(Cap.24) Liberazione

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POV DIEGO
Ho dormito con Tanc stanotte, ha passato la notte a parlare nel sonno e piangere, poi ogni tanto si svegliava e mi stringeva.

Per quanto io sia incazzato con lui per aver fatto soffrire Lele, è comunque un mio amico e non mi piace vederlo così, non voglio vederlo come ieri sera, ci ha fatto preoccupare veramente troppo e menomale che Lele ha un cuore enorme altrimenti adesso saremmo all'ospedale.

Gian ha provato a parlarci ma lo ha respinto.

"Ha solo bisogno di tempo"
Lo continuo a ripetere a me stesso, a Gian e a Tanc ma nessuno dei tre sembra crederci.

Appena sveglio mi sono stropicciato gli occhi e aprendoli non ho visto Tanc vicino a me. Guardo l'ora : le 10:40.

Spero solo non abbia di nuovo in mente di fare cazzate.

Mi alzo e mi metto a cercarlo, ma non appena apro la porta di camera lo vedo con le ginocchia al petto e la schiena poggiata alla porta della camera dove sta Lele, ha lo sguardo perso e fissa un punto indefinito davanti a se, qualche lacrima gli riga il viso distrutto dal sonno e dai sensi di colpa.

Rosso, dal pianto della notte.

Non appena mi sente avvicinarmi mi guarda e sussurra

T: "M-mi o-odi-a, m-i odi-odiate tu-tutti, e-e ave-te r-ragione..."
La voce gli saltella per i singhiozzi

Io: "Sei stato un bastardo Tancredi e per quanto io ti vorrei spaccare la faccia in questo preciso istante non lo farò, perché sei comunque un nostro amico, e si probabilmente lui ti odia ma vedrai che gli passerà, d'altronde non potevi aspettarti altro dopo averlo tradito con la sua migliore amica" gli rispondo con tono freddo, mi sto davvero trattenendo dal tirargli un gancio destro in piena faccia.

Mi guarda terrorizzato, poi abbassa lo sguardo e lo punta sulla porta del bagno.

Fa per alzarsi e si mette a correre verso essa ma lo blocco, so cosa vuole fare...

T: "La-lasciami andare! S-sono so-solo un errore! Gli e-errori va-vanno cancellati!!"

Piange e si dimena tra le mie braccia io lo giro e lo stringo in un abbraccio che lui ricambia stringendomi ancora più forte.

G: "Tanc, ascoltami, tu non sei un errore. Hai fatto un errore, è diverso"

Gian si avvicina a noi e si rivolge al nostro amico tra le mie braccia.

"Non fare di nuovo quella cazzata. E non te lo sto vietando, la scelta è tua, ma se devo dire la mia...non voglio partecipare al funerale del mio migliore amico..."

Io: "Nemmeno io..."

T: "Ma me lo merito, ho fatto soffrire la mia vita, l'unica persona che mi rende davvero felice, l'ho distrutto ed è tutta colpa mia! non mi merito di stargli accanto! Non mi merito di vivere!"

L: "Hai ragione... non mi meriti, ma prima di sto schifo eri mio fratello, il mio confidente e il mio complice quindi non è vero che non meriti di vivere..." *disse con voce bassa e roca*

Ci giriamo verso la voce, è Lele.
È spento ma non ha la faccia rossa, non ha pianto...?

Finito di parlare si diresse in cucina, lasciai Tanc tra le braccia di Gian e andai con lui.

Io: "Bro, come stai?"

L: "Non chiamarmi così, d'ora in poi sono Emanuele, al massimo Lele.
Comunque per risponderti, non sento niente"

Io: "Lele..."

L: "Tranquillo, sei più preoccupato tu che io, passerà...passerà"

Io: "Lele, è normale che io sia agitato e proccupato! C'è Tancredi che sta di là provando a suicidarsi per i sensi di colpa, tu che sembra che non abbia versato lacrime e che mi dici ^non sento niente^ non è ok! Non - è - ok Lele!"

Abbassa lo sguardo e io continuo

"REAGISCI PORCA PUTTANA!"

L: "CI STO PROVANDO!! LO CAPISCI CHE NON RIESCO A PIANGERE!? LO CAPISCI CHE TUTTO QUELLO CHE RIESCO A PENSARE ADESSO È A QUANTO FACCIO SCHIFO!! LUI ERA ED È TUTTORA LAMORE DELLA MIA VITA E SAPERLO LI IN QUELLE CONDIZIONI MI SPEZZA! MA PER UNA VOLTA NELLA MIA STRACAZZO DI VITA VOGLIO PENSARE A ME! STANOTTE HO PASSATO LA NOTTE A PENSARE E HA PRENDERE DECISIONI E VUOI SAPERE QUALI? NON PORTATEMI CIBO E NON MI COSTRINGETE A MANGIARE, NON PROVATE AD AVVICINARVI PER ABBRACCIARMI, SEMPLICEMENTE STATEMI LONTANO!!"

Mi ha sputato tutto in faccia, si è liberato, sta piangendo.

Per quanto mi faccia male vederlo piangere l'unica parola che mi balza in mente è "finalmente", finalmente sta riuscendo a sfogarsi.

Io: "Vieni qui cucciolo"

Apro le braccia e lui ci si fionda dentro.

"Ci sono io qui, non ti lascio, sfogati"

POV LELE
La voce di Diego si è addolcita.

Grazie a lui sto riuscendo a sfogarmi, a piangere, ma so che da adesso non riuscirò più a smettere...

Lui ha l'odore di Tancredi addosso, sarà perché ha dormito con lui...

L: "a-andiamo in ca-camera..."

Lui annuisce e ci andiamo a stendere sul mio letto.

Davanti alla mia stanza c'è ancora Gian che abbraccia Tancredi, io e lui ci guardiamo negli occhi ma è come se avessi toccato una tazza bollente, distolgo subito lo sguardo.

Da dietro la porta chiusa si sentono le loro voci

T: "Vo-vorrei solo L-lasciarvi vi-vivere fe-feli-ci..."

G: "Tanc per vivere felici servirebbe che voi faceste pace, non che tu morissi"

T: "Ma no-n mi l-lascerà mai spie-spiegare..."

G: "Sta riuscendo adesso a sfogarsi, dagli un po' di tempo, vedrai che sistemerete tutto"

Poi i nostri singhiozzi che si incatenavano tra loro attraverso la porta chiusa.

~Spazio mio~
Numero parole : 940🔏

Allora per stasera mi sa che metto solo questo, ditemi che ne pensate e preparatevi al peggio del peggio nei prossimi capitoli 😢😈

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e scusate gli eventuali errori, vi lovvo tanto.

~Fifi🖤

Siete la curva sul mio viso che chiamano sorriso ~ #Tankele🍓♥️ [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora