capitolo 16

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ve l'avevo detto che avrei pubblicato un capitolo in più dato che non so quanti sono rimasti senza capitolo oggi

pov Bryce 

No, no, no!! È tutta colpa mia… 

-ha riportato un trauma cranico e varie lesioni agli arti- spiegò l'infermiera fuori dalla porta della stanza di Jordan a qualcuno. Alzai leggermente lo sguardo verso di lei. 

-ci sono due ospiti- aggiunse guardandomi e infine andandosene. Entrarono Xavier e Claude. 

-ehi…- salutò Claude porgendomi un caffè. 

-ciao…- ricambiai puntando lo sguardo di nuovo su Jordan. Dopo averlo trovato lui ha perso i sensi e l'abbiamo portato subito in ospedale. Adesso stava dormendo. 

-Bryce non è colpa tua- disse Xavier. Lo gelai con lo sguardo.

-se non mi fossi lasciato prendere lui non sarebbe su questo cazzo di letto con un trauma cranico e una spalla lussata. Ah, aggiungi anche il trauma psicologico- gli risposi alquanto irritato e con le lacrime agli occhi. Claude si sedette accanto a me e iniziò ad accarezzarmi i capelli. Appoggiai la testa sul suo petto e piansi. Xavier era seduto al lato opposto e stava stringendo una mano al mio migliore amico. Delle lacrime gli solcavano le guance pallide. 

-Xavier…- lo chiamò Claude con gli occhi lucidi. Il rosso lo guardò e iniziò a singhiozzare sentendosi in colpa per non essere arrivato prima. 

-ragazzi se piangete non mi farete stare meglio…- sussurrò Jordan con voce roca sorridendo. 

-Jordan…JORDAN!!- esclamai e salii sul letto per abbracciarlo forte piangendo. Lui ricambiò un po' debolmente. 

-mi dispiace…mi dispiace…- continuavo a dire baciandolo sulla guancia ripetutamente.

-non è colpa tua, non è colpa di nessuno. È colpa di quei 6 che non sanno tenere la carota nei pantaloni- disse serio.

-sdraiati con me…non mi piace stare solo- aggiunse poi. Tolsi le scarpe e mi infilai nel letto con lui e ci abbracciammo. Vidi Claude fare una foto, ma non me ne importava. Ci addormentammo entrambi più sereni. 


pov Xavier

Jordan era davvero forte: aveva appena subito uno stupro e si è svegliato col sorriso. 

-ti sei innamorato vero?- domandò all'improvviso Claude continuando ad osservare i due amici che stavano dormendo uno stretto all'altro. Gli feci cenno di uscire dalla stanza. 

-sì, mi sono innamorato di Jordan- dissi sospirando mentre chiudevo la porta della camera. 

-con Bryce come va?-

-dopo quella sera al bar abbiamo iniziato a uscire durante i turni di Jordan, così non restava solo a casa. Voglio fare sul serio con lui. Mi piace da morire- spiegò guardando la foto che aveva scattato. 

-ho paura di averlo perso- ammisi sospirando dopo qualche secondo di silenzio. 

-se gli dimostrerai che si può fidare e se gli starai sempre accanto non lo perderai affatto- 

-non lo abbandono mica, che vai a pensare!- esclamai irritato. 

-vedi di calmarti, siamo in ospedale e quei due sono separati da noi soltanto da una parete- disse pacato. Sospirai. 

-se solo fossi arrivato prima…-. Claude mi mise una mano sulla spalla con fare amichevole. 

-non è colpa tua, non è colpa di nessuno. Appena li vediamo a quei bastardi gli spacchiamo la faccia- e ghignò. 

-oh ci puoi giurare che gli spacco la faccia- e ricambiai il ghigno. 

-voi non spaccate la faccia a nessuno- trasalii per lo spavento. 

-pistacchietto che cosa diamine ci fai in piedi??- domandai arrabbiato. 

-voglio sgranchirmi le gambe… anche se ho molto male al fondo schiena- spiegò semplicemente. 

-tu ora torni a letto- 

-strano che Bryce ti abbia lasciato uscire dal letto- disse Claude incrociando le braccia e inarcando un sopracciglio. 

-Bryce sta dormendo, è crollato dal sonno e stanchezza. È stato tutta la notte sveglio, me l'ha detto un'infermiera poco fa-

-mhhhhh credo che andrò alle macchinette- aggiunse avviandosi verso il corridoio. Sembrava un pinguino per come camminava. Ridacchiai e poi lo presi delicatamente in braccio. 

-ti accompagno io-. Lui mi sorrise imbarazzato e mi diede un bacio sulla guancia per ringraziarmi. 

-io resto con Bryce-

-noi torniamo subito- e andammo alle macchinette. 


-questa cioccolata è buonissima!!!- esclamò Jordan con la faccia da bambino. Gli tirai una guancia: era morbidissima! Lui mi guardò inclinando leggermente la testa di lato e poi mi porse il bicchiere con la bevanda calda. 

-assaggia-. Ne presi un sorso e devo dire che era veramente buona. 

-Jordan Greenway, vedo che ti stai riprendendo alla grande- disse un infermiere sorridendo. 

-non sarà di certo uno stupro a buttarmi giù di morale!- rispose lui fiero di se stesso. Sembrava un bambino, davvero. Il ragazzo sorrise, ma poi diventò serio. 

-adesso vedi di filare subito a letto-. Il verde rabbrividì e mettendosi sull'attenti esclamò un "sì signore!" per poi mugugnare di dolore a causa della spalla lussata. Scoppiai a ridere seguito dagli altri due. 

-torniamo da Claude e Bryce , non mi fido a lasciarli da soli- dissi prendendo in braccio l'omega e mi incamminai verso la stanza. 

-ma sì non staranno facendo niente di male- 

-io dico che staranno pomiciando-. Mi diede uno scapellotto ridendo. 

-e questo per cos'era?- chiesi guardandolo male. 

-pensi sempre male!-. Ridacchiai. Dopo poco entrammo in stanza. 

-ce ne avete messo di tempo- disse Claude. 

-mi perdoni vostra altezza- gli risposi lanciandogli un pacchetto di patatine che avevo preso per lui. 

-perdonato- e iniziò a strafogarsi. Sdraiai Jordan sul letto. Bryce era seduto sul bordo e subito si accoccolò sull'amico. Il verde lo abbracciò forte. 

-va tutto bene Bryce, va tutto bene- gli sussurrò. Solo in quel momento notai che l'albino era scosso dagli spasmi tipici del pianto. Prese in fretta a singhiozzare. 

-shhhh…Bryce va tutto bene…sto bene…non è colpa tua, non è successo niente-. Sgranai gli occhi. 

-ehm Claude? Perché non andiamo a prendere il pranzo?- domandai. 

-eh?- lo fulminai con lo sguardo. 

-oh si, si arrivo. Torniamo fra poco- e uscimmo dalla stanza. 

-mi spieghi che ti prende?- chiese una volta usciti dall'ospedale. 

-succede che Jordan non ha ancora realizzato di essere stato violentato- dissi preoccupato. 

-come fa a non averlo ancora realizzato?- domandò confuso entrando in macchina. 

-è ancora sotto shock credo…quando lo realizzerà…- non mi resi conto di aver iniziato a lacrimare. Claude lo notò e, inaspettatamente, mi abbracciò forte. Non ci abbracciavamo da quando avevamo 8 anni. Nascosi la faccia nell'incavo del suo collo e mi lasciai andare in un pianto disperato. 












questo capitolo doveva uscire ieri...ma indovinate? Mi sono addormentat* sul divano lmao e mi sono svegliat* adesso, perciò pubblico ora e intanto scrivo altri capitoli.
500 VISUAL SIGNORI, 500
a breve uscirà lo speciale 'cause I wanna celebrate this moment.
addiooooooo :)

la svolta della mia vita- omegaverse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora