Giorno 9

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Frank's pov

Oggi deve essere una giornata fantastica, ieri doveva essere il giorno migliore ma la notizia ha rovinato tutto. Ho passato la notte a piangere e mi sento meglio, sono pronto a ridere di nuovo, non come prima ovviamente ma un passo alla volta.

Scendo sorridente e trovo Gerard che mi fa un cenno con la testa.

<<Oggi sarà un giorno speciale!>> dico sorridente.

<<Ecco perchè sei così solare>> dice sorridendo a sua volta.

<<Doveva esserlo ieri ma... Quindi lo sarà oggi, ho il programma per TUTTO il giorno.>>

<<perchè hai sottolineato tutto?>>

<<Dopo colazione faremo qualcosa, dopo pranzo faremo qualcosa e la sera faremo qualcosa.>> sorrido contagiandolo.

<<Beh, non vedo l'ora allora>>

<<Mettiti dei vestiti da sacrificare>>

<<OK...>> dice poco convinto ma si fida quindi non dice o chiede nulla.

Dopo colazione mi trucco come aveva fatto Gee, ormai volevo diventasse un'abitudine.

Entro in camera sua e noto che ha fatto lo stesso.

<<Prendi dei pennelli e dei fogli>> gli ordino e obbedisce.

Torna con dei fogli e scendiamo di sotto sul tavolo grande. 

<<Ok allora, abbiamo varie opzioni ora, non sapevo quale scegliere quindi scegli tu>> annuisce <<Allora o dipingiamo qualcosa per gli affari nostri ma non credo sarebbe divertente, oppure disegniamo qualcosa e l'altro deve indovinarlo o ci disegniamo a vicenda.>> inutile dire che preferisco l'ultima opzione.

<<in che senso ci disegniamo a vicenda?>>

<<Sai io ti faccio un ritratto e ti mi fai un ritratto>> e lui apre la bocca capendo.

<<Ah, pensavo disegnare uno sul corpo dell'altro>> faccio una smorfia come per dire "beh non sarebbe male" e lui ridacchia guardandomi.

<<Lo facciamo il pomeriggio quello se ci tieni tanto>> lui sorride, non so se mi ha preso sul serio o meno ma io lo sono.

<<Ok ora facciamoci i ritratti e il pomeriggio apriamo il centro di tatuaggi>> rido per il nome che gli aveva dato, non era per niente male.

<<Ok ma ti avviso che non potremo farci una doccia perchè la sera faremo una festa, quindi dobbiamo anche prendere alcolici e altro>> dico riferendomi alle canne. Lui mi guarda sorpreso.

<<Una festa in camera?>>

<<Si, mettiamo della musica alta, qualche luce per farci venire il mal di testa e ci ubriachiamo.>>

<<E le nostre madri?>>

<<Gee, abbiamo 17 anni, è normale voler festeggiare e poi è morto mio nonno, capiranno che voglia staccare un po' dalla dolorosa vita e non riusciranno a contestare>> si, voglio usare quello come scusa, sono un mostro e spero che Gerard non dica nulla riguardo a questo.

<<Va bene perchè no? In fondo ho sempre odiato le discoteche solo per la musica di merda e la gente se ci saremo solo noi e decideremo la musica da mettere allora  va benissimo>> sorride contagiandomi.

<<Ok, ora disegniamoci>>

Prendo una matita e cerco di tracciare i contorni di una faccia, del suo naso e della bocca. Alzo la testa e lo guardo mentre mi guarda attentamente per poi tornare a disegnare sul foglio. Cerco di fare dei capelli che ci assomigliano ma non vengono bene. 

Quarantine Together {Frerard}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora