•Capitolo 30•

5K 235 3
                                    

VFC.

Il giorno dopo, Kris si sveglia presto.

Si chiude in bagno e si fa una doccia veloce.

Quando esce dal bagno, nota Maksim a letto intento a fissarla.

Kris ha solo un paio di slip addosso, e Maksim si incanta a guardarla.

Si risveglia dai suoi pensieri poco casti.

"Questa è la prima volta che dormiamo insieme e non sono io quello che sparisce prima del tuo risveglio.."-constata Maksim.

Kris gli sorride, per poi dargli le spalle e aprire l'armadio.

"Dove vai?"-domanda Maksim.

Già.. Kris non gli ha detto niente.

"Vado a prendere un caffè con Vladimir."-lo informa.

"Perché io non ne sapevo niente?"-constata Maksim, con tono serio.

"Perché non hai nessun motivo di temere qualcosa. Kingsley è ancora in giro chissà dov'è, ma io sarò con un Sicario. In pubblico."-lo rassicura.

Maksim la guarda in silenzio prepararsi.

Prima di uscire dalla stanza, Kris si avvicina a Maksim per baciarlo ma lui si scosta.

"Perché fai così?"-domanda Kris delusa.

"Perché lo sai che odio quando non sono consapevole di qualcosa. Che ti serva da lezione."-le dice, prima di sistemarsi meglio a letto.

Kris lo guarda e senza dire niente, esce dalla stanza e sbatte la porta.

Scende le scale di fretta.

Apre la porta di casa, e trova Vladimir appoggiato alla sua macchina con le braccia conserte e gli occhiali da sole.

"Buongiorno."-lo saluta senza emozioni.

Vladimir la guarda e sale in macchina.

Kris fa la stessa cosa.

"Ti sei svegliata con la luna storta?"-domanda Vladimir mentre mette in moto la macchina.

"No, già basta Maksim."-risponde.

Vladimir si immette nel traffico newyorkese.

Arrivati al bar, scendono dalla macchina.

Ordinano il loro solito caffè e si siedono.

Vladimir la guarda male.

"Perché mi guardi così?"-domanda un po' irritata Kris.

"Sto aspettando che tu mi dia una spiegazione plausibile sul perché sono venuto alla villa e non ti ho trovata. Potevi avvertirmi. Non sapevo dov'eri e in questa situazione critica.."-inizia a dire, ma non conclude.

Kris sospira.

"Avevo bisogno di staccare un po'. Sai.. è un periodo difficile. Non è stato nemmeno un mio lontano desiderio incontrare l'uomo che ha ucciso i miei genitori.. Non so nemmeno come ho fatto a non svenire.."-rivela Kris.

"Kris, ti capisco. Ma a cosa servono gli amici?"-domanda.

Kris fa segno di no con la testa.

Vladimir si bagna le labbra.

"Tra due ore parto."-annuncia Vladimir.

"Dove vai?"-domanda Kris curiosa.

"In Russia.. per un po' di tempo."-le risponde.

Kris lo guarda.

"È stato Maksim a ordinartelo?"-domanda Kris.

"Perché avrebbe dovuto farlo?"-domanda Vladimir confuso.

"Lascia perdere.."-risponde Kris.

Vladimir la guarda.

"E va bene.. Devo cercare una persona.. Una persona che non ho mai conosciuto. Mia madre.."-rivela, mentre il cameriere porta la loro ordinazione.

Vladimir lo aveva detto a Maksim.

Precisamente, gli ha detto di chiamarlo solo se fosse stato necessario.

Non voleva rischiarare.

E Kris non lo doveva sapere.

Kris lo guarda bere il caffè.

"Sei stato adottato?"-domanda, per poi bere il suo caffè.

"Non esattamente. Sono cresciuto con mio padre. Mi ha sempre detto che mia madre è morta di parto, ma.. quando giorni fa ho chiamato a Hill per le informazioni che mi hai chiesto, gli ho detto di fare anche una piccola ricerca per me."-le confida.

Kris le sorride leggermente.

"Vai, allora."-gli suggerisce.

Vladimir la guarda dispiaciuto.

"Non hai capito.."-la rimprovera.

"Per trovare lei, io devo sparire dai radar di tutti, non posso permettere che lei mi metta nei guai a causa mia.. Non prima di avermi detto il perché dell'abbandono. So che adesso hai bisogno di tutto l'aiuto possibile, ma non ci sarò. Ho vissuto la mia intera vita a pensare di avere ucciso da donna che mi ha messo al mondo.."-le rivela.

Kris si alza, e gli da un bacio sulla guancia.

"Mi sei stato accanto nel momento del bisogno. Non sono nessuno per dirti cosa fare. Vorrei solo che tu mi dassi almeno un numero di telefono.. usare nomi in codice."- dice Kris.

Vladimir le sorride.

"Ti farò avere il mio numero provvisorio. Promesso."-la rassicura.

Vladimir successivamente, si alza e dopo aver pagato, esce insieme a Kris da quel bar, per poi portarla a casa.

Appena entra in casa, Cara la raggiunge.

"Pomeriggio andiamo al centro commerciale. Devo comprare il regalo a Victor."-l'avverte.

Maksim arriva alle sue spalle.

"Non andrà da nessuna parte lei."-comunica a Cara.

Kris lo guarda male.

Ancora non ha dimenticato che quella mattina, l'ha trattata male.

Kris poi, guarda Cara.

"Dopo pranzo partiamo."-le annuncia.

Maksim guarda Kris.

"In camera. Subito."-le ordina con tono duro.

Kris spaventata lo fa e Maksim la segue.

𝑌𝑜𝑢𝑟 𝑠𝑒𝑐𝑟𝑒𝑡 𝑖𝑠 𝑠𝑎𝑓𝑒 𝑤𝑖𝑡ℎ 𝑚𝑒.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora