ve l'avevo detto che avrei pubblicato un capitolo in più dato che non so quanti sono rimasti senza capitolo oggi
pov Bryce
No, no, no!! È tutta colpa mia…
-ha riportato un trauma cranico e varie lesioni agli arti- spiegò l'infermiera fuori dalla porta della stanza di Jordan a qualcuno. Alzai leggermente lo sguardo verso di lei.
-ci sono due ospiti- aggiunse guardandomi e infine andandosene. Entrarono Xavier e Claude.
-ehi…- salutò Claude porgendomi un caffè.
-ciao…- ricambiai puntando lo sguardo di nuovo su Jordan. Dopo averlo trovato lui ha perso i sensi e l'abbiamo portato subito in ospedale. Adesso stava dormendo.
-Bryce non è colpa tua- disse Xavier. Lo gelai con lo sguardo.
-se non mi fossi lasciato prendere lui non sarebbe su questo cazzo di letto con un trauma cranico e una spalla lussata. Ah, aggiungi anche il trauma psicologico- gli risposi alquanto irritato e con le lacrime agli occhi. Claude si sedette accanto a me e iniziò ad accarezzarmi i capelli. Appoggiai la testa sul suo petto e piansi. Xavier era seduto al lato opposto e stava stringendo una mano al mio migliore amico. Delle lacrime gli solcavano le guance pallide.
-Xavier…- lo chiamò Claude con gli occhi lucidi. Il rosso lo guardò e iniziò a singhiozzare sentendosi in colpa per non essere arrivato prima.
-ragazzi se piangete non mi farete stare meglio…- sussurrò Jordan con voce roca sorridendo.
-Jordan…JORDAN!!- esclamai e salii sul letto per abbracciarlo forte piangendo. Lui ricambiò un po' debolmente.
-mi dispiace…mi dispiace…- continuavo a dire baciandolo sulla guancia ripetutamente.
-non è colpa tua, non è colpa di nessuno. È colpa di quei 6 che non sanno tenere la carota nei pantaloni- disse serio.
-sdraiati con me…non mi piace stare solo- aggiunse poi. Tolsi le scarpe e mi infilai nel letto con lui e ci abbracciammo. Vidi Claude fare una foto, ma non me ne importava. Ci addormentammo entrambi più sereni.
pov Xavier
Jordan era davvero forte: aveva appena subito uno stupro e si è svegliato col sorriso.
-ti sei innamorato vero?- domandò all'improvviso Claude continuando ad osservare i due amici che stavano dormendo uno stretto all'altro. Gli feci cenno di uscire dalla stanza.
-sì, mi sono innamorato di Jordan- dissi sospirando mentre chiudevo la porta della camera.
-con Bryce come va?-
-dopo quella sera al bar abbiamo iniziato a uscire durante i turni di Jordan, così non restava solo a casa. Voglio fare sul serio con lui. Mi piace da morire- spiegò guardando la foto che aveva scattato.
-ho paura di averlo perso- ammisi sospirando dopo qualche secondo di silenzio.
-se gli dimostrerai che si può fidare e se gli starai sempre accanto non lo perderai affatto-
-non lo abbandono mica, che vai a pensare!- esclamai irritato.
-vedi di calmarti, siamo in ospedale e quei due sono separati da noi soltanto da una parete- disse pacato. Sospirai.
-se solo fossi arrivato prima…-. Claude mi mise una mano sulla spalla con fare amichevole.
-non è colpa tua, non è colpa di nessuno. Appena li vediamo a quei bastardi gli spacchiamo la faccia- e ghignò.
-oh ci puoi giurare che gli spacco la faccia- e ricambiai il ghigno.
-voi non spaccate la faccia a nessuno- trasalii per lo spavento.
-pistacchietto che cosa diamine ci fai in piedi??- domandai arrabbiato.
-voglio sgranchirmi le gambe… anche se ho molto male al fondo schiena- spiegò semplicemente.
-tu ora torni a letto-
-strano che Bryce ti abbia lasciato uscire dal letto- disse Claude incrociando le braccia e inarcando un sopracciglio.
-Bryce sta dormendo, è crollato dal sonno e stanchezza. È stato tutta la notte sveglio, me l'ha detto un'infermiera poco fa-
-mhhhhh credo che andrò alle macchinette- aggiunse avviandosi verso il corridoio. Sembrava un pinguino per come camminava. Ridacchiai e poi lo presi delicatamente in braccio.
-ti accompagno io-. Lui mi sorrise imbarazzato e mi diede un bacio sulla guancia per ringraziarmi.
-io resto con Bryce-
-noi torniamo subito- e andammo alle macchinette.
-questa cioccolata è buonissima!!!- esclamò Jordan con la faccia da bambino. Gli tirai una guancia: era morbidissima! Lui mi guardò inclinando leggermente la testa di lato e poi mi porse il bicchiere con la bevanda calda.
-assaggia-. Ne presi un sorso e devo dire che era veramente buona.
-Jordan Greenway, vedo che ti stai riprendendo alla grande- disse un infermiere sorridendo.
-non sarà di certo uno stupro a buttarmi giù di morale!- rispose lui fiero di se stesso. Sembrava un bambino, davvero. Il ragazzo sorrise, ma poi diventò serio.
-adesso vedi di filare subito a letto-. Il verde rabbrividì e mettendosi sull'attenti esclamò un "sì signore!" per poi mugugnare di dolore a causa della spalla lussata. Scoppiai a ridere seguito dagli altri due.
-torniamo da Claude e Bryce , non mi fido a lasciarli da soli- dissi prendendo in braccio l'omega e mi incamminai verso la stanza.
-ma sì non staranno facendo niente di male-
-io dico che staranno pomiciando-. Mi diede uno scapellotto ridendo.
-e questo per cos'era?- chiesi guardandolo male.
-pensi sempre male!-. Ridacchiai. Dopo poco entrammo in stanza.
-ce ne avete messo di tempo- disse Claude.
-mi perdoni vostra altezza- gli risposi lanciandogli un pacchetto di patatine che avevo preso per lui.
-perdonato- e iniziò a strafogarsi. Sdraiai Jordan sul letto. Bryce era seduto sul bordo e subito si accoccolò sull'amico. Il verde lo abbracciò forte.
-va tutto bene Bryce, va tutto bene- gli sussurrò. Solo in quel momento notai che l'albino era scosso dagli spasmi tipici del pianto. Prese in fretta a singhiozzare.
-shhhh…Bryce va tutto bene…sto bene…non è colpa tua, non è successo niente-. Sgranai gli occhi.
-ehm Claude? Perché non andiamo a prendere il pranzo?- domandai.
-eh?- lo fulminai con lo sguardo.
-oh si, si arrivo. Torniamo fra poco- e uscimmo dalla stanza.
-mi spieghi che ti prende?- chiese una volta usciti dall'ospedale.
-succede che Jordan non ha ancora realizzato di essere stato violentato- dissi preoccupato.
-come fa a non averlo ancora realizzato?- domandò confuso entrando in macchina.
-è ancora sotto shock credo…quando lo realizzerà…- non mi resi conto di aver iniziato a lacrimare. Claude lo notò e, inaspettatamente, mi abbracciò forte. Non ci abbracciavamo da quando avevamo 8 anni. Nascosi la faccia nell'incavo del suo collo e mi lasciai andare in un pianto disperato.
questo capitolo doveva uscire ieri...ma indovinate? Mi sono addormentat* sul divano lmao e mi sono svegliat* adesso, perciò pubblico ora e intanto scrivo altri capitoli.
500 VISUAL SIGNORI, 500
a breve uscirà lo speciale 'cause I wanna celebrate this moment.
addiooooooo :)
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la svolta della mia vita- omegaverse
FanfictionJordan è un omega orfano di 19 anni. Ha sempre vissuto da solo e contato sempre sulle sue uniche forze. Un giorno, appena finito il suo turno al bar dove lavora, trova un ragazzo dai capelli bianchi che gli cambierà la vita. se cercate una storia p...