L'Avversario di Emmanuel Carrère

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L'avversario (L'Adversaire) è un romanzo-verità di Emmanuel Carrère, ispirato alle vicende di Jean-Claude Romand, pubblicato nel 2000.

Un uomo cammina da solo in un bosco innevato. Non sta andando da nessuna parte, ha un'intera giornata da riempire. Anzi, ha da riempire diciotto anni di vita inventata. Quest'uomo mente. È il suo modo di essere, l'unica via che conosce per riuscire a comunicare. La storia della sua vita è un castello di carte in attesa di un soffio di vento. Ma in bilico su questa montagna di bugie stanno persone e cose reali: una famiglia, una casa, un cane, un'amante, degli amici.

Genesi dell'opera
Il 9 gennaio 1993 Jean-Claude Romand, ritenuto fino ad allora uomo mite e affettuoso con i familiari, uccise la moglie e i due figli. Il giorno successivo uccise anche i suoi genitori; infine incendiò la sua abitazione e cercò senza successo di suicidarsi. L'inchiesta giudiziaria svelò che per diciotto anni Romand aveva mentito alla sua famiglia affermando di essersi laureato in medicina e di lavorare come ricercatore all'OMS a Ginevra. Le stragi erano da attribuire al desiderio di evitare la vergogna che sarebbe derivata dalla scoperta delle sue menzogne.

Letta la notizia sui giornali, Emmanuel Carrère rimase colpito dall'efferatezza del crimine commesso da un uomo descritto fino ad allora «normale e tranquillo». Decise pertanto di prendere contatto con lo stesso Romand con l'intento di capire cos'era successo ed eventualmente scrivere un libro. Romand rispose a Carrère due anni dopo e acconsentì con parole cortesi al progetto dello scrittore aggiungendo che sperava egli stesso di capire perché avesse commesso un tale delitto. Emmanuel Carrère seguì le udienze del processo, che si svolse nell'estate del 1996 a Bourg-en-Bresse, dopo di che Romand fu condannato al carcere a vita con 22 anni di segregazione. Carrère e Romand hanno continuato una corrispondenza epistolare anche dopo la sentenza; Carrère ebbe inoltre tre colloqui in carcere con Romand e intervistò due vecchi amici di quest'ultimo, Bernard e Marie-France.

Dal punto di vista formale, Emmanuel Carrère si pose il problema di strutturare la narrazione. Nelle prime versioni tentò senza successo di narrare la vicenda come se l'autore non ne facesse parte, ispirandosi al Truman Capote di A sangue freddo: in prima persona, a nome dell'assassino, oppure raccontandola dal punto di vista degli amici di Romand. Decise infine di narrare la vicenda in prima persona, a suo nome, narrando le proprie esperienze di investigatore e di narratore.

Trama
L'autore Emmanuel Carrère cerca di ricostruire il movente e la personalità di Jean-Claude Romand, autore dell'omicidio dei propri genitori, della moglie e dei propri figli. I genitori avevano insegnato a Jean-Claude l'imperativo di non mentire; Jean-Claude inventò la prima menzogna (l'aggressione da parte di uno sconosciuto) già da adolescente, probabilmente per rendersi interessante. Si iscrisse poi alla facoltà di medicina, contro il parere dei genitori che desideravano seguisse la tradizione familiare dello studioso di agraria, attratto forse dal ruolo sociale dei medici e dal desiderio di conoscere le malattie. La menzogna più importante, quella che ne condizionò l'esistenza futura, la raccontò alla fine del secondo anno di università, quando non si presentò agli esami ma disse a casa che li aveva superati ed era stato ammesso al terzo anno. Da allora fu obbligato a condurre una vita immaginaria, senza speranze per il futuro, con il terrore costante di essere scoperto, preoccupandosi di trascorrere il tempo che avrebbe dedicato allo studio o al lavoro, e di procurarsi il danaro nonostante la mancanza di un lavoro. L'autore cerca di immedesimarsi nell'assassino e con vergogna e paura si rende infine conto di avvertire anch'egli pulsioni che avevano spinto Romand alla menzogna e all'omicidio, come se fosse ispirato da Satana ("l'Avversario").

Adattamenti
L'avversario (L'Adversaire) - film diretto da Nicole Garcia e presentato in concorso al Festival di Cannes 2002.

Emmanuel Carrère (Parigi, 9 dicembre 1957) è uno scrittore e sceneggiatore francese.
È laureato presso l'istituto di studi politici di Parigi.
La maggior parte delle sue opere sono incentrate sulla riflessione su se stesso e sul nesso fra illusioni e realtà. Molti suoi libri sono poi stati trasposti in sceneggiature cinematografiche. È autore anche di numerose sceneggiature per telefilm, basate su testi di Georges Simenon e altri.
Nel 2011 la sua opera biografica Limonov ha ottenuto il Prix Renaudot. Il libro descrive la vita controcorrente del poeta ed attivista politico ucraino Eduard Limonov.
Nel 2006 ha vinto l'Efebo d'oro per il film L'amore sospetto, tratto dal suo stesso romanzo.

MY OPINION
Mi è stato chiesto di fare una recensione su questo libro da cutralisantino (se non sbaglio) e devo dire che mi ha incuriosito molto, non ho mai affrontato questo autore quindi non me la sento di esprimere una mia opinione in merito perchè potrei fraintendere delle cose, ma quando leggerò questo libro vi farò sapere.
A chi l'ha letto. Esprimete la vostra opinione, come vi è parso il libro?
Grazie a tutti
Baci & al prossimo libro :)

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