Capitolo 18

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POV THOMAS
Iniziò a camminare in giro per la città, senza una meta precisa, voleva solo sparire un po', fare qualcosa che gli avrebbe fatto dimenticare tutto, ma proprio tutto. (Sicuro? Beh ora ti accontenterò :))
Entrò dentro un bar e decise di bere un po' di birra, in fondo si sa no? Bevo per dimenticare. Questo era il motto attuale di Thomas. Dopo aver bevuto tre birre si alzò e a fatica si diresse fuori.
Camminava per tutta la strada cantando a squarciagola, si sentiva felice stranamente, felice e spensierato finché una macchina non lo colpì in pieno. (UPSSS)
Lui cadde a terra e si ripiegò per il troppo dolore, non capiva più nulla, l'ultima cosa che vide era il signore che era uscito dall'auto e il rumore delle sirene dell'ambulanza dopo di che svenne.

POV CHRISTAL
Finalmente era tornata in stanza quando ad un certo punto il suo cellulare squillò, rispose in fretta.
-CHIAMATA-

"Salve, lei è la signorina Christal McFire?"

"Ehm, si, sono io"

"La stiamo chiamando dall'ospedale di Los Angeles, il suo amico Thomas Sangster è qui ora senza sensi. Abbiamo chiamato lei perché era il numero in cima ai messaggi e chiamate, potrebbe venire qui per piacere?"

"C-che? Certo, certo, arriverò il prima possibile"

"Bene, la ringraziamo, arrivederla"

"Arrivederci"

-FINE CHIAMATA-
Spense il telefono e iniziò a panicare; si cambiò velocemente, lasciò un bigliettino a Mark e uscì di corsa verso la fermata dell'autobus, intanto decise di scrivere a Kira.
-CHAT-

"Hey Kir, senti, io corro all'ospedale, è successo qualcosa a Thomas, avverti zio Teo per piacere. Chiamami appena ti svegli."

-FINE CHAT-
Arrivò giusto in tempo per l'ultimo autobus, salì velocemente e si sedette accanto un finestrino; iniziò a fissare il mare, l'unica cosa che in quel momento la poteva calmare. Si addormentò sul sedile dopo qualche minuto, era stanchissima effettivamente, quelle notti non ha dormito bene.

"Signorina si svegli, ultima fermata" disse gentilmente il conducente; la ragazza si svegliò imbarazzata, lo ringraziò e scese velocemente dall'autobus iniziando a correre verso la sua destinazione. Fermò alcuni passanti per chiedere indicazioni e dopo qualche minuto arrivò finalmente in ospedale. Entrò in ansia e si diresse verso la reception.
"Salve, senta prima ho ricevuto una chiamata da un suo collega, sono qui per Thomas Sangster"
La signorina la squadrò dalla testa ai piedi, sorrise e rispose "Ma certo, mi segua" si alzò e si diresse verso il fondo di un corridoio, svoltò a destra e le indicò la prima porta sulla sua sinistra, Christal ringraziò educatamente ed entrò nella sala e lo guardò, lì, al centro della stanza, un ragazzo biondo steso sul lettino privo di sensi, pallido come un lenzuolo bianco e con tante fasciature al braccio, alla spalla, alla gamba destra... un po' ovunque insomma...
"Che gli è successo?" chiese la fanciulla gentilmente
"È stato investito due ore fa circa... da quel che ci ha descritto il conducente il ragazzo camminava in mezzo alla strada ed era ubriaco fradicio..." fa una breve pausa per poi aggiungere "mi spiace tanto"
Christal la guardò per qualche secondo e accennò un sorriso.
"Avete già chiamato la sua ragazza? E la sua famiglia?"
La dottoressa la fissò per qualche secondo e poi rispose
"Nessuno di loro ci ha risposto alla telefonata... lei è stata l'unica..."
"Oh... capisco... posso restare qui con lui?"
"Certo che può, può stare qui quanto vuole" le sorrise gentilmente "io sarò alla reception, qualsiasi cosa le serva può venire a chiamarmi oppure schiacci il bottone giallo così verrà un'infermiera; può anche chiedere alle infermiere che saranno qui in giro" disse guardandola
"Tutto chiaro, grazie mille!" disse sorridendo alla dottoressa che a sua volta ricambiò il sorriso e se ne andò.
Christal seguì con lo sguardo la dottoressa e poi andò a sedersi sul divanetto lì vicino e iniziò a fissarlo.
Thomas, Thomas, Thomas... ma perché hai dovuto bere? Quanto cavolo hai bevuto per non capire di essere stato investito? Però guarda... è perfetto pure da svenuto pensa e sorride e guarda quei capelli come al solito perfetti... è sempre così perfetto già...
Sbadigliò e si mise comoda e rannicchiata sul divanetto; decise di ascoltare un po' di musica e poi di vedersi un film... insomma tutto tranne dormire. Lei doveva e voleva restare sveglia... doveva essere pronta ad aiutare Thomas.
Si mise che cuffiette nelle orecchie accese una playlist casuale su Spotify.

Angolo scrittrice
Alluraaa se prima mi odiavate, ora mi volete mettere al rogo, si lo so, sono una persona cattiva ahahah
Beh che dite, facciamo stare Thomas in coma per il resto della sua vita, lo facciamo morire oppure tra qualche giorno lo facciamo svegliare?
Mh... diciamo che il capitolo l'ho già scritto, ma vorrei sapere che vuole il pubblico ehehe
Eeee nulla, anche se mi volete morta io vi amo pivelli miei, alla prossima, SCIAUUU❤️

Come back please//Thomas SangsterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora