CAPITOLO 3

1.8K 53 8
                                    

"Fatemi capire. Avete intenzione di trovare un lavoro part-time dove possiamo lavorarci tutte?"

La mattina seguente a quella folle giornata all'acquapark non perdemmo tempo ad incontrarci per un caffè. Minacciammo le altre due, dicendo loro che se non ci avessero raggiunte si sarebbero perse l'incontro con Mark Daxin, il loro cantante preferito. Ovviamente, non c'era alcun Mark Daxin, ma almeno avremmo avuto la certezza che si sarebbero presentate.

"Dov'è?"

Sentii quasi subito dopo aver terminato la mia domanda. Ci girammo verso la proprietaria di quella voce, lasciando che le nostre labbra si stirassero in un enorme sorriso.

"Valeria. Che bello vederti. Dove ti eri nascosta tutto questo tempo?"

La canzonò Noemi, sorseggiando il suo milkshake alla fragola mentre cercava di nascondere una risatina. Valeria si scusò per non essere potuta venire il giorno prima, sedendosi subito alla mia sinistra e notando la presenza della mia amica d'infanzia, posta dall'altro lato del mio corpo.

"Scusami, non mi sono presentata. Sono Valeria, la mamma di queste pazze."

Le sorrise, porgendole la mano che Andrea non perse tempo ad afferrare.

"Si, certo. In caso sei nostra nonna."

La stuzzicai come mio solito, vedendola mettere su un broncio troppo carino per poi scoppiare in una fragorosa risata. Alzò la mano per attirare l'attenzione di una delle cameriere che si aggiravano nel locale, per poi ordinare un thè freddo.

"Comunque non c'è. Era tutta una trappola per farvi venire."

Annunciò Andrea, affondando la forchetta nella sua fetta di torta al cioccolato, per poi dirigere il pezzo alla bocca e degustarne il sapore. Il sorriso di Valeria si tramutò in un'espressione carica di delusione; espressione che riuscì a neutralizzare non appena arrivò la sua bibita. Ringraziò la cameriera, fiondandosi sul bicchiere ricolmo di thè per tracannarne la maggior parte. In quel preciso istante, notammo la figura di Matilde farsi sempre più vicina, sentendo le sue risate nel vedere l'altra ragazza così accanita sul bicchiere.

"Hey, vacci piano."

Commentò, andando subito a presentarsi ad Andrea, la quale ricambiò il saluto per poi rivelarle il proprio nome. Valeria terminò quasi subito il suo drink, portando poi la testa all'indietro, cercando di godersi al meglio il sapore ancora presente nel suo palato.

"Stavo morendo di sete."

"Si vede."

Commentai, cercando di reprimere una sonora risata. Noemi si sistemò meglio nella sedia, avanzando di qualche centimetro in avanti verso il tavolo, per poi esporre la sua idea.

"Ragazze."

Iniziò rivolgendosi alle nuove arrivate, mostrando un sorriso a trentadue denti che quasi terrorizzava.

"Stavamo pensando di trovare un lavoretto estivo tutte insieme."

"Un lavoro part-time, eh?"

Valeria ci pensò su, grattandosi il mento in modo pensante.

"Non sembra una cattiva idea."

Rispose Matilde, osservando attentamente uno dei ragazzi presenti al tavolo di fronte al nostro. Le sorrisi, alzandomi dal mio posto per poterle parlare con discrezione.

"Ti piace?"

Sussurrai. Arrossì di colpo, nascondendo il viso nelle mani.

"Forse dovresti andarci a parlare."

Scosse velocemente il capo, negando categoricamente. Insistetti un altro po', ma fu tutto inutile, quindi decisi di tornare al mio posto, rendendomi conto solo in quel momento che le altre avevano già deciso il luogo perfetto per un lavoro estivo.

"Ma di cosa state parlando?"

"Raccolta rifiuti!"

Esclamò Noemi con un enorme sorriso in volto. La mia faccia si contorse in un'espressione disgustata, cercando di capire se stessero dicendo sul serio o se si trattasse di uno scherzo. Per mia sfortuna, erano più che serie.

"Pensaci. La gente si lamenta che la Terra sta morendo, ma non fa niente per salvarla. Almeno ci rendiamo utili per l'ambiente."

"Se la metti così."

Riflettei, constatando quanto avesse senso il suo ragionamento. Improvvisamente, l'attenzione di Noemi venne dirottata al suo telefono, che si accese rivelando una notifica. Sorrise senza nemmeno rendersene conto, per poi portare nuovamente la propria attenzione su di noi.

"È lei?"

Le chiese Andrea con un ghigno perverso. Noemi annuì con la testa fra le nuvole.

"Noi non l'abbiamo ancora vista."

Si lamentarono le altre due in coro. La ragazza di fronte a me emise una sonora risata, avvicinandosi maggiormente con il busto verso il centro del tavolo.

"Beh...se ieri non ci aveste dato buca"

"touche."

Matilde si alzò lentamente dal suo posto, rivolgendoci uno sguardo di scuse.

"Scusatemi, ma devo proprio andare."

"Ok, allora domani vado da un mio amico che si occupa della salvaguardia dell'ambiente e gli chiedo se sono disponibili dei posti."

Propose Valeria e subito acconsentimmo a quella sua iniziativa, prima di salutare Matilde, osservandola andare via con il suo passo calmo. Restammo un altro po' a parlare del più e del meno, rivelando alcuni gossip nuovi di zecca, per poi tornare tutte alle proprie dimore.

Il pomeriggio seguente Valeria non perse tempo a darci la risposta finale. Ovviamente, avevamo aggiunto anche lei e Matilde al gruppo, in modo da restare tutte in contatto. Ci aveva riferito che, in effetti, c'erano dei posti liberi e avremmo potuto iniziare anche subito se solo avessimo voluto. Decidemmo di andare al giardino comunale, luogo in cui avremmo lavorato, per prendere dimestichezza del posto ed incominciare a dare una mano. Constatammo che il lavoro non fu niente male; ci piaceva passare del tempo tutte insieme, sentendoci utili in qualcosa. Avevamo iniziato a lavorare già da quasi una settimana e le ragazze avevano avuto la possibilità di conoscere la ragazza di Noemi, che aveva deciso di venire a farle compagnia durante una delle nostre giornate di lavoro. Il giorno libero arrivò in fretta, permettendoci però di organizzare qualcosa di carino da fare tutte insieme. Ero a casa, sdraiata sul letto, mentre aspettavo che Noemi mandasse la posizione di casa sua nel gruppo. Avremmo passato una bella giornata immerse nel relax assoluto.

Fucking Love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora