CAPITOLO 54

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Pov Erika

Finalmente la situazione si era risolta e potevo allegramente dire che la ragazza della quale non potevo fare a meno era nuovamente mia.

Alessia era distesa sopra di me, usandomi come cuscino, mentre dormiva serenamente dopo esserci distese sul letto della mia camera ed io mi ritrovai ad accarezzarle i capelli in uno stato di puro rilassamento. Il mio telefono ricevette una notifica che non persi tempo a leggere, constatando quanto detto dalla mia ragazza fosse vero. Ringraziai il mio amico hacker e posai nuovamente il cellulare sul comodino, sentendo poco dopo Alessia stiracchiarsi ed alzare il capo per legare il suo sguardo al mio, sorridendomi subito dopo ed allungandosi per lasciarmi un bacio.

"Stavo impazzendo senza di te."

Ammise, stringendomi forte a sé e posizionando il volto nel mio collo, permettendomi di sentire il suo respiro regolare scontrarsi tiepido con la mia pelle. Io rimasi completamente immobile, terrorizzata dalla possibilità che quello fosse solo un sogno; semplicemente sorrisi.

Alessia mi lasciò dei rapidi baci sul collo, tornando poi ad accoccolarsi a me.

Quasi avevo dimenticato la bellissima sensazione che mi procurava il suo corpo a contatto col mio e mi ritrovai improvvisamente ad arrossire, muovendomi di poco sotto di lei per permettermi di trovare una posizione un tantino più comoda della precedente. La sentii ridacchiare divertita e non potei fare a meno di girare il capo verso il suo volto, lanciandole uno sguardo confuso dalla sua reazione.

"Che c'è?"

"No, niente."

Disse solo, alzandosi da sopra di me e sdraiandosi a pancia in giù al mio fianco, permettendomi così di muovermi liberamente e girarmi di lato per poterla osservare meglio. Le passai un braccio sulla schiena e poggiai la fronte vicino alla sua spalla, intrappolando poi il suo fondoschiena con una gamba.

"Al...io...avrei una cosa da dirti."

Iniziai con cautela un discorso che probabilmente avrebbe spezzato nuovamente la quiete che si era da poco ristabilita. Alessia si girò di poco e mi rivolse la sua più totale attenzione, aspettando che mi decidessi a sputare il rospo. Non sapevo bene come liberare quel segreto che mi stava opprimendo, così mi ritrovai a fare scena muta, prendendo dei lunghi respiri profondi, nella speranza di trovare quel coraggio mancante.

"Io..."

La porta della mia stanza si aprì in quel preciso istante, rivelando la presenza di Andrea e dei miei genitori, stupiti di vedere la ragazza dagli occhi di ghiaccio sdraiata accanto a me. La mia migliore amica si avvicinò alla mia ragazza, la quale si mise subito sull'attenti ricevendo uno sguardo minaccioso da parte sua. Mi spaventai all'istante quando la vidi fiondarsi sulla ragazza al mio fianco, cercando di aggredirla come meglio poteva. Alessia si alzò dal letto e cercò di far calmare Andrea, ma tutto ciò che ricevette fu un calcio tra le cosce talmente forte che la fece piegare in due dal dolore, accovacciandosi a terra.

"Andrea!"

Sbraitai terrorizzata, andando subito a controllare che la mia ragazza stesse bene. Mi inginocchiai davanti a lei e le posai le mani sulle spalle, non sapendo bene come poter alleviare il suo dolore. Aveva la mascella serrata e cercava disperatamente di prendere dei respiri profondi per cercare di resistere al dolore, mentre il suo capo ricadeva quasi privo di vitalità verso il pavimento.

Mi girai velocemente verso la mia migliore amica e la fulminai con lo sguardo.

"Si può sapere che ti passa in mente?"

I miei rimasero fermi davanti alla porta della camera, per nulla intenzionati ad intervenire, con le braccia conserte e lo sguardo fisso su Alessia.

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