La sera abbracciava silenziosa tutta la Contea, la luna illuminava le varie viuzze che si districavano intorno alle verdi collinette hobbit. Accanto alla stradina sterrata di Saccoforino, in mezzo ai freschi fili d'erba, le lucciole accompagnavano i viaggiatori.
Aveva sempre odiato essere in ritardo.
Prima di arrivare in quella buffa e piccola terra si trovava da tutt'altra parte nella Terra di Mezzo, solo il richiamo del suo Re poteva farla tornare.
Da quando, qualche anno prima, aveva deciso di lasciare il fianco di Thorin Scudodiquercia per andare in cerca di qualcosa che avrebbe potuto aiutare il loro popolo a ritornare all'antica gloria, aveva viaggiato molto e aveva perso i contatti con tutti coloro che lei considerava famiglia.
Tuttavia era giunto il momento di riconquistare la loro terra natìa e mai si sarebbe persa un'occasione simile, neanche per tutto l'oro di Erebor.
Dopo tutto quel frastuono, interrotto dall'ammonizione in nanico di Thorin, tutti i nani tacevano e attendevano che il loro capo parlasse:
«Allora com'è andato il consiglio Thorin, i Durin sono con noi?» chiese serio Dwalin
«No, loro non verranno» un sospiro sconsolato si levò dal tavolo, dove i nani erano riuniti «Dicono che questa impresa è nostra e solo nostra»
«Impresa? Partite per un'avventura?» chiese il povero Bilbo curioso, non riuscendo però ad udire la risposta poiché un bussare alla porta verde di casa Baggins catturò l'attenzione di tutti i presenti.
Veloce il piccolo hobbit corse ad aprire, rimanendo poi immobile sulla porta
«Miriel figlia di Athror al Vostro servizio» ancora nessun segno di vita da parte dello Hobbit
«Ehm amico, tutto bene?» una leggera voce giunse alle orecchie di tutti i presenti.
Thorin avrebbe potuto riconoscere quella voce tra mille.
«Oh sì scusatemi mia signora, Bilbo Baggins al Vostro. Prego entrate» Bilbo si spostò dall'ingresso facendo entrare colei che aveva bussato.
Agli occhi dei Nani si presentò una ragazza, non più alta o più bassa di loro, aveva lunghi e folti capelli castani raccolti parzialmente in tre trecce legate dietro la nuca, vestita con dei vecchi e consumati abiti da viaggio, alla cintura teneva legato il fodero di una spada in esso contenuta e un arco era ancorato al suo petto, ma la cosa che più colpiva erano i suoi occhi verdi che a primo impatto parevano come sbiaditi ma erano luminosi e capaci di far perdere al loro interno.
In pochi faticarono a riconoscerla.
«Miriel!» esclamarono in coro Fili e Kili correndole contro per abbracciarla, venendo poi imitati dagli altri; perfino Dwalin, che di norma era scontroso ed evitava tutte quelle manifestazioni d'affetto in pubblico, andò a salutarla con una poderosa pacca sulla spalla.
Solo un Nano rimaneva in disparte.
«Finalmente ti sei decisa a tornare» il capo della compagnia parlò autoritario. Improvvisamente il cerchio che si era formato intorno a lei si diradò, lasciando i due faccia a faccia.
Thorin la osservò con fare minaccioso, poi il suo volto tornò sereno ed accennò un sorriso
«Mi sei mancata» le disse mentre, raggiungendola, posava la sua fronte sulla sua
«Anche tu Thorin» gli rispose lei sfiorando il suo naso.
Alzarono lo sguardo puntandolo negli occhi dell'altro, poi si staccarono ricomponendosi davanti lo sguardo stupito di tutti; da tempo il loro capo non si spingeva a mostrare così tanto affetto.
Dopo aver fatto il punto della missione arrivò la parte più difficile: convincere il signor Baggins a seguirli in quella pericolosa impresa suicida.
Da prima lo videro sbiancare poi squittendo un "No" era caduto a terra privo di sensi
«Beh non è proprio un buon inizio» commentò Miriel alzandosi dal tavolo per andare a prendere un panno bagnato per il povero Hobbit steso a terra,
«Concordo» le diede man forte Balin.Poco dopo Bilbo riprese conoscenza ma decisero di lasciar fare a Gandalf una bella chiacchieratina persuasiva con lo Hobbit.
Approfittando di questo momento Balin andò a parlare con Miriel:
«È bello riaverti tra noi sai ragazza; da tempo non vedevo Thorin sorridere così» iniziò il discorso il nano posizionandosi su di uno sgabello accanto alla porta dove Miriel stava fumando
«M'immagino, sarà stato tutto un "No dobbiamo fare questo, tu fai quello, Elfi della malora! Tutta colpa loro se adesso sudo tutti i giorni nelle fucine degli Uomini, chissà dove si saranno cacciati Fili e Kili, appena li prendo li ammazzo, ah la mia Montagna, Miriel aveva ragione devo fare qualcosa" e altre cose di questo genere. O mi sbaglio?» domandò retoricamente al vecchio nano, che rise sotto i baffi
«Mh mh sì all'incirca, vedo che te lo ricordi bene»«Certo! Come avrei mai potuto dimenticare il caratterino scorbutico del Re Sotto la Montagna, mio fratello. Era così anche da bambino, voleva sempre avere ragione e facevamo a gara a chi aveva la testa più dura, con Dwalin letteralmente!» ricordò i dolci momenti che caratterizzarono la sua infanzia pensando a quanto le mancasse essere senza alcuna macchia e preoccupazione, tra le braccia dell'età fanciullesca.
«Sai, quando più di dieci anni fa te ne sei andata ne soffrimmo tutti tantissimo, lui più di altri. Era e rimane tuttora molto affezionato a te» la guardò dritta negli occhi come per sperare di coglierne qualcosa, ma gli occhi verdi dell'altra erano coperti da un grosso muro che non faceva trapelare alcuna emozione.
La ragazza, con un sospiro, svuotò la pipa a terra e la rimise al suo posto nel mantello
«Lo so, so che la mia decisione ha fatto soffrire molti ma Thorin ha sempre saputo che sarei tornata prima o poi. Solo un secondo ho esitato, dopo la sfuriata che mi fece, poi partii; ho viaggiato sì, ma principalmente sono stata ad Erebor, cercavo un modo per entrare.
Tutto inutile, iniziavo a perdere le speranze, poi Gandalf mi venne a cercare a nome di Thorin per chiedermi se avrei fatto parte di questa impresa e ora eccomi qua, sulla porta di casa di un Hobbit a fumare e a parlare con Balin figlio di Fundin» il nano sorrise e abbassò gli occhi
«Eh già, non sei cambiata molto in questi anni. Non perderai mai il tuo umorismo».
La loro attenzione fu attirata da tutti gli altri compagni che aveva iniziato a cantare una ballata che parlava di Erebor, la loro casa.
Anche loro unirono le loro voci al coro, Miriel unica voce soprano, cantando i ricordi del passato lasciandoli fondere nel nero della notte.
ANGOLO AUTORE: ed ecco a voi il capitolo n°1!
Da qua si parte sul serio ragazzi, sono carica al massimo e spero che anche voi lo siate😍
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Prossimo appuntamento (as usual) GIOVEDÌ 26 MARZO📆
Un bacione😘
Sissi04✨
p.s. se riesco a convincermi farò anche uno pseudo trailer per You Next to me
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You next to me
FanfictionLa compagnia di Thorin Scudodiquercia è decisa a mettersi in viaggio verso la Montagna Solitaria, uccidere il drago Smaug e riprendersi la loro terra natia, ma avranno bisogno di due braccia in più. E se la compagnia avesse un altro membro? Tra nani...