Tu lo sapevi che ero tutto fuorché un angelo, di angelico non ho mai avuto nulla, anche se quando t'incontrai tutti i demoni che avevo dentro si zittirono, impaurita mi chiesi chi fossi, nessuno era mai stato capace di zittirli e poi arrivasti tu.
Ti avvicinasti nonostante ti dissi "Porto solo dolore, allontanati" mi sorridesti e giuro che per la prima volta vidi il paradiso, dio se era bello, cominciasti a parlarmi di te, di tutto ciò che ti piace fare ed io ascoltavo rapita, perché non volevo che tu smettessi nemmeno per un secondo di parlare, la tua voce era la melodia più bella che io avessi mai potuto ascoltare, era addirittura più bella di una canto di una sirena.
Iniziai ad aprirmi, ogni giorno sempre di più, e restavi ore a studiarmi per capire cosa avessi fatto di tanto orribile per meritare un passato del genere.
Una volta mi dicesti: "Ti giuro sei di una leggerezza" io confusa ti chiesi "Di cosa stai parlando" mi guardasti negli occhi per ben 10 secondi senza parlare, mi sembrarono una vita, mi tremava il cuore ogni volta che incastravi i tuoi occhi con i mei "Racconti i tuoi demoni con una voce d'angelo" mi lasciasti senza parole, non pensavo di poter fare ancora del bene, li capii, non ero l'unica ad avere l'inferno dentro, tu eri come me, pieno di spine eppure sorridevi.
Da quel giorno mi promisi, "Anche se starò male e qualcuno avrà bisogno di me, io ci sarò"
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The silence of the sea
RomanceLetteralmente una guerra con se stessi e il mondo che ci circonda, cos'è l'amore senza il dolore? Cosa significa mettere se stessi al primo posto? Quanti abissi dobbiamo ancora affrontare?