Regali... e Snasi

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Di ritorno alla loro Tana, Ron e Hermione erano sfiniti: erano rimasti alla casa dei genitori di lui fino a dopo cena e i bambini avevano insistito per far giocare i grandi con loro. Hermione si accasciò sul divano e Ron, alle prese con la bambina, andò di sopra. Posò Rose sul fasciatoio, attento a non svegliarla, e mentre tirava le cerniera del cappottino rosso della piccola per cambiarla, Hermione apparve sulla soglia, guardandoli nella penombra con le braccia incrociate e un sorriso.
Avanzò piano verso la famiglia e abbracciò Ron. Quest'ultimo le diede un bacio a stampo e le disse di andare in camera, che loro sarebbero arrivati dopo poco. Hermione rispose con un'altro breve bacio e si rigirò, lanciando uno sguardo addolcito alla figlia, prima di sparire lungo il corridoio buio. Ron cambiò la bambina e la prese su, cercando in tutti i modi di non svegliarla. Entrò in camera sua, era vuota. Posò la bambina in mezzo al letto prima di riscattare in piedi per vedere se la moglie fosse in bagno. Avanzò nel corridoio e bussò alla porta, nessuno rispose. Convinto della totale assenza di persone nel bagno posò la mano sulla maniglia ed entrò. Quasi gli venne un infarto. La stanza, illuminata lievemente dai raggi della luna, era completamente a soqquadro,  qualcosa ancora si muoveva tra una scatola colma di mollette di Hermione. Ron si fece coraggio, e prima di avanzare oltre prese la bacchetta.
« Lumos» sussurrò, la bacchetta si accese come una torcia, illuminando tutta la piccola stanza. Si addentrò meglio e puntò la bacchetta accesa contro la scatola. Allungò la mano tremante e appena la posò sopra lo strato di mollette la cosa cessò di muoversi. Scavò con le lunghe dita all'interno della scatola e sentì qualcosa di caldo. Deciso a prendere la cosa l'afferrò e la estrasse. Quasi gli venne da ridere quando si rese conto di cosa aveva tra le mani.
Lo snaso lo guardò attraverso gli occhietti neri acquosi e storse di lato la testolina.
« oh Godric, cos'è successo?» chiese Hermione appena comparsa dietro Ron. Il ragazzo si girò verso di lei con il piccolo essere seduto sulla sua mano.
« e questo?» fece ridacchiando Hermione avvicinandosi.
« credi che ce ne possano essere altri?» chiese Ron osservandola.
« probabile» rispose Hermione tornando seria. Afferrò l'animaletto e si girò verso la vasca. Girò lo snaso tenendolo per le zampe.
Monetine, collane, anelli e altre cose gli uscirono dalla saccoccia e caddero facendo un gran tonfo nella vasca. Un pianto. Hermione rimise velocemente lo snaso nelle mani di Ron e uscì, lasciandolo solo con l'animaletto.
Il pianto cessò in pochissimo tempo, rimpiazzato da una melodia, forse, cantata dalla madre. Ron rimase un secondo con gli occhi persi nel vuoto ad ascoltarla, prima di ritornare alla realtà a guardare l'animale seduto sul suo palmo. Quello si mosse e Ron lo afferrò con tutte e due le mani
« dove lo metto» chiese quando la ragazza si rifece viva
« non ne ho idea, di sicuro non libero per casa» lei avanzò e prese lo snaso.
« è piccolo » disse osservandolo sotto un raggio di luna che infiltrava attraverso la finestra.
« fantastico, ci sarà la famiglia al completo» sbuffò lui strofinandosi gli occhi con le punte delle dita.
« non ne sono sicura» disse Hermione contemplando la creatura.
« insomma... Il resto della casa è in ordine...» continuò pensierosa facendo le spallucce.
Hermione ripose lo snaso nella vasca, questo si guardò intorno e cominciò a riprendere velocemente tutti gli oggetti luccicanti vicino a lui
« petrificus totalus » disse Hermione, lo snaso si irrigidì e cadde di lato. I coniugi uscirono dal bagno, lui chiuse la porta alle loro spalle.
Hermione avanzò fino ad arrivare in camera, quando entrò girò subito il volto verso il letto dove la figlia dormiva beata. Fece il giro della stanza per andare dalla sua parte di letto e sfilò da sotto il proprio cuscino il pigiama. Se lo infilò velocemente, lo stesso fece lui, e si misero nel letto cercando di non urtare la piccola. Hermione la prese in modo che Ron poté togliere le coperte da sotto la bambina e Hermione la rimise giù, il padre la coprì. Mentre Ron appoggiava la testa nel cuscino gli si accese un lampadina. Scattò in piedi con una mano sulla fronte e si mise a frugare in un cassetto all'interno dell'armadio.
« mi spieghi cosa stai-»
« il tuo regalo di Natale» la interruppe lui. Hermione alzò gli occhi al cielo ghignando, poi si girò verso il comodino a cercare qualcosa nel cassetto. Ron si mise il regalo dietro la schiena e si sedette infondo al letto guardando preoccupato Hermione. Lei continuava a muovere la mano nel cassetto, poi afferrò qualcosa e la fermò. Girò lo sguardo verso il marito e alzò le sopracciglia come per chiedere "allora? Il mio regalo?" Ma prima di poter aprire bocca Ron parlò
« non è un granché, non ti aspettare niente...» disse facendosi scivolare il braccio in avanti. Teneva in mano una scatolina blu sulla quale c'erano scritte in oro due lettere:  H & R.
Hermione sorrise e l'afferrò.
Aprì il coperchio, e ne trovò un biglietto piegato e ripiegato su se stesso, in modo da farlo entrare della piccola scatola. Hermione si morse il labbro sorridente mentre apriva il biglietto, aveva lasciato andare il regalo per Ron nel cassetto appena il marito aveva tirato fuori la scatolina. 
Aprì il foglio di pergamena e cominciò a leggere.

e dopo arrivano loro ~romione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora