Cime tempestose di Emily Brontë

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Cime Tempestose è un'opera del tutto isolata nella tradizione narrativa inglese. Nella sua struttura narrativa vi domina la figura di Heathcliff il quale, animato da una passione distruttiva, svolge nella trama la funzione fatale del vendicatore spietato, vero replicante di tante figure del gothic novel britannico. Il suo tirannico porsi come uomo inflessibile nasce da una disperata infelicità di fondo e lo porta infine a vivificare la propria morte con quella della donna amata, Catherine.

« Credo che in tutta l'Inghilterra non avrei mai potuto trovare un luogo così discosto da ogni rumore mondano. Un vero paradiso del perfetto misantropo: e il signor Heathcliff ed io siamo fatti apposta per dividerci tanta solitudine»

Cime tempestose (titolo originale in inglese: Wuthering Heights) è l'unico romanzo di Emily Brontë, scritto fra l'ottobre 1845 e il giugno 1846. Pubblicato per la prima volta nel 1847, sotto lo pseudonimo di Ellis Bell; mentre una seconda edizione postuma fu curata da sua sorella Charlotte nel 1850.
Il titolo viene dal nome di una delle tre principali ambientazioni del libro (Wuthering Heights, Gimmerton, Trushcross Grange) il casale nella brughiera dello Yorkshire originariamente di proprietà degli Earnshaw, là ove fu allevato Heathcliff e dove la storia si sviluppa.

Il romanzo di Emily Brontë narra la storia di Heathcliff, del suo amore per Catherine, e di come questa passione alla fine li distrugga entrambi: tema centrale del libro è difatti l'effetto distruttivo che il senso di gelosia e lo spirito di vendetta possono avere sugli individui. La storia è raccontata come una sorta di lungo racconto che Ellen Dean, o Nelly (la governante della famiglia) racconta al signor Lockwood, il nuovo affittuario di Thrushcross Grange; il finale è invece ambientato l'anno successivo alla partenza di Mr. Lockwood.
Il libro è diviso in varie parti:
•Apertura (capitoli 1-3)
•Infanzia di Heathcliff (capitoli 4-17)
•Maturità di Heathcliff (capitoli 18-31)
•Conclusione (capitoli 32-34)

Emily Jane Brontë, nota anche con lo pseudonimo di Ellis Bell (Thornton, 30 luglio 1818 - Haworth, 19 dicembre 1848), è stata una scrittrice e poetessa inglese, famosa per il suo unico romanzo Cime tempestose, unanimemente riconosciuto come uno dei classici della letteratura inglese del XIX secolo. Emily era la seconda delle tre sorelle Brontë.

Opinion
Ecco il classico per antonomasia! Letteratura inglese dell'800, ambientazione nelle brughiere del North Yorkshire durante la seconda metà del settecento e gli albori del 1800. Un romanzo che, oltre alla narrativa di spessore, mette in luce i principali sentimenti, anche contrastanti, in cui alberga l'animo umano; dall'odio, all'amore, dalla disperazione alla vendetta, dall'astio al disprezzo. Tali sentimenti sono espressi a tinte forti tra i numerosi personaggi che tessono trama e ordito di una preziosa tela letteraria: l'autrice riesce a penetrare nelle miserie umane evidenziandone i lati più oscuri che hanno un drammatico traguardo. Una lettura, quindi, da non perdere, e, se possibile, da rileggere perché tal tipo di romanzo ha la peculiarità di poter dare ulteriore arricchimento interiore anche a seguito di rilettura, come, in sostanza, afferma il grande e compianto Italo Calvino nel suo saggio "Perché leggere i classici".
-ferrucciodemagistris

Ho conosciuto persone corrotte nel profondo dell'anima, impossibili da cambiare, da salvare. Ho conosciuto persone in grado di rinunciare al vero amore in nome dell'egoismo, di una convenienza che alla fine porta alla rovina, per la perdita di quell'amore. Ho conosciuto persone in grado di amarsi oltre i confini della ragione, oltre la follia, oltre la vita, oltre la morte. Tutti costoro ebbi modo di conoscerli a Wuthering Heights. Questo luogo dove Emily Bronte ci porta, sembra di un altro mondo, quasi ultraterreno, popolato da tante anime corrotte ed alcune, seppur poche, anime pie. Ma le anime che popolano quelle cime tempestose sembrano più in cerca di dannazione che di redenzione, come in una sorta di purgatorio all'inverso, dove l'obiettivo dell'anima è l'inferno e non più il paradiso. Il romanzo scorre via veloce con le sue suggestive ambientazioni, le sue intriganti vicende ed i suoi personaggi carichi di personalità. Ci si potrebbe soffermare tanto su ognuno di questi personaggi, ma mai quanto uno in particolare, ovvero Heathcliff. E' lui, fin dal suo arrivo da bambino, a rendere Wuthering Heights il purgatorio, con il suo amore folle, ossessivo, vendicativo per Catherine, creatura simile ed egualmente tormentata, anima talmente simile alla sua da lasciare sconcertati. Mai tra le pagine sfogliate ebbi modo di conoscere personaggio di tal fatta, l'odio, la malvagità personificati. Egli è dotato di una cattiveria talmente profonda, che non è possibile giustificarla nemmeno in nome dell'amore palesemente sincero che prova per Catherine. Credo che sia uno dei personaggi meglio caratterizzati tra quelli che ho avuto modo di incontrare, seppur aiutato da un intreccio di eventi intrigante e presentato in maniera impeccabile dalla scrittrice, che ci fa entrare a Cime Tempestose dalla porta principale, e seppur lo spettacolo non sia di quelli che addolciscono il cuore, è comunque uno di quelli a cui fa piacere assistere. Wuthering Heights è palcoscenico di amori impossibili ed ossessivi, ma anche di altri sinceri seppur travagliati. Emily Bronte ci ha mostrato l'amore attraverso un luogo, scenario dei suoi tormenti e delle sue difficoltà, ma infine anche della sua gioia. D'altronde, conoscete sentimento più tempestoso dell'amore?

"[...] né la miseria, né la degradazione, o la morte, o qualunque pena che Dio o Satana potessero infliggere, avrebbero potuto separarci, tu lo facesti di tua stessa volontà. Non io ho infranto il tuo cuore, tu l'hai infranto, e nell'infrangerlo, hai spezzato il mio. [...] Io amo la mia assassina, ma la tua, come posso perdonarla?"
- Valerio91

Non so se capita anche a voi però di solito vedere un classico nella libreria di casa, mi crea sempre una certa resistenza.
Ci giri attorno e non hai neanche il coraggio di prenderlo in mano per paura che sia deludente e noioso.
Poi per caso lo sfili dalla pila in bilico, lo sfogli e in un batter d'occhio ti ritrovi a leggere le ultime pagine a malincuore.
Voi direte: Secondo te perché è un classico?
Avete ragione ma i classici all'inizio mi creano sempre ansia da prestazione tanto che spesso li lascio a farsi beffe di me mentre decido di leggere una saga o un libro qualunque con zero spessore.
Emily Bronte invece mi ha sorpreso.
Con la sua penna scorrevole condita da semplici paesaggi e magnifici personaggi, mi ha avvolto in un'atmosfera cupa e piena di odio, mi ha fatto paura, mi ha innervosito e fatto piangere, mi ha fatto girare la testa e mi ha costretto ad odiare.
Ad ogni pagina il mio timore del NON lieto fine si faceva sempre più reale ma ormai ero preda della trappola letteraria ed era praticamente impossibile cestinarlo o mandarlo nel dimenticatoio.
In meno di quattro giorni sono arrivata alla fine, è stato più semplice che bere un bicchiere d'acqua.
Non mi perderò in inutili riassunti perché non ne varrebbe la pena, quindi se vi aspettate questo, perdonatemi perché posso solo trasmettervi ciò che lei ha trasmesso a me.
Mi è piaciuto moltissimo perché è un romanzo prima di tutto cupo, inquietante, pieno di risentimento, vendetta ed odio.
Dopodiché possiamo anche dedurre qualche altro sentimento come l'amore e la speranza, che però sfuggono come lucertole impaurite.
Che meraviglia questi classici che riescono a farti sentire il profumo dell'erba, il freddo dell'inverno che batte alle porte e il sole che torna per rischiarare gli umori di un inverno ghiacciato dove i sentimenti belli e puri sono stati usati per accendere il fuoco.
Una luce alla fine del tunnel c'è...
Piccola.
Buona lettura.
-Rebecca

My opinion
Ciao a tutti, in qualche modo sono riuscita ad aggiornare e ho pensato di aggiungere le opinioni di altre persone visto che non ho ancora letto questo libro. Spero vi piaccia come idea :)
Sono sempre stata affascinata da questo libro , me ne hanno sempre parlato bene. Ricordo che quando ho letto Twilight, mi ha sempre incuriosito il fatto che l'autrice faceva riferimenti a questo libro , era infatti il libro preferito della protagonista , quando lo leggerò vi farò sapere :)
Grazie a tutti
Baci & al prossimo libro :)

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