero sempre stata dalla parte di Wendy perché ancora non conoscevo l'amore, ancora non sapevo quanto distruttivo è logorante potesse essere, non sapevo quanta rabbia e quanti pianti avrebbe potuto causare..Crescendo capii che io Trilly la capivo, eccome se la capivo, osservare il proprio amore da lontano nelle braccia di un'altra era come se ogni volta una parte di lei si spegnesse, diventasse fredda e dominata dalla rabbia, vedere le loro labbra toccarsi per conciliare il loro amore in un bacio tanto atteso, per Campanellino era soltanto l'ennesima coltellata a sangue freddo, lei che indossava lacrime di dolore ma portava lo stesso un sorriso che splendeva facendo invidia al sole.
Delle volte il dolore tendiamo a soffocarlo dentro di noi, alcuni sono bravi a nasconderlo dietro un sorriso, ma hanno allo stesso tempo gli occhi che urlano, altri invece indossano una maschera di menefreghismo, quando invece all'interno c'è un cuore che piange sangue, c'è chi invece il dolore lo nasconde dietro all'apatia, annullando così anche se per poco tempo il sentimento stesso.
Provare dolore non è simbolo di debolezza, o vittimismo, ma è una manifestazione vera e propria dei sentimenti.Wendy: non mi dimenticherai, vero?
Peter: Io? Dimenticarmi di te? Mai!
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The silence of the sea
RomansaLetteralmente una guerra con se stessi e il mondo che ci circonda, cos'è l'amore senza il dolore? Cosa significa mettere se stessi al primo posto? Quanti abissi dobbiamo ancora affrontare?