la prima parte è tosta perché si parla di autolesionismo, vi metto il segno dove finisce la parte (sarà questo ~)
pov Bryce
-Jordan per favore calmati!!-
-HAHAHAHAHHAHA- rise lui in modo psicopatico.
-CHE STRANA SITUAZIONE VERO?? SONO IN CALORE MA HO UN TRAUMA MENTALE LEGATO AL SESSO HAHAHAHHAHAHAHA- continuò a ridere lui tenendo la lametta sporca di sangue in mano. Era passata una settimana da quella violenza e Jojo era stato dimesso. Mi ricordo che una notte lo trovai rannicchiato in un angolino del bagno a piangere disperato. Mi guardò negli occhi e mi disse che si ricordava tutto: le facce, gli insulti, i polsi e le caviglie legati…ma la cosa peggiore era che aveva realizzato a tutti gli effetti di aver subito lo stupro. Per i primi tempi piangeva e faceva incubi, ma da qualche giorno aveva iniziato a comportarsi in modo molto strano, ma pensavo fosse legato al calore.
Ero rientrato poco fa a casa e lo trovai in bagno con il braccio sinistro pieno di tagli e il viso sfregiato da altri. Stava ansimando sia per il dolore che per le fitte del calore. Chiamai subito Claude e Xavier.
-Jordan ascoltami. Posa la lametta e vieni da me- dissi calmo aprendo le braccia. Lui mi guardò ancora con quel sorriso da malato mentale.
-OH NO, NO NO NO! Non hai ancora visto la parte più bella di questa lametta!!! Guarda!!- esclamò per poi farsi un taglio che andava all'insù, come a fare un sorriso, che partiva dall'angolo della bocca. Mi avvicinai in un paio di falcate a lui e gli strappai la lametta dalle mani per gettarla chissà dove.(~) Lo strinsi forte a me cercando di calmare i suoi singhiozzi. Gli baciai più volte la testa e sentii i suoi singhiozzi diminuire piano piano quando suonarono al citofono.
-Jo…devo andare ad aprire…-
-mh…- e si alzò andandosi a rannicchiare in un angolo del divano. Aprii il portone ai due rossi e poco dopo entrarono in casa. Claude teneva dei sacchetti con del cibo da asporto mentre Xavier corse da Jordan.
-Xavier credo sia meglio che non- ma non finii la frase che lui stava guardando spaventato il volto del verde. Gli alzò la manica della felpa e rimase ancora più sconvolto nel vedere tutti quei tagli. Jordan stava per scoppiare di nuovo a piangere per la troppa ansia. Xavier lo prese in braccio e lo portò in bagno per medicargli i tagli mentre io e Claude apparecchiammo la tavola.
-Claude…ho paura di lasciarlo a casa da solo- dissi appoggiando le mani sul piano della cucina. Lui mi abbracciò da dietro e mi strinse a sé. Amavo quando faceva così, mi faceva sentire al sicuro.
-ci possiamo trasferire momentaneamente tutti e 4 da qualcuno…- propose baciandomi la testa.
-wow allora qualcosa di intelligente la dici-. Per tutta risposta mi tirò un forte pizzicotto al fianco.
-ahia…scherzi a parte, mi sembra una buona idea-
-oppure puoi portare da noi Jordan quando tu devi andare a fare le gare o uscire a fare la spesa, tanto Xavier lavora a casa in questo periodo- e immerse il viso nell'incavo tra la mia spalla e il collo inspirando il mio odore. Era come se fossi a casa fra le sue braccia. Sentimmo delle risate provenire dal bagno e tirai un sospiro di sollievo.
-mhhhh che buon odore!!- esclamò un pistacchietto con la coda più sciolta che fatta e gli occhi ancora gonfi e rossi per le lacrime. Si era cambiato la felpa dato che quella che aveva prima era sporca di sangue.
-giuro che se non vi metterete insieme vi obbligo io- aggiunse poi ammiccando alla posizione in cui io e il tulipano eravamo rimasti. Sentii il deficiente ridere e io arrossii violentemente.
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la svolta della mia vita- omegaverse
FanfictionJordan è un omega orfano di 19 anni. Ha sempre vissuto da solo e contato sempre sulle sue uniche forze. Un giorno, appena finito il suo turno al bar dove lavora, trova un ragazzo dai capelli bianchi che gli cambierà la vita. se cercate una storia p...