•Capitolo 14•

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VFC.

Kris osserva i movimenti di Vladimir.

Ogni tanto la guarda.

Sembra preoccupato.

"Che hai scoperto?"-gli domanda mentre si accende una sigaretta.

Sono seduti nel soggiorno.

Vladimir si alza per aprire la finestra, prende il posacenere, lo posa sul tavolino e torna a sedersi.

"Ho fatto delle ricerche, in base a ciò che mi hai detto.."-inizia a dire e Kris gli fa capire che deve continuare a parlare.

"Mi hai detto che poco prima dell'incidente, sentivi spesso parlare di un dipendente e del suo comportamento poco adatto. Era proprio Kingsley. E.. quello per cui litigavano i tuoi.. riguardava te."-inizia.

"In che senso?"-domanda confusa.

"Kingsley è un pedofilo. Ho chiesto a un mio amico dopo che ci siamo visti ieri di mettersi in contatto con gli ex dipendenti di tuo padre per sapere qualcosa in più. Hanno detto che quando eri piccola, tuo padre ti portava spesso con lui. Hanno anche detto che i commenti provocanti non li risparmiava."-conclude, osservando il viso di Kris.

Kris ha le lacrime agli occhi.

Butta la sua sigaretta.

"Io non ricordo niente di tutto questo.."-sussurra.

"Come puoi? Eri piccola."-le risponde Vladimir.

Kris si alza e fa avanti e indietro, per poi fermarsi.

"Questo tuo amico, sa dove si trova ora?"-gli domanda.

"So che ha qualcosa da dirmi.. e lo farà stasera."-la informa.

"Stasera?"-gli domanda.

"Si. C'è una serata di discoteca."-la informa.

Kris lo guarda male.

"Si tratta della mia vita e tu vai in discoteca?"-gli domanda quasi urlando.

Vladimir si avvicina a lei pericolosamente.

A volte Kris dimentica che è un sicario.

"Il modo migliore per non farsi beccare a spacciare, passare informazioni o qualsiasi altra cosa.. è farlo davanti a tutti. Se lo fai dove c'è gente, non potranno mai pensare che tu stia facendo qualcosa di sbagliato."-le sussurra, per poi allontanarsi di poco.

"Per quanto ne sappiamo, Kingsley è di queste parti, può avere ancora agganci come può già essere qui. Dobbiamo essere prudenti."-le
dice.

Kris sospira.

"Posso venire con te stasera?"-gli domanda e Vladimir alza un sopracciglio.

"Non c'è Maksim pronto a proteggerti in caso di pericolo."-le ricorda.

Kris si avvicina a lui.

"Ma ci sei tu. E sei una delle poche persone di cui mi fido."-lo informa.

Vladimir gli sorride.

Kris gli da un bacio sulla guancia.

"Mi porti a casa?"-gli domanda.

Vladimir fa un cenno di testa.

Escono di casa e salgono in macchina.

"A che ora devo essere pronta?"-gli domanda Kris.

"Alle undici passo a prenderti."-annuncia Vladimir.

Arrivati a casa di Maksim, Kris saluta Vladimir e scende dalla macchina.

Inserisce le chiavi nella serratura e quando apre la porta, per poco non le viene un infarto.

"Victor!"-lo rimprovera.

Victor è appoggiato al muro dell'entrata con le braccia conserte e la sta guardando male.

"Tu e Ivanov siete diventati molto amici."-constata.

Kris lo guarda.

"Kris, ultimamente ti stai comportando in maniera strana. Devo chiedetelo. Stai pensando di fare qualcosa di stupido?"-le domanda, avvicinandosi lentamente a lei.

"Perché dici questo?"-gli domanda con tono fermo.

"Perché da quando hai scoperto che l'assassino dei tuoi genitori è evaso ti comporti diversamente dal solito. Senza pensare che in questi due mesi con Ivanov ti sei vista nemmeno dieci volta e invece gli ultimi due giorni li hai passati completamente con lui."-constata.

Kris lo guarda negli occhi.

"Victor, è tutto apposto. Ora se permetti voglio riposare un po'. Stasera devo uscire."-lo informa, passandogli di lato per andare verso le scale.

"Fammi indovinare con chi.."-esulta Victor.

"Spiritoso. Andremo in discoteca."-lo informa mentre sale le scale.

Victor la guarda sparire dalla sua visuale.

Non hanno mai avuto una conversazione così lunga.

𝑌𝑜𝑢𝑟 𝑠𝑒𝑐𝑟𝑒𝑡 𝑖𝑠 𝑠𝑎𝑓𝑒 𝑤𝑖𝑡ℎ 𝑚𝑒.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora