Sotto gli archi degli Elfi, i Nani non poterono che arrendersi e gettarono le armi a terra; un urlò arrivò da un punto indefinito tra gli alberi.
«Kili!» urlò il fratello, cercando di andare verso di lui ma venne repentinamente bloccato dagli Elfi; fortunatamente un'Elfo dai lunghi capelli ramati andò in soccorso del Nano, uccidendo i ragni e portandolo insieme agli altri.Gli Elfi iniziarono a perquisirli, denudandoli di ogni più piccola arma che avevano addosso, molte nel caso di Fili e Miriel, i quali avevano pugnali e lame nascoste ovunque.
L'Elfo che perquisiva la ragazza era incredulo davanti a ciò che vedeva, e continuava a fissarla insistentemente
«Cos'è orecchie a punta? Mai visto una ragazza o una ragazza armata?» sbottò Miriel spazientita, l'altro non le rispose ma disse qualcosa nella sua lingua, facendo avvicinare l'Elfo dai capelli biondi che doveva essere il capo, guardandola attentamente anche lui.«E tu chi sei? Cosa ci fai con questi Nani?» le domandò con un tono gelido.
«Questi Nani, come hai detto, sono la mia famiglia, sono una Nana anch'io nel caso il tuo cervellino da Elfo non funzionasse a dovere» rispose Miriel, facendo infuriare l'Elfo che le prese con forza un braccio, strattonandola vicino al suo petto;
«Come osi parlarmi in questo modo!» disse l'Elfo, gli occhi azzurri colmi di collera, ma il suo braccio fu afferrato da un' altra mano, che lo staccò brutalmente da Miriel.«Prova a sfiorarla ancora una volta Elfo e giuro sulla testa di mio padre che ti uccido» Thorin e l'Elfo si guardarono negli occhi, il Nano quasi ringhiava dalla furia.
«Questi due li portiamo da mio padre, gli altri nelle segrete» l'Elfo biondo impartì gli ordini e subito i suoi guerrieri fecero muovere i Nani.
Ad un tratto Bofur si accorse che lo Hobbit non era con loro, si avvicinò a Thorin e sussurrò «Dov'è Bilbo?»; a quelle parole il Nano si illuminò di nuova speranza e si lasciò condurre verso il reame boscoso, dimora di Thranduil, re degli Elfi silvani.
Come Imladris, anche il Reame Boscoso era di una bellezza unica, un'enorme fortezza divisa in numerose aree collegate da ponti di robusta quercia; la luce fioca che illuminava il loro cammino era emessa da piccoli diamanti posti sopra a lunghi candelabri.La compagnia fu però presto divisa: la maggior parte di loro fu spintonata verso le segrete, mentre due Elfi afferrarono per le braccia Thorin e Miriel, trascinandoli in un'altra direzione.
Meta del loro breve viaggio era un'ampia sala illuminata da veri candelabri con candele, di fronte a loro si innalzava invece un immenso trono fatto di quercia, con le corna di un alce piantate in cima.
Su di esso, regalmente seduto, vi era un elfo che ben conoscevano e non di certo in positivo; i lunghi capelli biondo chiarissimo gli arrivavano quasi a metà busto, gli occhi glaciali li guardavano dall'alto al basso, le labbra erano piegate in un ghigno di scherno.Era Thranduil, colui che aveva promesso aiuto ma che quando ve ne fu il bisogno si tirò indietro.
«Bene bene, guarda chi si rivede dopo così tanti anni; Thorin figlio di Thrain» disse l'Elfo scendendo dal trono e guardando il Nano con un'espressione indecifrabile «E anche la ragazzina impertinente di cui sono stato informato, ho già visto il tuo volto ma non ad Erebor» disse poi avvicinandosi a Miriel, il suo sguardo si fece improvvisamente serio.
«Ed ecco Thranduil, re degli Elfi silvani, ancora rinchiuso nella sua dimora per la paura» rispose Miriel alzando il mento e mantenendo lo sguardo fisso sull'Elfo davanti a lei.
«Sì, sei proprio uguale a lei...» disse Thranduil allungando una mano verso il viso della ragazza, sfiorandolo solamente, dal momento che lei si spostò bruscamente.
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You next to me
FanfictionLa compagnia di Thorin Scudodiquercia è decisa a mettersi in viaggio verso la Montagna Solitaria, uccidere il drago Smaug e riprendersi la loro terra natia, ma avranno bisogno di due braccia in più. E se la compagnia avesse un altro membro? Tra nani...