Trama
Sul sedile posteriore dell'auto, due sorelle siedono l'una accanto all'altra, con i polsi legati. La loro mamma, Amaranth, guida ininterrottamente da giorni. È in disperata fuga dal marito, capo poligamo di una setta religiosa dove le donne vivono recluse. Le ragazze, Amity e Sorrow, unite per la pelle, guardano con infinito stupore il mondo esterno, fuori dalla comunità dove sono sempre vissute. Un incidente stradale interromperà la loro corsa in una sperduta pianura dell'Oklahoma. Secondo quale piano Dio le ha fatte schiantare proprio lì? Il soccorso arriva da Bradley, un contadino del luogo la cui moglie se n'è andata, che prende le tre donne con sé nella sua fattoria. Certo, quello strano trio piovuto dal cielo lo mette non poco in imbarazzo, con tutti quei loro bizzarri rituali, quelle stravaganti preghiere, quelle cuffiette d'altri tempi, quella totale ignoranza delle cose più semplici. Tuttavia la curiosità prende il sopravvento e, gradualmente, il rude Bradley e la fragile Amaranth scioglieranno quei lacci che trattengono i loro cuori da un sentimento eccitante quanto inatteso. Sono le due ragazze, però, a subire, nel modo più radicale, l'impatto con il mondo "là fuori". Amity è raggiante, intrepida, entusiasta di ogni nuova esperienza - il primo assaggio di patatine fritte, una visita in biblioteca, lo sguardo di un giovanotto, la scoperta del televisore. Sorrow, invece, a disagio per quell'improvvisa libertà, entra in conflitto con ogni novità, ed è determinata a tornare dal padre per ritrovare le abitudini nelle quali si sentiva protetta.Peggy Riley è originaria di Los Angeles, e vive in Inghilterra nel Kent. Amity e Sorrow è il suo primo romanzo, accolto nel mondo anglosassone come uno dei migliori debutti dell'anno.
My opinion
Amaranth è in fuga dal marito con le due ragazze, Sorrow, sedici anni, e Amity, dodici anni. Fino a quel momento hanno vissuto nella setta con un uomo e cinquanta mogli. E' fuggita perché è accaduto qualcosa che ha incrinato le sue certezze e perché c'è stato un terribile incidente.
Lo fa anche lei, un incidente, con l'auto, e questo la obbliga a rimanere presso un agricoltore.
Le tre figure femminili si contendono la scena del romanzo e delle riflessioni.
Amaranth è totalmente condizionata dagli anni passati nella setta. Non sa più relazionarsi con le persone, indossa strati e strati di gonne e non comprende più il mondo in cui si è ritrovata e che ha lasciato tanti anni fa. E' ancora incerta sulle regole e anche se sa che può infrangerle perché non valgono più, ogni volta che lo fa trema e teme che si scateni una tempesta punitrice. Riesce in qualche modo a tornare ad essere donna, mentre come madre commette moltissimi errori. Primo fra tutti aver fatto la cosa giusta portando via le ragazze, ma non riuscire a spiegare loro perché l'ha fatto e perché era sbagliato ciò che avevano fatto fino a quel momento.
Sono suoi tutti i racconti sul passato.
Sorrow, inaspettatamente per la madre, non accetta la nuova situazione e vorrebbe tornare nella setta, il suo comportamento è comprensibile: è stata strappata dall'unico ambiente che conosce, per essere sbattuta in un mondo che, non solo le è estraneo, ma rappresenta anche tutto ciò che le è stato insegnato essere sbagliato. Come se non bastasse è passata da essere l'oracolo, la prima figlia, una principessina in pratica, ad essere una ragazzina qualunque additata come strana se non folle. Anche qui non perché sia clinicamente malata, ma perché la sua visione del mondo è totalmente distorta.
Per finire la più piccola, Amity. E' eternamente combattuta perché la minore età e la mancanza di privilegi rispetto alla sorella, hanno fatto sì che la sua mente, pur se condizionata, rimanesse ancora abbastanza curiosa verso il nuovo mondo. Si ritrova, così, tra le altre due, tra l'obbligo di rispettare le regole e l'ordine nuovo di non farlo, tra la sicurezza di ciò che conosce e la curiosità di ciò che non conosce. E' buffa e tenera ed è probabilmente il più bel personaggio del libro.
La storia presente è incentrata su questo ritorno alla normalità.
Lo stile invece mi è piaciuto per la velocità, un libro scorrevole.
Il libro mi ha fatto pensate a tutte quelle persone che sono migrate, per propria volontà o forzatamente, in altri paesi; ho pensato a quello che hanno dovuto affrontare, alla nuova lingua, cultura, ordinamento politico ecc. ma ho pensato anche a tutte quelle persone a cui è stata diagnosticata qualche malattia che li ha portati a cambiare tutta la loro vita.Buon salve 😆, sono ancora viva e scusate per il ritardo fotonico ma ho a malapena il tempo per studiare in questo periodo quindi scusatemi ancora🙏, spero che il libro vi incuriosisca :)
Grazie a tutti per le letture, i commenti e i voti
Baci & al prossimo libro :)
Ps. Fino alle vacanze aggiornerò quando posso perchè davvero sono impegnatissima...spero capirete :)
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