(Cap.6) Macchie di verità

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No no no...non può essere vero...

Erano macchie di...sangue...

Rimango lì a guardarlo dormire beato, con quel suo faccino innocente e con le guance ancora rosse dal pianto

Con molta calma mi avvicino a lui e sposto la coperta che lo copre, poi prendo un lembo della sua maglia e comincio ad alzargliela con delicatezza per non svegliarlo

Ma aime la fortuna non è dalla mia parte

T: "Hey... le-Lele c-che fai?..."

Lo vedo aprire gli occhi con difficoltà e poi mi guardò con gli occhioni impauriti

Velocemente si ritirò giù la maglia e si giro difficoltosamente facendo dei gemiti di dolore e dandomi le spalle

Alche io mi alzai e mi accovacciai di fianco al suo letto dalla parte dove era girato, riapri gli occhi e io mi diressi ad accendere la lucina della scrivania per fare un po' di luce senza sparargliela in faccia

T: "Lele voglio dormire! È tardi"
*sbadigliando*

L: " l-lo so... ma mi sono a-accorto di una co-cosa che mi ha fa-fatto p-paura..."
stavo singhiozzando, credo di aver capito il perché delle macchie di sangue ma non lo voglio accettare... sto sperando che sia solo un incubo... ho paura di perderlo e di non poterlo aiutare perché non so il motivo per cui sta male...

T: "hey cucciolo, tutto ok dimmi che ti preoccupa, smetti di piangere ci sono io"
Apre le braccia per abbracciarmi ma io rifiuto, poi vedo le bende avvolte sulle braccia , avevano delle enormi chiazze di sangue anch'esse ed erano delle lunghe strisce che partivano dal polso e arrivavano all'inizio dell'avambraccio e si "diramavano" in qualche punto

Rimasi a fissarle, a fissarlo... le lacrime scendevano e l'ansia e la paura si impossessavano sempre di più di me

Lui segui il mio sguardo e vide in che condizioni era conciato...

POV TANC
OH MERDA!
Lele ha visto sto casino, ecco perché sta così...

L: "c-he hai f-fatto?"
Io: "Le io... io..."

Non ce la feci, corsi in bagno e mi misi a piangere a dirotto, sentivo di nuovo il fiato corto e le mani che tremavano, ero accasciato con la schiena contro la porta, avevano tolto la chiave quindi questo era l'unico modo per tenerla chiusa

Mi spostai leggermente per avvicinarmi al mobiletto e prendere una delle mie nuove amiche ricariche del rasoio di Diego e mi tolsi la maglia sporca di sangue nel frattempo

Ma quel poco bastò per far entrare Lele di corsa e venire a "rovinarmi i piani"...

L: "TANC FERMO TI PREGO!"

Lo vidi entrare.
Si fermò vicino a me in piedi.
Piangeva a dirotto e aveva un espressione mista di paura, disgusto, rabbia e tristezza, tanta tanta tristezza.
Mi guardava fisso negli occhi come per supplicarmi in silenzio di non farlo.

Poi si abbassò vicino a me e apri le braccia, mi ci fiondai.
Ma gemetti per il dolore, le mie braccia strette al suo corpo e le sue che mi stringevano il petto al suo facevano male a tutti i tagli, nonostante faciano bene al cuore quei suoi abbracci.

Lui si allontanò e guardo le bende sulle mie braccia, si mise in ginocchio e mi prese le mani per avvicinarle a se

Cominciò a togliermi con delicatezza le bende, io ero nel più totale imbarazzo e il che si intensificò quando lui vide chiaramente quanto schifo facessero le mie braccia

Io: "Lele..."
L: "si piccolo...?"
Io: "vuoi saperne il motivo?..."
Lui annui continuando a guardare per terra
Io: " beh Lele, sono uno schifo di persona, faccio schifo io e il mio carattere di merda che mi ritrovo, faccio schifo perché ho dei comportamenti di merda verso tutti e non mi so stare zitto, faccio ribrezzo perché sono gay e mi sono innamorato del mio migliore amico, e adesso che lui ha visto questa merda coi suoi occhi mi odierà e non mi vorrà vedere più, perché me lo merito, altro che se me lo merito...perché voi non vi meritate di stare male per me e io non mi merito voi..."

Dissi tutto d'un fiato, mi era sembrato così strano da dire a qualcuno, non l'avevo detto a nessun'altro se non a me medesimo

Alzai lo sguardo e guardai Lele in cerca di una risposta, che lui non mi dette

Così mi alzai di colpo, andai in camera di Lele e prendei un suo felpone e lo indossai poi corsi verso l'ingresso e mi tirai su dolorosamente le maniche

Emanuele non aveva risposto... non lo aveva fatto... e non sapete con che sguardo tentava di guardarmi...

Mi misi le scarpe, niente giacchetto, chiavi o robe varie, solo la felpa del mio cucciolo...

Pensieri di T: "se muoio di qualche malattia o di freddo non mancherò a nessuno, anzi libererò finalmente di un peso assurdo i ragazzi"
"Il mio cucciolo non merita di stare così per me, deve trovarsi una bella ragazza che lo sappia amare alla follia come io amo lui..."
"Diego avrà modo così di non preoccuparsi più di me o di quello che potrei fare a Lele con il mio caratteraccio..."
"Gian... ci sono cresciuto insieme e non ho mai visto tanta felicità sul suo volto come nei momenti in cui io non sono presente..."
"Si adesso li ho descritti come fossero mostri ma non è così, io non penso brutte cose su di loro, erano la famiglia che finalmente mi accettava, nonostante quanto la facessi soffrire... per questo adesso voglio togliergli questa responsabilità"

Per ora ho bisogno di alcol, si sono fatte le 6:30 di mattina vedrò di entrare nel primo bar aperto, poi magari mi andrò a mettere nel mio posto preferito, per un ultimo saluto...

POV DIEGO
Ho sentito varie porte sbattere:
Quella di camera di Lele, quella del bagno poi di nuovo camera di Lele e per finire la porta d'ingresso.

Non mi sono alzato ma dopo l'ultima ho paura ha sapere cosa stia succedendo, io quanto Gian incuriositi ci affacciamo dalla porta e vediamo la luce accesa e la porta aperta del bagno e decidiamo di andarci.

Io/G: "che è succes-"

Appena ci affacciamo notiamo Lele inginocchio a terra con la testa bassa che singhiozza e davanti a lui notiamo le bende e la maglia pieni di sangue.
Sgraniamo gli occhi e ci guardiamo un secondo.

Ci precipitiamo io da Lele e lui sulla roba a terra per capire chi a fatto cosa.

G: "Die, è roba di Tanc... è uscito senza giacca o altro vero?"
L: " era a petto nudo quindi si è preso una mia felpa dalla camera ed è uscito..."
Io: "perché? Che significa??"
G: "Che vuole morire... dobbiamo andare a cercarlo! Abbiamo tempo massimo 2h sennò potremmo parderlo!..."

Lele lo guardò impaurito, non disse niente, solo si vestì ed uscimmo.
Poi ci dividemmo per perlustrare più velocemente la grande Milano e per farlo chiamammo anche qualche amico. Senza ovviamente dire il perché fosse scappato.

Lele sembrava come.. spento, vorrei chiedergli cosa sia successo ma è meglio aspettare che si calmino un po' le acque...

~Spazio mio~
Numero parole : 1126 🔏
Questo è un po' più lunghino perché volevo far iniziare la fine di questi 6 capitoli di dramma esistenziale che si stava creando ahahah

Nel prossimo giuro che faccio migliorare la situazione

Domani mattina ho un compito importante quindi non so quanto riuscirò a scrivere la mattina, proverò comunque a cominciare adesso e poi vedremo se domani pubblico

Comunque sto troppo male per sta situazione, menomale che domenica avremo qualche notizia da parte di Valerio, speriamo bene🤞🏻 e soprattutto speriamo che le paure su Diego non siano fondate😣🤞🏻
~Fifi🖤

Siete la curva sul mio viso che chiamano sorriso ~ #Tankele🍓♥️ [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora