Capitolo 17

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POV THOMAS
Lei se n'è andata... è andata delusa e triste a causa mia... sono un danno naturale... a che servo in questo mondo... ufff; fu Angelique a distrarlo dai suoi pensieri riguardanti Chris.
"Amorino della mia vita, mi fai vedere la casa oppure vuoi fissare la porta ancora per molto?"
"C-che? Oh, ehm, si sì scusami" la guarda e accenna un sorriso "andiamo... tesoro"
Tesoro... quella parola gli uscì a fatica, a bassa voce, tremolante; sembrava che avesse un peso enorme quella parola e Angelique sembrò averlo notato così gli diede uno schiaffo
"Fai schifo!!! Tu non mi ami!! E io che ero pronta a dare la mia vita per te!" urlò piangendo e corse su in cerca del bagno per chiudersi dentro, intanto il ragazzo la guardò confuso e poi spostò lo sguardo su sua madre che lo guardava molto preoccupata.
"Tom tesoro... che ti sta succedendo?" disse con il tono di voce più gentile che potesse fare
"Io... nulla, scusa mamma... vado in stanza" disse sorridendo leggermente e dirigendosi in stanza.
Arrivato in stanza si buttò sul letto e iniziò a fissare un  punto del pavimento grigiastro della sua stanza.
Che ho fatto di male per stare così eh? Perché quella ragazza è dannatamente piombata nella mia vita... stavo bene senza di lei cavolo... stavo a meraviglia, senza tutti sti problemi... continuò a pensare.
Dopo aver fissato il pavimento per venti minuti prese il cellulare e decise di scrivere a quella ragazza.

-CHAT-

"Hey Christal... non so se leggerai ciò o se ignorerai ma vorrei chiederti come stai... vorrei vederti e chiederti scusa per tutto quello che ti ho fatto e che ti sto facendo passare... mi dispiace tantissimo... sono un'idiota lo so, non so decidermi e faccio sempre delle scelte sbagliate nella mia vita, sempre e il bello è che me ne rendo conto soltanto ora... mi sento in colpa per tutto quello che ho fatto, ho commesso soltanto errori, per lo più stupidi.
Non dovevo farti andare via quel giorno dal set... dovevo tenerti stretta a me... e invece ti ho lasciata, di nuovo... e perché cavolo l'ho fatto? Perché?!
Beh non lo so nemmeno io...
Non so nemmeno perché ti sto scrivendo tutto ciò... è stato bello essere... amici.
Grazie di tutto Christal, mi hai insegnato molto in questi pochi mesi, grazie per tutto... cerca di star bene e felice..."

-FINE CHAT-
Inviò il messaggio, prese la giacca e si diresse fuori per fare un giro.

POV CHRISTAL
Ormai era arrivata la tarda sera e Chris si era preparata per incontrare lo sconosciuto che tanto la tormentava; guardò l'orologio e vide che mancavano dieci minuti a mezzanotte così decise di uscire silenziosamente e dirigersi verso la spiaggia.
Dopo cinque minuti arrivò sulla spiaggia, si sedette sulla sabbia e iniziò a fissare l'orizzonte, così lontano eppure così vicino... una linea perfettamente dritta disegnata dalle onde del mare in lontananza.
Dopo qualche minuto sentì un rumore alle sue spalle; pensò di girarsi, ma rimase immobile perché capì che era lui... era arrivato seriamente... le sue mani le stavano toccando la schiena, al solo contatto rabbrividì.
"Allora ti sei fatto vivo seriamente" disse la ragazza
"Eh già, tu che pensavi?" rispose il ragazzo sedendosi accanto a lei; era alto, magro, palestrato, aveva capelli castani e occhi verdi e un po' di lentiggini, insomma dai, non era male su.
"Sono Leo, piacere" le porse la mano
"Christal" gli strinse la mano diffidente
"Mh, lo so lo so che ti chiami così; so un po' di cose di te"
"Oh bello" disse ironica
"Allora... alla fine hai vinto tu... mi sono fatto vedere"
"Già, ora tu mi dici il perché di tutto questo" gli chiese guardandolo
"Beh, è più divertente conoscere ragazze così, non certo nel centro commerciale eh"
"Cos... Aspe ti riferisci a Thomas... come fai a..."
"Saperlo? Ah boh"
La ragazza lo guarda perplessa e inizia a pensare per poi arrivare ad una conclusione
"Tu sei il ragazzo che avevo visto vicino a lui non è vero? Sei un suo amico"
"Intelligente dolcezza" disse sorridendo
"Io? Moltissimo"
"E molto modesta eh"
"Oh quello sempre, ma sono soprattutto intelligente sai?"
"Ovvio che lo so"
"Secondo me no" sorrise vittoriosa si alzò e si allontanò, il ragazzo la guardò confusa. Dopo qualche secondo arrivò la polizia dal dietro che lo prese.
"Ma che cazz?" urlò il ragazzo
"Sei in arresto per aver diffuso informazioni di minorenni senza il loro consenso, ora vieni con noi Leonardo Bucker"
"Aspettate, ho una cosa da dire" disse guardando male la ragazza "come diamine hai fatto?!"
Christal sorrise trionfante e disse "Ti ho detto che sono intelligente. Non sai occultare le tue informazioni perfettamente, le tue password erano molto facili"
"Cosa?! Pure lei dovrebbe essere arrestata!! Violazione di privacy"
"Mh... ho pensato anche a questo" dice tirando fuori un foglietto che sarebbe il permesso da parte delle forze dell'ordine "hai altro da chiedere?"
"Spero che marcirai per il resto della tua vita sotto un dannato ponte!! Fai cagare!! Non la passerai liscia ricordatelo!!" detto ciò viene spinto dentro la macchina, la polizia ringraziò Christal per l'aiuto e partì.
"Cagare? Nahh" disse sorridendo e tornandosene a casa.
Camminando sentì arrivare una notifica, aprì il telefono e vide il messaggio da parte di Thomas.
-CHAT-

"Hey Christal... non so se leggerai ciò o se ignorerai ma vorrei chiederti come stai... vorrei vederti e chiederti scusa per tutto quello che ti ho fatto e che ti sto facendo passare... mi dispiace tantissimo... sono un'idiota lo so, non so decidermi e faccio sempre delle scelte sbagliate nella mia vita, sempre e il bello è che me ne rendo conto soltanto ora... mi sento in colpa per tutto quello che ho fatto, ho commesso soltanto errori, per lo più stupidi.
Non dovevo farti andare via quel giorno dal set... dovevo tenerti stretta a me... e invece ti ho lasciata, di nuovo... e perché cavolo l'ho fatto? Perché?!
Beh non lo so nemmeno io...
Non so nemmeno perché ti sto scrivendo tutto ciò... è stato bello essere... amici.
Grazie di tutto Christal, mi hai insegnato molto in questi pochi mesi, grazie per tutto... cerca di star bene e felice..."

Lesse e rilesse il messaggio più volte, vorrebbe rispondergli, ma non sa come, quindi si limitò ad un semplice e cordiale:

"Grazie"
"Buona fortuna per la tua vita Thomas."

-FINE CHAT-
Decise di spegnere il cellulare e di andare in stanza; doveva riposarsi dopo tutto quello che è successo.

Come back please//Thomas SangsterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora