Ormai è sera, Jimin è andato a mangiare con le ragazze, mentre io sono davanti a questa stanza da quasi mezz'ora.
Perché non ho ancora aperto? Perché ho paura di una delusione. Spinto da un coraggio improvviso busso.
"Tae? Sei te?" È la voce di jungkook. "Si" jungkook viene ed apre la porta. "Vieni entra"
Entro e...
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Sono senza parole... "Kookie ma è bellissimo..." "Grazie, vogliamo mangiare?"
Annuisco eccitatissimo. È davvero stupendo! "Hai anche cucinato?"
"Si, sai ho scoperto l'entrata delle cucine e ho fatto un po' di compagnia agli elfi, mi hanno insegnato a fare spaghetti all'italiana e la tagliata, spero ti piaccia"
Lo guardo sbalordito. Non ci credo, ha fatto davvero tutto questo per me?
"I-io davvero kook, non ci posso credere... è tutto fantastico... ma perché?" Chiedo un po' curioso.
"Per te..." sento le guance caldissime, segno che sono arrossito. "G-grazie"
"Volevo parlarti della questione di stamani... ma magari finiamo di mangiare, che dici?" Annuisco energicamente.
La cena prosegue benissimo, poi entriamo nel tema famiglie e coming out.
"Io ho una famiglia tranquilla, la classica famiglia perfetta, poi jennie è scappata di casa credendo di essere un errore, per essere finita in serpeverde. Ma non lo è, ho sofferto tanto quando è scappata, è la mia sorella maggiore e mi ha sempre protetto, riuscivo a sentire la sua mancanza."
"E come hai fatto coming out?" Chiede. "È stato un po' divertente onestamente, non sapevo come dirlo, cosi a cena preparai delle patatine e delle carote, li misi a tavola dicendo ai miei "devo parlarti, vedi papà a te piacciono le patatine ok? A mamma le carote... be' a me dovrebbero piacere le patatine ed invece mi piacciono le carote..." mia madre mi guardò confusa ed altrettanto mio padre, così feci altri paragoni sui gelati e i cetrioli ed alla fine lo gridai quasi! Dissi tipo "mamma papà mi piace il cazzo!" Era davvero buffa come scena"
Finito di raccontare ridacchiammo entrambi. "Mentre tu kookie? Il tuo coming out?"
"Non l'ho mai fatto, i miei genitori accetterebbero, almeno... mia madre accetterebbe, per mio padre non credo, e per evitare di essere schifato oppure di far scattare una lite tra i miei genitori, evitai di fare il coming out..."
Lo abbracciai, perché dal suo sguardo si capiva che aveva bisogno di affetto. "Mi dispiace"
"Non ti dispiacere piccolo, non è mica colpa tua." "Lo so, ma hai bisogno di affetto!" Dissi aggrappandomi piu forte al suo collo.
Lo sentii respirare a piena aria il mio collo per poi staccarsi dall'abbraccio. "Ora torniamo al discorso di oggi" disse lui.
