•Capitolo 12•

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VFC.

Dopo pranzo, Vladimir accompagna Kris a casa.

"Vieni con me, preparo il caffè."-dice Kris a Vladimir.

Vladimir ci pensa su e poi le sorride e apre lo sportello.

Scendono dalla macchina ed entrano a casa.

Arrivati in cucina, trovano Cara.

Cara osserva prima Kris e poi Vladimir.

"Vuoi il caffè?"-domanda Kris a Cara.

"L'ho appena preso, c'è ne è ancora nella macchinetta."-le risponde scazzata.

Kris la guarda male.

"Perché rispondi con questo tono?"-le domanda Kris, per poi versare il caffè in due tazzine.

"Victor. Mi fa girare le palle."-le rivela.

Proprio in quel momento entra in cucina Victor.

Osserva Cara e poi Vladimir.

"Ivanov."-lo saluta con una stretta di mano.

"Smirnov."-ricambia Vladimir.

Kris appoggia le tazzine sul bancone, e si siede.

Vladimir fa la stessa cosa, mentre Cara arrabbiata, si alza e se ne va.

"Perché sei qui?"-domanda Victor a Vladimir.

"Mi trovavo in queste zone."-mente Vladimir.

Victor sa che sta mentendo.

Doveva essere in Russia in questo momento a sbrigare una faccenda per Maksim.

Vladimir prima di portare Kris a casa, ha scritto a Maksim che si sarebbe fermato per un po' a New York.

Kris e Vladimir, bevono il caffè, si fumano una sigaretta e poi si salutano.

Quando Vladimir se ne va, Kris va da Cara.

Senza bussare, sapendo che Victor è nello studio di Maksim, entra in camera.

La trova a letto sotto le coperte.

La raggiunge, e dopo essersi cacciata le scarpe si corica e la guarda.

"Cosa ha fatto Victor?"-le domanda.

Cara fa un sospiro.

"Ho detto a Victor che stamattina quando sono uscita, mi ha fermato una donna e mi ha chiesto se volevo posare per lei con i vestiti della sua nuova collezione. Immagina la sua reazione.."-le rivela.

Kris la guarda.

"Tu lo vorresti fare?"-le domanda.

"Non lo so. Un po' mi incuriosisce fare un lavoro che non sia fare la prostituta."-le confida.

Kris scoppia a ridere.

"Fallo allora.. ti accompagnerò io."-la informa.

"Victor si arrabbierà."-le dice, nascondendo la faccia sotto al cuscino.

"Digli che per te è importante e che se gli fa piacere lo porti con te."-le suggerisce.

Cara la guarda e le sorride.

Contemporaneamente, Victor è al telefono con Maksim.

"Sapevi che Ivanov è qui a New York?"-domanda Victor.

"Si mi ha detto che non sarebbe rientrato oggi a Mosca."-gli risponde Maksim, mentre fuma una sigaretta nel balcone della sua stanza.

"Maksim, ho un brutto presentimento."-gli rivela.

"Perché dici questo?"-gli domanda.

"Ieri abbiamo sentito al telegiornale che l'uomo che ha ucciso i suoi genitori è evaso, e subito dopo ha preso il cellulare ed è corsa in camera tua. Oggi Vladimir Ivanov qui. Non so cosa pensare."-gli rivela.

Maksim sembra pensarci su.

"Credi che abbia chiamato lui per qualche lavoretto?"-gli domanda Maksim.

"Non lo so."-gli risponde onestamente.

"Victor, lei ha in casa un sicario. Se voleva
che qualcuno sbrigasse una commissione, l'avrebbe chiesto a te."-lo rassicura.

Victor sospira.

"Tienila d'occhio. L'ultima cosa che voglio è che lei si metta nei guai quando io ho rinunciato a lei proprio per questo.."-chiede Maksim.

Victor rimane in silenzio.

"Victor?"-lo chiama.

"Quando tornerete qua a New York?"-domanda Victor.

"Non lo so."-gli risponde onestamente.

"Cosa voleva alla fine Tanea?"-gli domanda Victor.

"Un cliente ha esagerato con una prostituta. L'ha picchiata. Dovevo firmare la dimissione di lei dall'ospedale."-lo informa.

"Va bene."-gli risponde.

"Victor, ti chiamo domani. A New York saranno anche le quattro di pomeriggio ma qui a Mosca sono le undici di sera, e ho avuto una giornata pesante."-gli confessa.

"Ok."-risponde Victor, riattaccando.

Maksim butta la sigaretta e si appoggia al muro.

Guarda la luna e pensa a Kris.

Deve tornare il prima possibile a New York, prima che Kris faccia qualche cazzata.

𝑌𝑜𝑢𝑟 𝑠𝑒𝑐𝑟𝑒𝑡 𝑖𝑠 𝑠𝑎𝑓𝑒 𝑤𝑖𝑡ℎ 𝑚𝑒.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora