la visita

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"Hermione, svegliati" disse Ron con voce roca e assonnata: si era alzato da poco e quelle erano senza dubbio le prime parole del giorno.
"Mm" Disse lei scocciata, girandosi dal lato dove c'era il marito in piedi con un plaid sulle spalle
"Sei ridicolo" mormorò Hermione sorridendo, gli occhi a fessure accecata dalla luce del mattino.
"Grazie". Ron si avviò poi in cucina dove lo raggiunse Hermione poco dopo.
"Ehi" disse lui indicando la colazione che le aveva preparato. Hermione si sedette e cominciò a mangiare
"Che ore sono?" Chiese mandando giù un boccone.
"Presto" rispose lui tranquillo guardando l'orologio da polso che gli era stato regalato per i suoi diciassette anni. La ragazza guardò invece su l'orologio appeso in sala. Hermione girò sguardo, poi, sul marito con gli occhi spalancati.
"Faremo tardi" disse abbandonando la colazione e alzandosi di scatto.
"Ci possiamo materializzare, calma" disse lui sempre con lo stesso tono.
"Si, certo... In una città piena di babbani" disse lei secca.
"Andremo poco più in là, faremo in tempo, fidati"
Hermione gli lanciò un'occhiataccia e corse di sopra
"Muoviti" urlò da sopra le scale.
Uscirono di casa una quindicina di minuti dopo
"Secondo te saranno già lì" chiese Hermione seduta al volante mentre guardava dallo specchietto retrovisore.
"No, Hermione... È presto" disse lui scocciato dal fatto che non gli era stato permesso di stare alla guida.
"Ancora questa storia?" Disse lei guardando la faccia imbronciata del marito.
"Lo sai, devi ancora prendere la patente e tra babbani se ti fermano e non hai"
"La patente ti fanno una multa, si, ho capito." Terminò lui per lei.
Arrivati a destinazione entrambi si slacciarono le cinte e Ron controllò l'orologio
"Che facciamo venti minuti qui, adesso?" Chiese alzando le sopracciglia e mettendo gli occhi su Hermione.
"Almeno non è tardi" disse lei guardando dritta davanti a sé con le braccia incrociate.
"Ok, va bene... Hai vinto... Potevamo aspettare un po'di più, ok?" Disse scrutando il marito supplichevole.
Lui allargò un sorriso, poi si sporse e la baciò. Erano passati otto anni da quando si erano messi insieme ma Hermione si sentì ancora arrossire per quella mossa improvvisa.
"Oggi dovremo scoprire il sesso del bambino" disse lei abbassando la testa e fissandosi la pancia.
"Chiediamo di dircelo o aspettiamo fino alla nascita?" Chiese
"Perché dovremmo aspettare, scusa?"
"Allora glielo chiediamo oggi?"
"Nah"
"Sei molto incoerente, sai?"
"So"
Si sorrisero poi lei guardò alle spalle del marito.
"Eccoli" disse girandosi per aprire la portiera. Ron scese qualche secondo dopo.
"Ci abbiamo messo cinque minuti ad arrivare e Harry mi ha fatto partire quindici minuti prima!" Esclamò Ginny frustrata, scesa dalla macchina.
"Dillo a me" mormorò Ron togliendo il nipote dalle braccia del suo migliore amico appena comparso dietro alla sorella.
"James, campione!" Disse prendendolo da sotto le ascelle e facendogli fare una giravolta in alto. Il bambino rise.
"Questo è il mio nipote preferito" disse sistemandosi il piccolo in braccio.
"Si... Okay" disse Ginny guardando storta il fratello.
Distolse lo sguardo da lui e si rivolse a Hermione
"Chiederete il sesso del bambino, oggi?" Chiese
"No, no credo" rispose Hermione
"Voi?" Fece Ron
"Io vorrei saperlo ma lui dice di no" disse incrociando le braccia e rivolgersi al marito.
"allora va bene, lo sapremo oggi" cedette lui.
Si avviarono verso l'ingresso dell'edificio poco dopo.
"Spiegami ancora perché sto facendo la visita qui" Chiese Ginny ad Harry cercando di non farsi sentire dagli altri due che erano poco più avanti
"Per stare vicino a  Hermione" disse Ron voltandosi a guardarla
"E se non ti va puoi pure andartene"
"Taci" disse Ginny.
"È ovvio che lo faccio per lei" continuò.
"Allora taci tu"
Ginny gli lanciò uno sguardo assassino e Ron si girò spavento facendo finta di niente.
"Ta' Ci" imitò James quando Ron mise la mano sulla maniglia della porta.
Aveva ormai Harry e Ginny appena dietro le spalle e non c'era modo di nascondere loro cosa aveva appena insegnato al picco.
"James!" Disse Ginny togliendolo dalle braccia di Ron.
"Che vuoi?" Chiese Ron
"Non voglio che mio figlio dica queste parole"
"Se hai bestemmiato la prima volta a tre anni"
"Zitto"
"Zi-tto'" imitò il piccolo tra le braccia della madre
"Prendi" disse Ginny appioppando il figlio al padre.
In sala d'attesa, già seduta c'era Hermione, che li aveva sorpassati
"Chi va prima?" Chiese alzandosi.
"Voi" rispose Harry avvicinandosi alla sedia più vicina. Si sistemò James sulle gambe e guardò gli altri sedersi al suo fianco.
"Weasley, Potter?" Fece una donna appena entrata in sala attraverso una porta che dava allo studio.
"Chi comincia?" Chiese questa. Aveva la pelle scura e portava degli spessi occhiali neri squadrati, il camice bianco e i capelli neri raccolti in una stretta coda bassa.
"Noi" rispose Ron alzandosi e aiutando la moglie a farlo di conseguenza. Entrarono nello studio: era piccolo ma abbastanza accogliente, le pareti erano, però, tappezzate di immagini che rappresentavano delle gravidanze

Queste, per intenderci:

Ron deglutì e si sedette dall'altro capo della scrivania, dove gli era stato gentilmente chiesto "Lei è entrata oggi nel sesto mese, vero?" Chiese la dottoressa sfogliando una grossa pila di fogli da stampante

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Ron deglutì e si sedette dall'altro capo della scrivania, dove gli era stato gentilmente chiesto
"Lei è entrata oggi nel sesto mese, vero?" Chiese la dottoressa sfogliando una grossa pila di fogli da stampante.
"Si" rispose Hermione eccitata mettendosi più dritta possibile sulla sedia.
"Allora probabilmente potrete scoprire il sesso del bambino" disse la dottoressa alzando lo sguardo verso i due
"Sempre che vogliate, ovvio" continuò
"A dire il vero preferiremo di no" disse Hermione facendo un sorriso imbarazzato.
"Bene, venite" fece la dottoressa alzandosi.
Si piazzò vicino al lettino nero dietro Ron e Hermione, e attese che quest'ultima si sdraiò.
"Tutto come dovrebbe andare" disse dopo cinque minuti, quando aveva già spalmato il freddo gel sulla pancia di Hermione, e mentre con una mano passava l'attrezzo sul ventre della ragazza, con gli occhi fissava lo schermo dove si vedeva il bambino
"Sentite" disse facendo un sorriso e premendo un pulsante sul macchinario sotto lo schermo.
Due secondi dopo si sentirono dei battiti forti e regolari che riempiono la stanza.
Hermione alzò lo sguardo poco dietro di lei, dove vide il marito fissare esterefatto il monitor. La ragazza rimise, quindi, lo sguardo sul computer.
Quando uscirono, Hermione prese dalle braccia del proprio migliore amico il nipote e si sedette in sala, guardando gli altri due dargli il cambio.
"Avremmo dovuto chiederglielo?" Mormorò mentre sistemava il bambino in sulle sue gambe.
"No, meglio così" la rassicurò Ron.
Per circa quindici minuti si impegnano al massimo per far ridere il nipotino, poi, Harry e Ginny riemersero dallo studio.
"È un maschio" annunciò Ginny raggiante.
"Congratulazioni" disse Hermione posando James sulle gambe del marito e alzandosi per abbracciare l'amica.
"Albus, quindi" disse Ron mentre si alzava anche lui
"Si" confermò Harry sottraendo il piccolo dalle braccia di Ron e sistemandolo tra le sue.
Anche lui era evidentemente molto contento.

Spazio autrice 💕
Allora... Scrivete se ci sono errori e so di aver chiuso male la storia ma se non metto via il telefono entro subito mio padre mi mena hahahaha

e dopo arrivano loro ~romione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora