capitolo 4

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pov Jordan 

-ghiacciolo io vado a lavoro. Questi sono i soldi per il long. Quando torno voglio vederti tutto pieno di lividi per il troppo allenamento, sappilo.- dissi per poi prendere le chiavi di casa. 

-dove posso allenarmi? Lo skatepark sarà sicuramente occupato dalla gara-

-c'è un parcheggio vicino al negozio dove siamo andati ieri, io mi alleno là quando lo skatepark è occupato- e uscii di casa. 



-signore la prego si calmi!-. Quello scorbutico di un alfa non mi voleva ascoltare! 

-e tu, stupido omega, pensi che prenda ordini da te?!- mi rispose "cordialmente" l'alfa in questione. 

-le sto solo chiedendo di calmarsi! Non c'è bisogno di dare di matto per un insulso caffè sbagliato!- gli risposi abbastanza scocciato. 

Non l'avessi mai fatto. 

L'uomo mi prese per il collo e mi fece sbattere sul muro accanto a noi bloccandomi col suo corpo. 

-insulso caffè? Pensi che una richiesta di un alfa sia insulsa?!! Qualsiasi cosa chiede un alfa, l'omega deve ubbidire come una brava puttana e fare quella cosa al meglio!- mi urlò contro attirando l'attenzione di tutti i clienti.

-adesso basta!!- tuonò la possente voce di Joe. Io lo amo quel ragazzo (per dire)!! 

L'alfa che mi stava spiaccicando contro al muro mollò la presa dal mio sottile collo. 

-tsk- disse soltanto lui per poi uscire dal locale. Senza neanche pagare! 

-tutto bene?- mi chiese l'arancione mettendomi una mano sulla spalla. 

-ci sono abituato, stai tranquillo- risposi massaggiandomi il collo. 

-Jordan devi iniziare a imparare a difenderti. Sei troppo debole e fragile! È già la 4a volta in una settimana che un alfa ti mette le mani addosso-

-non ho tempo e soldi per fare un corso di difesa personale ok? E poi un calcio là in mezzo e sono apposto- dissi per poi andare a prendere le ordinazioni degli altri clienti. 

-lascia perdere Joe, lo sai che Jordan non vuole aiuto e crede di potercela fare da solo. È cresciuto con questa mentalità, non puoi fargliela cambiare ora che ha 19 anni- sentii dire Nathan a Joe. 

-lo so, lo so- rispose quest'ultimo tornando dietro al bancone. 

Tra ordinazioni e scherzi fra colleghi si fecero le 12.30.

-eccomi! Scusate il ritardo!!- esclamò una voce femminile entrando nel locale. 

-ISABELLE!!!- urlai saltando letteralmente in braccio alla ragazza beta. 

-ehi pistacchietto! Ti sono mancata? Aspetta ma che hai fatto al collo?- mi chiese allarmata Isa. 

-uno stupido alfa mi ha preso per il collo, ma sto bene- le risposi sorridendo. 

-lo sai che Dave può aiutarti con la difesa, vero?-

-e tu lo sai che posso benissimo difendermi da solo, vero?-

-e tu lo sai che sei il testardo numero 1 al mondo?-

-e tu lo sai che ti comporti da mamma rompi scatole?-

-e tu lo sai che-

-e voi lo sapete che se non la finite adesso vi butto fuori a calci in culo?- chiese un pacato, ma irritato Nathan. 

-scusaci- rispondemmo in coro io e la blu. 

La giornata passò tranquilla e io finii il mio turno alle 14.00.

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