capitolo 1

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pov Jordan

"mamma, mamma!!!!"

Jordan si svegliò di soprassalto.

"Ancora quel sogno..." pensò il ragazzo passandosi una mano sulla fronte sudata. Guardò l'ora sul cellulare: le 4 del mattino.

-E adesso chi si addormentata più... Ora che ci penso ho il turno alle 7-. Detto ciò si alzò dal letto e andò a farsi una doccia al corpo per togliersi via il sudore.

Una volta finito, si asciugò e indossò dei pantaloncini di cotone neri e una felpa viola, poi prese i suoi roller e lo zaino con dentro chiavi e telefono. Infilò le scarpe e uscì di casa.

-oof finalmente sono arrivato!- esclamò il pistacchietto scavalcando la ringhiera dello skatepark. Si sedette a terra e indossò i roller. 

-alloooora proviamo a fare questo 360 senza spaccarci niente...- e si lanciò nella bowl. Arrivato al centro fece un salto e provò a fare un giro su se stesso, ma era troppo lento e cadde di sedere a terra. 

-ahia... Lo sapevo che non sarebbe andato per niente bene...- si alzò e continuò a provare fino alle 6. 

-accidenti farò tardi se non mi muovo!!- esclamò il pistacchio mettendo di corsa le scarpe nello zaino e cominciò a pattinare verso casa sua. Arrivato all'appartamento, si fece un altra doccia veloce, indossò dei jeans neri e mise la camicia bianca. Uscì di casa e andò nel bar nel quale lavorava da qualche mese. 

-buongiorno a tutti!!- disse entrando nel locale con un sorriso a 32 denti stampato in faccia. 

-ti prego insegnami a essere così felice alle 7 del mattino, ne ho bisogno davvero!!- esclamò esasperato Joe, alpha e amico del pistacchio, da dietro al bancone. 

-basta alzarti presto, fare una doccia e darti allo sport! Io mi alzo sempre alle 5 e vado a farmi un giro allo skatepark, devo riuscire a fare il 360 coi roller...-

-ce la farai, sei bravissimo!- disse Nathan, beta e anche lui amico del ragazzo, arrivando dal magazzino. 

-bah ho dei seri dubbi a riguardo... Sono le 7, apro?-

-si apri pure, devo solo mettere i succhi di frutta in frigo- rispose il turchese abbassandosi dietro al bancone per mettere i succhi nel frigo. 
Jordan girò il cartellino con la scritta "aperto" e aprì la porta di vetro. 

La giornata passò abbastanza in fretta, ma arrivata l'ora di chiusura, mentre stava buttando la spazzatura, successe qualcosa che cambiò la vita del verde. 

-ehi che cosa sta succedendo qui?- chiese incrociando le braccia il cameriere guardando la scena davanti a sé. 

Un ragazzo dai capelli bianchi e la pelle molto chiara era raggomitolato sue dei sacchi della spazzatura che si teneva il ventre. Aveva un occhio nero e labbra e sopracciglio spaccati.

-niente che ti riguarda e ora sparisci- rispose bruscamente uno dei tre uomini che stavano accerchiando il ragazzo bianco. 

-oh invece sì che mi riguarda dato che siete nel retro del mio bar. Vi conviene smammare se non volete che chiami la polizia-

L'uomo scoppiò in una rumorosa risata. 

-avanti non scherzare!-

-io sono serissimo- rispose Jordan prendendo il telefono dalla tasca. 

-tu piccolo... Ragazzi, andiamocene via- disse il capo della banda per poi andarsene, senza prima aver sputato addosso al ragazzo ancora rannicchiato sui sacchi.

-tutto bene?- chiese il verde

-oh si. Ho solo mezza faccia spaccata e lo stomaco ridotto a omogeneizzato, ma sto una meraviglia- rispose sarcastico il bianco. 

-wow che senso dell'umorismo! Jordan Greenway, e tu sei?-

-Bryce... Bryce Whitingale. Perché mi stai aiutando?-

-preferisci che ti lasci dolorante e fetente in mezzo alla spazzatura?-

-mh... No-

-bene, allora vieni con me- e lo aiutò ad alzarsi.

-sei un omega-

Jordan si irrigidì. 

-ha qualche importanza?- cercò di sembrare spavaldo e sfacciato, ma in realtà stava morendo di paura. 

-no. Anch'io sono un omega-. Il verde tirò un sospiro di sollievo. 

-aspetta qui, vado a prendere le mie cose e torno- ed entrò nel bar. Tornò poco dopo con il suo zaino e insieme alla nuova conoscenza andò a casa sua. 

la svolta della mia vita- omegaverse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora