(Cap.42) Normalità

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(Leggete lo Spazio mio è importante)

POV DIEGO
Finalmente è tornata la memoria a Lele, si ricorda di Gian, di Tanc, di Milano e di se stesso.

Ieri sera non sono mancate le lacrime e le risate, le coccole e le (finte) botte e ovviamente stanotte non sono mancate le "urla".

Se capite cosa intendo.

Diciamo che stanotte ci abbiamo dato dentro sia noi che loro.

Adesso sono le 13:40 ancora nessuno sveglio tranne me che sono però immobilizzato dal mio fidanzato che mi dorme letteralmente sopra.

Mi avvicino e comincio a lasciargli baci leggeri tra i capelli e sul viso finché non lo sento stritolarmi e mugugnare.

G: "Mmm...lasciami dormire"

D: "Amore sono quasi le 14 io ho fame, da quella prospettiva non senti brontolare?" *dissi ridacchiando*

G: "No tu rimani qui con me"

D: "E se io facessi questo?"
Cominciai a fargli il solletico sui fianchi nudi e lui si contorse tra le risate.

G: "Ba-basta! Ti p-prego pietà!ahahah"

D: "Mi fai andare a mangiare?"

G: "S-si!"

Smesso di fargli il solletico lui si rilassa su di me e tenta di normalizzare il respiro.

Ha ancora il sorriso stampato in faccia, è bellissimo! Ha un sorriso così splendente che nessuno riuscirebbe a spegnerlo, così bello, così perfetto, così dolce e io così... sbagliato per lui...

Velocemente gli do un ultimo bacio in fronte, lo tolgo da sopra di me per alzarmi e dirigermi verso la cucina.

Mi preparo un panino e mi metto sul divano.

G: "Amore"

D: "Oh hey buongiorno..."

G: "Che hai?"

D: "Nulla amore"

G: "Sicuro?"

Annuisco, lui fa una faccia poco convinta ma poi va verso la cucina a prepararsi anche per se un panino, si viene a sedere di fianco a me e si accoccola al mio braccio.

D: "Gattino vuoi le coccole o cosa? Perché sappi che non sono in vena"

G: "Mmm antipatico. Voglio i grattini"
Mentre lo dice fa i suoi soliti occhi da cerbiatto.

E come faccio io a resistergli!?

D: "Però sei uno stronzo eh!"

G: "Mmm...perché...?"
*fa il faccino triste*

D: "Perché sai che non resisto ai tuoi occhi da cerbiatto, dai vieni qua piccolo offeso"

Lo stringo a me e gli lascio baci ovunque.

G: "Sono più grande di te comunque"

D: "Si si, senti grandiglione chi è che si sta a struscia per le coccoline da stamattina?"

G: "Io..."

D: "Ecco, quindi ora pigliatele e silenzio cerbiatto"

Incatena i suoi occhi con i miei all'ultima parola ed essi gli si illuminano come cristalli.

Gli sorrido dolcemente e comincio a fargli i grattini che tanto desidera tra i capelli e sul braccio.

Sono ormai le 16 e finalmente vediamo spuntare qualcuno dal corridoio.

Siete la curva sul mio viso che chiamano sorriso ~ #Tankele🍓♥️ [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora