pov Bryce
Stavo guardando Jordan dormire. Non mi ero reso conto di quanto i suoi tratti fossero femminili. Aveva la pelle un po' scura e gli occhi neri da cerbiatto. I suoi capelli per come li teneva legati non sembravano lunghi, ma in realtà gli arrivavano fino al fondo schiena. Gli accarezzai la testa. Si comportava sia come migliore amico che come mamma con me e ne ero molto contento.
Iniziai a sentire improvvisamente caldo. "Merda merda merda". Scesi velocemente dal letto e corsi a chiudermi in camera mia. Era il calore. "Dio dove sono i soppressori? Shawn aveva detto di prenderli la mattina". Neanche il tempo di cercarli che una fitta nel basso ventre mi prese in pieno. Cominciai a sudare e a trattenere i gemiti.-d-devo… resistere! Do-ove sono quelle ma-aah-ledette pillole?!!- caddi sulle ginocchia e mi iniziai a schiacciare la pancia per farmi passare le fitte. Notai la mia felpa per terra. "Saranno là dentro". Gattonai fino alla felpa con molta fatica e controllai la tasca, ma non c'erano. "I pantaloni!! E ora che ci arriva alla cesta della biancheria sporca?". Mi sedetti contro al letto. Il pavimento freddo mi dava sollievo. Senza neanche accorgermene avevo infilato la mano nei boxer.
-NO!- e la tolsi immediatamente.
-resisti Bryce, resisti!-. Dio se facevo pena. Avevo tutti i pantaloni bagnati del liquido che producono gli omega per facilitare la penetrazione ed ero tutto sudato.
-ade-esso chiedo a J-jordan un a-a-aiuto-. Mi alzai a fatica e andai in camera del pistacchio.
-J-Jordan!-. Dissi il suo nome come un gemito e mi schiaffeggiai mentalmente.
-SONO SVEGLIO!- urlò lui svegliandosi con faccia da ebete, ma si ricompose subito appena mi vide.
-andiamo subito in bagno, ti riempio la vasca di acqua fredda- mi disse. Appena mi passò accanto ebbi un'altra fitta e crollai nuovamente sulle ginocchia ansimando. Sentii le sue braccia prendermi in braccio per poi portarmi in bagno. Mi fece sedere sul gabinetto e riempì la vasca.
-riesci a fare da solo?-
-s-si, tra-a-nquillo-
-se hai bisogno urla- e uscì dal bagno.
Mi spogliai e mi immersi nella vasca. Che sensazione fresca!! Le fitte e il caldo cessarono.
-oggi c'è pure la gara… Claude…- solo a pronunciare il suo nome che le fitte tornarono prepotenti. Cominciai a gemere senza ritegno mentre fantasticavo su di lui. Mi ritrovai a mordermi una mano e conficcare le unghie dell'altra nella coscia per non toccarmi. Una cosa che non avrei mai fatto durante il calore era darmi piacere da solo. Non perché io creda e quindi la religione lo vieta, sono ateo. Non lo faccio perché non lo ritengo giusto per me e per il mio futuro compagno. Wow, il freddo e apatico Bryce Whitingale che vuole un compagno! Eh già. E vorrei anche dei bambini, li ho sempre amati.
Dopo una buona mezz'ora decisi di lavarmi e uscire dalla doccia. Misi un asciugamano alla vita e andai in camera a vestirmi.
-stai meglio?- mi chiese Jordan porgendomi la colazione.
-ho solo voglia di essere sbattuto da un alfa potente e violento, ma per il resto sto bene- dissi sedendomi.
-e quell'alfa si chiama per caso Claude Beacons? Tieni i soppressori-
-come fai a saperlo?- chiesi stupito prendendo le pillole che mi stava passando.
-sta notte ti sei strusciato sul cuscino gemendo il suo nome- spiegò e per poco non mi andò di traverso l'acqua che stavo bevendo per assumere il soppressore.
-ti prego dimmi che non ti ho molestato-
-no. Ti sei fatto bastare il cuscino- disse ridacchiando.
-ridi ridi che tra poco tocca a te- gli risposi ghignando. Divenne tutto rosso e io scoppiai a ridere.
-queste pillole sono fantastiche! Mi sento molto meglio- e finalmente mangiai i biscotti che avevo davanti da 15 minuti.
Erano le 10.00, la gara sarebbe iniziata a momenti.
-ma ciao ghiacciolino!- esclamò il tulipano arrivando con la sua banda.
-è arrivata la gang del bosco- dissi alzando gli occhi al cielo.
-sei già così antipatico di prima mattina?- chiese avvicinandosi. Feci istintivamente un passo indietro. Claude mi guardò negli occhi e inspirò profondamente. Il ghigno che gli si formò non mi piacque per niente. Con uno scatto mi venne incontro e mi prese il braccio.
-sei in calore, eh Bryce? E hai preso i soppressori per fare la gara. Vuoi farmi perdere il controllo?- mi sussurrò all'orecchio in modo seducente.
Mi sentivo bruciare.
-voglio vincere questa gara e farti il culo. Ecco cosa voglio, stupido alfa- dissi per poi prendere lo skate e allontanarmi.
-te l'avevo detto che l'avrebbe capito subito-
-Shawn! E tu da dove spunti?- domandai leggermente spaventato.
-dalla mia macchina- disse Axel scompigliando i capelli al proprio ragazzo.
-Axel Blaze!- lo chiamò uno dei fratelli Murdock. Il biondo divenne serio e lo ignorò.
-Shawn io devo andare, ci vediamo a casa- e lo baciò sulle labbra.
-a più tardi- rispose sorridendo l'omega.
-TUTTI AL CENTRO DEL PARK!- urlò il fratello di Shawn.
-Aiden abbassa la voce ti prego…- sussurrò il grigio, ma Aiden non lo ascoltò continuando a urlare.
-buona fortuna- aggiunse sorridendomi. Ricambiai il sorriso, ovviamente molto meno raggiante del suo.
-che vinca il migliore, ghiacciolino- disse Claude mettendosi accanto a me.
-che vinca il migliore- gli risposi freddo.
si lo so, questo capitolo è cortissimo.
ma parliamo di cose serie! Il nostro caro ghiacciolino è entrato in calore, è così carino.
ora parliamo di cose stupide: ero andat*da mia madre per mettermi le lenti a contatto, e fin qua tutto bene. Il problema arriva poco fa mentre mi stavo preparando per andare a dormire. Cerco gli occhiali, ma non lo trovo da nessuna parte. La scena è stata questa:
io: "papà hai preso i miei occhiali?
papà: "quali occhiali"
io: "quelli che indosso da quando ho 6 anni?"
papà: "no non li ho visti"
io: "... MERDA LI HO LASCIATI DALLA MAMMA"
papà: "le parole!!"
io: "gli occhiali!! E ora come faccio?"
papà: domattina li vai a prendere, ora vai a dormire per la carità di dio
io: "... vabbeh notte"
mi manca 6.75, come cazzo faccio ad andare da mia madre se non vedo a 1 mm da me??
vabbeh, con questo piccolo aneddoto della mia vita vi do la buona notte.
sogni d'oro a tuttiiiiii :)
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la svolta della mia vita- omegaverse
FanficJordan è un omega orfano di 19 anni. Ha sempre vissuto da solo e contato sempre sulle sue uniche forze. Un giorno, appena finito il suo turno al bar dove lavora, trova un ragazzo dai capelli bianchi che gli cambierà la vita. se cercate una storia p...