Capitolo 25

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Salì in macchina e la donna la riportò a casa.
Intanto il nostro amato Thomas era appena uscito dall'ospedale.

-POV THOMAS-
Finalmente mi hanno lasciato libero ufff, stavo per impazzire dentro quel caspio di ospedale pensò.
Iniziò a camminare e ad un certo punto vide Angelique correre verso di lui; la ragazza gli saltò addosso e lo strinse forte a sé facendosi notare da tutti i paparazzi che erano in giro in quella zona.
"Tesorino mioooo, stai beneee" lo strinse forte la fanciulla
"Ehi calma calma Angelique, non ti sei fatta viva per giorni e ora speri che io sia gentile e carino? Dove sei finita eh?"
La ragazza esitò prima di rispondere; le venne un piano in mente, non voleva arrendersi così facilmente con Christal, in fondo Thomas è il SUO di ragazzo, perché dovrebbe lasciarlo andare e sopratutto da quella Christal. Così fece un sorrisetto e rispose
"Io volevo caro, ma è stata Christal a vietarmelo"
"Cos- Christal? Seh certo"
"Si tesoro, è stata lei. Ha messo tutta sta messa in scena e ha fatto la vittima solo per attirare l'attenzione su di sè, è proprio strana come ragazza quella"
Il ragazzo la guardò sorpreso; Christal che fa una cosa del genere? Possibile? Angelique sembra sincera peró e si vede che sta male e che è preoccupata per me...mi fido allora.
"Strana già..." confermò il giovane
"Non capisco cosa ti attirava in quella ragazza... mah, ci ha solo usato... te soprattutto tesoro mio"
"Hai ragione... non pensavo che fosse così sinceramente" disse amareggiato
"A quanto pare Tom ti sei sbagliato" finì la frase e vide Christal avvicinarsi così prese il viso del ragazzo e lo baciò. Lui ricambiò.

-POV CHRISTAL-
Finalmente arrivata a Los Angeles iniziò a camminare quando in lontananza vide Thomas e Angelique che parlavano, così decise di avvicinarsi per salutarli, ma all'improvviso Angelique baciò il ragazzo, che ricambiò prendendola in braccio e stringendola a sè.
Gli occhi di Christal diventarono completamente lucidi. Ormai aveva capito, lei lo amava, lo amava da impazzire e questo le ha fatto male, tanto male. Fissò la scena per qualche secondo e appena vide che i due finirono di limonare, prese coraggio e si avvicinò dicendo:
"Ma che caspio fai eh?! Prima dici che lei fa schifo, che ti ha solamente usato e che la vuoi lasciare e poi la limoni per tre santi di minuti come se niente fosse?! Ma sei rincaspiato forte eh"
"Io?! Io? Christal tu non stai bene seriamente eh, senti, vatti a fare una visitina dallo psicologo e se non aiuta rivolgiti ad uno psichiatra"
Lei lo guardò continuando a trattenere le lacrime
"Quindi pensi che sono una ritardata e che sono malata di mente? È questo quello che pensi su di me Thomas?!"
"Si Christal, è questo quello che penso!! Se vuoi attirare l'attenzione allora ti consiglio di andare al circo e di giocare con le palline e non di giocare con le persone!"
Chris lo fissò per qualche istante, abbassò lo sguardo intanto che una piccola lacrima le rigava dolcemente il viso. Si asciugò la lacrima, strinse i pugni e guardò la ragazza.
"Tu sei solo una schifosa hai capito?! Sei una falsa di mer*a (UPSSS NON MI SONO TRATTENUTA SCUSATEEEH) !! Dovresti vergognarti sai?!"
Angelique la guardò con superiorità e rispose
"Ti manderei a quel paese, ma essendo più matura di te non lo farò, non voglio abbassarmi ai tuoi livelli"
Christal rimase scioccata, ma rispose comunque facendo finire la conversazione
"Ai miei livelli? Oh no no no cara mia, ai miei livelli non ci arrivi né con le scale né con l'ascensore"
Sia Thomas che Angelique la guardarono sorpresi senza sapere come controbattere, così Christal continuò
"Ora se volete scusare, vado a fare cose più importanti invece di star qui e sprecare fiato con voi due" poi guardò il ragazzo e disse: "Tu sinceramente mi fai veramente pena e soprattutto schifo, mi fai proprio schifo" sì girò sempre con i pugni serrati e se ne andò via.
Dopo aver svoltato l'angolo iniziò a correre, entrò in un piccolo bar, ordinò un cappuccino e iniziò a piangere.
Ad un certo punto un ragazzo si sedette accanto a lei e disse
"Non ci credo... McFire? Chris sei tu?"
La ragazza alzò leggermente lo sguardo e vedendolo sorrise
"Matthew Black? Oddio, sei seriamente tu?" disse sorpresa per poi alzarsi ed abbracciarlo.
Matthew e Christal erano amici di vecchia data; avevano frequentato asilo, elementari e medie nella stessa classe; dovevano frequentare assieme anche le superiori, ma lui si trasferì a L.A. una settimana prima dell'inizio della scuola.
"Chri seriamente da quanto tempo, mamma mia! Comunque che ci fai qui e come mai piangi?"
"Lunga storia Matt"
"Nahh, Chris ho sempre tempo per i miei amici speciali eh"
La fanciulla sorrise e così gli raccontò tutto.
Stettero lì a parlare per un bel po' di tempo, circa due/ tre ore per poi scambiarsi i numeri e andare ognuno verso la propria casa.
Chris decise di andare da suo zio.

Come back please//Thomas SangsterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora