Capitolo 22

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POV THOMAS
Aprì leggermente gli occhi e iniziò a guardarsi in giro per capire dove fosse, ma invano, siccome vedeva tutto sfocato. Cercò leggermente di muovere la testa e vicino a sé vide sua madre che gli stringeva la mano.
"M-mamma... se-sei tu?" disse quasi sussurrando
La madre lo guardò con le lacrime agli occhi e accennò un sorriso.
"Si tesoro sono io... sono qui" rispose accarezzandogli una guancia; il ragazzo sorrise e girò ancora un po' la testa, non poteva credere ai suoi occhi.
"Lei... l-lei da q..."
"È la terza notte che sta qui... accanto a te, non si alza mai; finalmente si è addormentata, sai per due notti non ha proprio dormito"
Thomas la continuò a fissare. Guardala... è semplicemente perfetta... è lì, sotto la coperta, rannicchiata che cerca di scaldarsi... il suo volto candido è illuminato dalle calde luci del sole e i suoi capelli lunghi e lucenti, mamma mia come brillano; mio dio quanto mi mancava vederla, mi mancava tantissimo... come vorrei andare lì e abbracciarla, stringerla a me e non lasciarla più, mai più continuò a pensare, intanto che la madre lo scrutava attentamente. Dopo qualche minuto entrò la dottoressa che vedendo la ragazza dormire, sorrise dolcemente e sussurrò "mamma mia quanto è carina quando dorme! Sembra un angioletto"
"Già... proprio un angelo è questa ragazza" confermò la madre, la dottoressa per tutta risposta sorrise e si diresse verso il paziente.
"Allora giovanotto, ben svegliato"
"G-grazie..."
"Dormito bene soldato?"
"Mh... abbastanza" accennò un sorriso
"Bene, dobbiamo fare dei controlli dopo; ora ti cambiamo le fasciature, cercherò di farlo il più silenziosamente possibile"
"Si grazie, n-non voglio...c-che... Christal si svegli"
Sia la dottoressa che la madre sorrisero
"Siete fatti l'uno per l'altro figliolo" disse la madre
"Mamma... non iniziare..."
"Signora la prego... non ora, di questo argomento ne discuterete quando suo figlio si sentirà meglio"
Thomas guardò la dottoressa e le fece un cenno di ringraziamento, lei sorrise e iniziò a cambiargli le fasciature, dopo un'oretta circa finì.
"Ecco fatto, operazione riuscita"
Al ragazzo venne da ridere e così pure a sua madre e alla dottoressa.
"Caro se non ti dispiace io vado da tuo padre a casa, tanto direi che sei in ottime mani" disse guardando la ragazza che dormiva beatamente sul divanetto
"Certo mamma vai pure; salutamelo ok? Salutami pure Ava"
"Certo certo" gli baciò la fronte e se ne andò seguita dalla dottoressa.
Dopo mezz'ora Chris si svegliò starnutendo.
"Salute" disse il ragazzo

POV CHRISTAL
Si svegliò di botto per colpa di uno dannatissimo starnuto.
Sentì un leggero "salute" da parte di qualcuno, così aprì gli occhi e lo vide, sempre lì, steso su quel maledetto di lettino, che la fissava con un leggero sorriso. Non ci credeva... lui finalmente si era svegliato, finalmente si capiva che stava meglio.
"Thomas" disse incredula la ragazza, si alzò e si avvicinò al ragazzo, abbracciandolo lentamente; lui per quel minimo di movimento che poteva fare, ricambiò l'abbraccio e sorrise. Finalmente l'aveva riabbracciata, santi numi, Dio solo sa quanto cavolo gli era mancato sentire Chris accanto a sé.
"Grazie comunque" rispose la fanciulla
"Figurati... sono io che dovrei... ringraziare te sai... la dottoressa e mia mamma mi hanno raccontato tutto... dovevi dormire invece di preoccuparti per me... infondo io non sono nessuno di importante" la guardò sorridendo leggermente
"Shhh non dire nulla, per piacere" disse accarezzandogli dolcemente il viso "perché ti sei ubriacato così tanto eh, non potevi startene tranquillo a casa? Invece eccoti qui, all'ospedale" continuò a parlare spostandogli il ciuffo; lui sorrise.
"No, non potevo...se fossi stato a casa ora non sarei qui con te vicino, non pensi?"
"Già e sarebbe meglio per entrambi visto che ci facciamo solamente male... lo sai benissimo"
Il ragazzo sospirò a quella affermazione e spostò lentamente lo sguardo altrove, la fanciulla lo guardò leggermente triste e tornò al suo posto.
"Ehm... Christal?"
"Si?"
"Per caso Angelique è venuta a farmi visita?"
"Ehm...io... leggi" gli passò il giornale della giornata precedente, lui lo prese e lesse la notizia della prima pagina rimanendo sconvolto.
"È scomparsa...?"
"Beh... a quanto pare"
"Ufff... mi spiace che ci sei entrata pure tu in questo casino"
"Ehy tranquillo... va tutto bene"
"Già... ma dove sarà finita la mia ragazza?"
Chris a quelle parole si irrigidì.
"Non lo so" rispose seccamente
"Non è mai venuta qui vero?"
"Mai... non ha neanche risposto alle numerose chiamate...non c'era nemmeno a casa"
"Bello... sono stato usato di nuovo"
La ragazza lo guardò e provò compassione per il suo amico; si sedette vicino a lui e disse...

Come back please//Thomas SangsterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora