L'indomani mattina partirono di buon' ora e poco dopo si mise a piovere come Miriel aveva previsto; i Nani iniziarono a lamentarsi chiedendo a Gandalf di far cessare quell'insopportabile pioggia.
«Mastro Nano la pioggia cesserà solo quando la pioggia avrà finito. Se vuoi farla terminare a tuo piacimento ti consiglio di trovare un altro stregone che ha influenza sul tempo»
«Perché ce ne sono altri?» domandò Bilbo
«Ebbene sì mio caro Bilbo. Nel nostro ordine ce ne sono cinque: il più importante è Saruman il Bianco; poi vi sono due stregoni blu di cui però non rammento i nomi; il quarto è Radagast il Bruno, un tipo solitario, che preferisce la compagnia degli animali rispetto a quella umana, lo considero un grande stregone anche nella sua eccentricità; ed infine ci sono io» spiegò brevemente Gandalf sistemandosi meglio il cappello bagnato.
Erano ufficialmente entrati nelle Terre Selvagge e ormai il Sole tramontava sulle loro teste, decisero di fermarsi in una piccola casetta distrutta e abbandonata ma lo stregone non era affatto tranquillo
«Propongo di non fermarci in questo luogo; un fattore e la sua famiglia vivevano qui un tempo, cosa li ha fatti andar via noi non sappiamo. Potremmo proseguire e raggiungere la valle nascosta»
«Non intendo fermarmi e chiedere aiuto ai nostri nemici» ringhiò Thorin contro lo stregone
«Ma potremmo mangiare, riposarci e avere consigli. Thorin abbiamo una mappa che non riusciamo a leggere, Re Elrond potrebbe aiutarci» cercò di farlo ragionare lo stregone
«No io non chiederò aiuto ai nostri nemici» ribadì deciso Thorin.
Gandalf attraversò il resto della compagnia infuriato, dirigendosi in mezzo alla vegetazione
«Gandalf dove vai?» chiese Bilbo confuso e leggermente preoccupato
«A cercare la compagnia di qualcuno con un briciolo di buon senso» urlò di rimando lo stregone
«E chi sarebbe?»
«Io stesso signor Baggins!».Tutti si guardarono con aria stranita per poi tornare alle loro occupazioni
«Dici che tornerà?» chiese lo Hobbit a Bofur
«Ma sì è uno stregone, sa quello che fa» gli rispose il Nano cercando di rassicurarlo.
La notte calò su di loro e si accinsero tutti a mangiare, Bombur aveva preparato un' ottima zuppa, di nuovo; Bilbo si offrì per portarne due scodelle anche a Fili e Kili di guardia ai pony.
Tutti parlavano tra di loro e Miriel si avvicinò a Thorin
«Thorin so che odi gli Elfi, non fraintendermi è un sentimento che ci accomuna, ma come pensi di risolvere il problema della mappa? Insomma, non riusciamo a leggerla» chiese cautamente osservando le espressioni in continuo mutamento sul volto del Nano
«Non temere, un modo diverso lo troveremo. Ora riposa, so che hai dormito poco la scorsa notte. Non preoccuparti, veglierò io sul tuo sonno» le rispose dandogli un leggero bacio sulla fronte che le scaldò il cuore e la fece sorridere.
Si adagiò accanto a lui coprendosi con il pesante mantello, Thorin le fece stringere la sua forte e calda mano sinistra e Miriel chiuse gli occhi.
Le voci di Balin, Dwalin e Thorin si fecero più basse ma continuarono a parlare tra loro, come prima dell'arrivo di Miriel.
Il suo sonno però durò poco poiché Fili e Kili corsero all'accampamento urlando qualcosa come "Bilbo. Pericolo. Troll", subito si tirarono tutti in piedi e seguirono i due fratelli in mezzo alla vegetazione.
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أدب الهواةLa compagnia di Thorin Scudodiquercia è decisa a mettersi in viaggio verso la Montagna Solitaria, uccidere il drago Smaug e riprendersi la loro terra natia, ma avranno bisogno di due braccia in più. E se la compagnia avesse un altro membro? Tra nani...