POV LELE
Vidi Tanc accucciato per terra sotto la sporgenza del bancone,nel mezzo di un attacco di panico.La prima cosa che mi venne in mente? Prendergli la mano, pessima idea
Alzo la testa di scatto e si spostò ritraendo la mano come una saetta, avevo dimenticato che durante un attacco aveva paura che lo toccassero, per come lo avevano cresciuto i suoi genitori probabilmente, non avevo capito benissimo quando aveva provato a spiegarmelo, ero troppo concentrato sulle sue labbra.
ASPETTA! LE SUE LABBRA!
Ma certo! Lui mi aveva confessato di piacergli e, anche se sono stato un codardo a non rispondergli prima, questa potrebbe essere la mia occasione!Presi un respiro profondo e lo guardai negli occhi... quegli occhi così impauriti e rossi dal pianto e dall'alcol, mi fa tenerezza.
Mi avvicinai con delicatezza, chiusi gli occhi, sentivo la sua agitazione salire sempre di più per la mia vicinanza, e lo baciai.
Sentivo che si stava calmando, respirava sempre meglio e tremava sempre meno e aveva chiuso gli occhi, piano piano con delicatezza misi la mia mano sulla sua guancia ma lo sentii agitarsi di nuovo così la tolsi.
Poi fece una cosa che non mi aspettavo davvero, mi prese le mani e le intrecciò con le sue.
Tutto questo tra le urla di gioia di Cecia, Diego e Gian.
Ci staccammo, lui si era calmato, ma mi guardava con lo sguardo come impaurito dalla mia reazione a quel bacio, mi guardava interrogativo e i suoi occhi stavano dicendo ai miei "non lasciarmi ti prego"
Lo guardai più attentamente e notai che era come in attesa di sapere se doveva essere felice per quello che era appena successo o triste per il pensiero che fosse tutto per "scherzo" e che lui mi facesse schifo.
Distolse lo sguardo e comincio a guardare un punto sconosciuto del pavimento di fianco a lui.
Gli presi le guance e delicatamente lo costrinsi a guardarmi
Io: "hey piccolo, guardami, pensi che lo avrei fatto se davvero mi facessi schifo?"
T: "..."
Io: " beh rispondo io, no, non l'avrei fatto quindi ti prego non pensare di fare altre ca-cazzate del g-genere! T-ti p-pre-go!"Mi misi a piangere e singhiozzare, finalmente riuscì a buttare fuori tutto quello che sentivo dal suo discorso nel bagno stamattina appena svegli fino a quel bacio.
Lui apri le braccia per abbracciarmi e incurante dei tagli che aveva sul petto mi ci fiondai, lui gemette dal dolore.
L: "s-scu-sa..."
T: "non ti p-preoccupare è... tu-tutto a-apposto"Mi spostai e poi mi sistemai con delicatezza abbracciato a lui e continuai a piangere a dirotto.
T: "cucciolo... andiamo a casa?"
Con la faccia nell'incavo del suo collo annui e ci alzammo, appena lo fecimo Gian e Diego ci si precipitarono addosso e io cercai di proteggere Tanc dai loro abbracci che i quel momento non erano esattamente delicati, quando se ne accorsero fecero con meno foga e io lo mollai per consentire un abbraccio di gruppo.
D/G: "andiamo a casa"
~A casa...
Siamo arrivati, stranamente in casa non c'è nessuno, avranno pensato che era meglio chiedere più tardi per telefono.
Per tutto il tragitto stettimo zitti e io avevo la mano intrecciata a quella di Tanc.Appena entrammo in casa lo presi a moglie e lo portai in bagno, dove erano rimaste le bende e la sua maglia ricoperti di sangue, lui le guardava e il suo volto si face triste e colpevole.
Gli presi il mento e gli lasciai un bacio delicato sulle labbra, lui mi guardò e poggio la fronte contro la mia chiudendo gli occhi.
Io: "Piccolo dobbiamo sistemare quelle ferite guarda la mia povera felpa come l'hai ridotta" dissi a bassa voce ridacchiando per sdrammatizzare.
Annui.
Presi il disinfettante e le bende pulite e mi misi davanti a lui che era seduto sul Wc (non pensate male, dove vi vorreste sedere in un bagno??) con la consapevolezza che avrebbe fatto un male cane...Io: "sarò più il più delicato possibile prometto🤞🏻"
Lui mi accenna un sorriso e si toglie la felpa ormai anch'essa sporca di sangue, quei tagli non volevano saperne di smettere di sanguinare, mi fa male vedere il suo corpo ridotto così...Presi un po' di cotone e lo bagnai di disinfettante e cominciai, lo vedevo mordersi il labbro inferiore e genere di dolore, così gli presi la mano e gliela feci posare sul mio braccio
Io: "stringi quanto vuoi" gli dissi con tono rassicurante e gli sorrisi, lui ricambio con gli occhi lucidi e io continuai, stringeva parecchio doveva fare molto male...
In più o meno 15 min finimmo e lui era finalmente bendato come si deve. Così andammo in cucina, si erano fatte le 13:00 e avevamo fame.
Notammo Gian e Diego intenti nel cucinare un po' di pasta, li vidimo al limite della disperazione quindi feci di no con la testa e sia io che Tanc ridacchiammo poi mi diressi verso i fornelli e fui la salvezza del nostro povero pranzo.
Finito di mangiare io e Tanc ci diressimo in camera mia e Diego con Gian andarono a giocare alla play.
Che bello, eravamo finalmente tranquilli, ma adesso io e Tancredi cosa siamo?...
~Spazio mio~
Numero parole : 871 🔏
Hey gente, come promesso ecco la loro felicità che arriva.Oggi non ho molto da dire quindi solo, spero che il capitolo vi piaccia e se è così ditemelo nei commenti, scusate per gli errori.
~Fifi🖤
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Siete la curva sul mio viso che chiamano sorriso ~ #Tankele🍓♥️ [COMPLETA]
FanficHey guys, sono una fan dei q4 e soprattutto dei tankele e ho letteralmente finito tutte le storie possibili e immaginabili qui su wattpad, così ho pensato " e se provassi a scriverne una io?" Così eccomi qua, spero vi piaccia ;) ~Fifi💗